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Per far maturare il filtro consiglio di mettere un po' di mangime anche se non ci sono pesci, altrimenti i batteri immessi non trovano alimento.
Sull'immissione dei batteri ci sono diverse scuole. Secondo me vanno immessi perché non è così automatico che si trovino spontaneamente nell'acqua di rubinetto e tanto meno nell'acqua da RO. Un'altra cosa: mettere dapprima solo pochissimi pesci, nutrirli il meno possibile e verificare che i nitriti non crescano. |
Ti assicuro che i batteri nell'acqua del rubinetto sono presenti nel 100% dei casi, non credere che l'acqua di rubinetto sia sterile, ha una carica batterica controllata in modo che i tipi e la quantità di batteri non siano nocivi o pericolosi per l'uomo. Anche se si utilizzasse acqua sterile, i batteri arriverebbero ugualmente a colonizzare il filtro per il semplice fatto che l'aria è piena di milioni di batteri e milioni di spore batteriche.
Gli attivatori batterici garantiscono l'apporto del X ceppo di batteri selezionati e forse fanno guadagnare 2-3gg alla maturazione del filtro, non mettendo attivatori batterici il filtro viene inizialmente colonizzato da diversi ceppi batterici, non tutti utili. Di questa iniziale popolazione batterica solo i ceppi a noi utili troveranno le condizioni ideali per riprodursi e colonizzare il filtro e successivamente il resto dell'acquario. In conclusione la sostanza non cambia dopo 20#25gg il filtro è maturo, a voi la scelta se spendere 6-10€ per guadagnare qualche giorno nella maturazione. Spero di essere stato sufficentemente chiaro nello spiegare, a sommi capi, la differenza nell'usare o meno gli attivatori batterici, personalemte sono convinto che non siano necessari per far partire un filtro, ma che possano essere molto utili in caso di stress subito da parte del filtro. |
Sei stato chiarissimo, bakalar, e corretto nell'esposizione, come sempre.
Io resto però dell'opinione che è prudente (non dico indispensabile) introdurre all'inizio e reintrodurre periodicamente i ceppi batterici utili, dal momento che non vi sono strumenti di verifica diretta della corretta proliferazione. Un valore alto di nitriti segnala che qualcosa non funziona, ma generalmente è troppo tardi. Al tuo contributo aggiungerei solo (letto e non verificato) che col tempo tra i diversi ceppi batterici si creano conflittualità per cui prevalgono alcuni a scapito di altri. Di solito questo argomento è presentato a sostegno della opportunità di immettere periodicamente i giusti batteri. Io uso un attivatore batterico in forma liquida e ne aggiungo un pochino ad ogni cambio d'acqua. |
L'utilizzo di batteri è giustificabile dopo un potenziale evento traumatico di varia natura che potrebbe indebolire o annientare la flora batterica, se il tutto viene gestito con un minimo di criterio non c'è nessun motivo di aggiungere batteri ad ogni cambio.
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Io non ho mai usato attivatori batterici per attivare il filtro ne per i cambi e non ho mai riscontrato problemi, resta il fatto che possono essere utili di frante a eventi traumatici. |
Concordo con bakalar, nei cambi non serve quasi a nulla inserire nuovi batteri. Quando il filtro è partito bene, non ne ha più bisogno. ;-)
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Dopo aver messo batteri di continuo all'avvio della mia vasca e letto e riletto sul'argomento penso anche io che l'uso continuo sia inutile, però se diamo per buono quello che ci dice Askool i loro ceppi batterici dovrebbero accelerare notevolmente la crescita di ceppi specifici utili alle vasche almeno secondo i loro studi.
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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