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scusate se mi intrometto, un leggero movimento superficiale è consigliato oppure è meglio che un movimento su tutta la colonna d'acqua?
Mi spiego: ho un pratiko300 che con il collo d'oca originale creava un leggero movimento a pelo d'acqua (per pelo d'acqua intendo con bocchetta sommersa del tutto appena sotto la superfice). L'ho sostituito con un tubo uguale a quello di aspirazione, chiuso sul fondo e bucato con 8-9 fori da 4-5 mm. Il risultato è un buon movimento generale della colonna d'acqua ma una superficie quesi ferma. Che mi dite? |
Marfis, la superficie deve avere un certo movimento per favorire gli scambi gassosi.
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Marfis, potresti fare metà vicino alla superficie e metà in basso, ma il tuo acquario è così grande o lungo che temi si formino delle sacche statiche?
Ciao Fede |
Argomento complesso:
- per i pesci: dipende dal tipo di pesci, alcuni amano corrente, altri no - per le piante: in genere non amano il movimento dell'acqua, giusto quel tanto che consenta il ricambio sulle supercifi delle foglie, il meno possibile - il movimento dell'acqua in superficie facilita lo scambio gassoso, il che per le piante è un disastro perché disperde l'anidride carbonica, ma può essere necessario se hai molti pesci e poche piante (in questo caso l'ossigeno prodotto dalle piante è troppo poco e c'è bisogno dell'ossigeno atmoseferico - il filtraggio non è migliore se è potente, un movimento dell'acqua troppo veloce dentro il filtro riduce l'efficacia del filtraggio biologico. La migliore acqua cristallina si ha con un filtraggio lento e con uno scarso movimento dell'acqua, che consenta alle particelle in sospensione di depositarsi sul fondo. Io riduco il flusso dei filtri esterni, se il filtro è pulito lo metto a meno di metà, poi man mano che con i mesi il flusso rallenta per l'accumularsi dello sporco, riapro un po' alla volta i rubinetti. |
GFONDA, in linea di massima hai ragione, ma mi permetto qualche puntualizzazione. Il movimento in superficie se non è associato a gorgolio ossia a formazione di bollicine non provoca una eccessiva dispersione di co2 in aria. Il filraggio può anche essere potente se la sezione in pianta della parte biologica del filtro è notevole, in parole povere se il filtro ha un notevole volume di materiale filtrante. l'importante è che la velocità con cui passa l'acqua sui canolicchi o materiale analogo non sia eccessiva, tale da non dare il tempo ai batteri di esplicare la loro funzione al meglio.
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Hai perfettamente ragione sia sul movimento (da evitare soprattutto uscite del filtro sopra il pelo dell'acqua) che sul filtraggio (più larga è la sezione del filtro meglio è). Nel filtro esterno poi dopo un po' il flusso d'acqua scende drasticamente rispetto quello dichiarato, se non lo si va a disturbare con pulizie inutili.
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allora, prima di tutto ringrazio entrmbi per le risposte, poi.......
per flusso superficiale intendo il beccuccio di uscita posto un cm sotto la superficie, senza gorgoglii o bollicine ma con un buon movimento (per intenderci, quando butto il cibo questo si sposta con una buona velocità). Il filtro in questione è un pratiko300 riempito quasi completamente a cannolicchi (due cestelli e 1/2). I pesci in vasca sono cardinali, carnagiella, cory, ram, loricarie e caridine e il flusso è regolato circa a metà portata (500 l/h circa) in vasca da 140 litri effettivi lunga un metro. Quote:
Altra domanda: faccio bene ad aggiungere del materiale tipo ovatta al filtro meccanico per dare una mano alle spugne? grazie, siete grandi :-) |
Alla domanda sulla pulizia del filtro:
- i cannolicchi non li toccare proprio, se li lavi, anche con acqua dell'acquario, una buona parte delle flora batterica se ne va e deve riformarsi - per le spugne del prefiltro: la mia opinione è quella di pulirle solo se si intasano. Le spugne non fanno solo filtraggio meccanico, ma sono un ottimo supporto per il filtraggio biologico. Altri ti consiglieranno una pulizia frequente del prefiltro: in questo modo si elimina il grosso dello sporco senza impegnare la parte biologica. Si possono così ridurre i cambi d'acqua in quanto si formano meno nitrati. Ma io sono pigro e aprire il filtro esterno è scocciante... Alla seconda domanda: io non la metterei l'ovatta assieme alle spugne nel prefiltro, proprio perché l'ovatta si intasa facilmente. Piuttosto volendo alla fine del percorso del filtro, in modo da trattenere le particelle più fini che altrimenti ritornano in vasca. Così è anche più facile la sostituzione. Comunque non è indispensabile con il Pratiko. Come hai misurato la portata del filtro? |
Quote:
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Allora credo che la portata del filtro sia inferiore. Il valore di 1000 l/h è quello teorico della pompa, poi c'è da considerare la prevalenza e la resistenza offerta dai materiali filtranti allo scorrere dell'acqua, resistenza che aumenta man mano che i materiali invecchiano.
L'unico modo per conoscere l'effettiva portata del filtro è misurare quante tempo ci mette a riempire una tanica di 10 o 20 litri e fare un po' di calcoli. Io non l'ho mai fatto, ma in altri topic se ne parla e la riduzione è spesso drastica. Comunque non c'è da preoccuparsi: anche se facesse 150 litri ora sarebbe sufficiente, secondo me preferibile, se in vasca ci sono piante a sufficienza per ossigenare l'acqua. |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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