Vai tranquillo, anche per me niente retorica...... stiamo solo chiacchierando.
Anche se la tua vasca non fosse troppo spinta, certe gestioni le vedo come un compromesso, io sono più "drastico"...... o faccio un plantacquario, Iwagumi etc.. oppure allevo pesci. Ci sono un paio di discussioni dove abbiamo trattato questi argomenti, con il telefono non riesco a destreggiarmi molto, ma se ti dovessero interessare te le linko. Inviato dal mio SM-N9005 utilizzando Tapatalk |
Le amandae sono piccole, ma potresti fare un bel gruppo numeroso di 20 - 25 esemplari. Secondo me sarebbero uno spettacolo da vedere.
I barbus non sono rompipalle. Vanno semplicemente allevati nel modo giusto: vasca grande, banco numeroso, possibilmente monospecifico. Se vuoi puoi dare uno sguardo alla mia vasca che trovi nella seconda pagina di questa sezione: "300 litri per tetrazona". Così riesci anche a capire meglio il punto di vista di malù, che è un pò anche il mio. Un'altra opzione potrebbero essere i Danio margaritatus. Specie particolare e dall'allevamento e riproduzione relativamente semplice se provengono da allevamento e non da cattura. In quest'ultimo caso risultano essere molto timidi e l'alimentazione è da curare molto bene perchè non accettano di buon grado il secco. Ovviamente qualsiasi inserimento deve essere preceduto dalle misurazioni dei valori. Ora come ora è un pò tutto lasciato al caso. Dubito che 3 otocinclus e 20 neocaridine abbiano ripulito una vasca di 100 e passa litri invasa dalle alghe. Più probabile che siano regredite da sole con l'effettiva maturazione e stabilizzazione dell'acquario che impiega più tempo del classico mese. Complice sarà stata anche una gestione non impeccabile che in vasche dedicate alle piante è d'obbligo. Non controllare i valori e quindi non avendo un quadro preciso di eccessi o carenze di nutrienti, porta a quegli squilibri che fanno pendere l'ago della bilancia in favore delle alghe. Soprattutto quando si parla di allestimenti giovani. Per quanto la tua vasca non sia particolarmente spinta, la gestione è del tutto simile ad un acquario di quel tipo: fertilizzazione curata, potature frequenti, impianto CO2, lotta estrema alle alghe. Credo che malù intendesse questo. Se hai la pazienza di leggerti la discussione sui tetrazona che ti dicevo, avrai un quadro più ampio di questo modo di approcciarsi all'acquariofilia che è difficile da riassumere in poche righe. |
si si malù linka che leggo volentieri.
jhonny andrei di una sola specie ed in ragione di una 15ina di esemplari. Dunque tu dici, per convivenza con red cherry, tra barbus e hyphessobricon serpae siamo li? Vorrei puntualizzare però una cosa.. Il fatto che non faccia il piccolo chimico con le boccettine non significa che sia lasciato tutto al caso. Non conosco i valori spaccati al grado, ma un range sufficiente per pensare a quali abitanti inserire e capire che ho acqua morbida. Un conto avere, chessò la sparo, un kh3 e gh 6 un'altro avere valori più alti del triplo. Per la mia opinione, un'idea di massima basta ed avanza. E le alghe me le sono beccate per il disgregamento istantaneo di una tonnellata di muffe sui legni (posto foto della situazione perchè penso sia stata cosa rara), non di sicuro perchè non ho gestito attentamente. Tra l'altro quella vasca gira vuota (con soli legni) da parecchi mesi. Ora vado a leggermi il tuo 300 litri per tetrazona =) |
I tetrazona te li sconsiglio. Nella tua vasca potresti ospitarne un banco poco numeroso che potrebbe accentuare la loro aggressività intra ed extraspecifica.
Per i serpae non ho esperienza diretta. Le neocaridne appena nate sarebbero una sicura preda oltre le adulte in fase di muta, ma, considerando la folta vegetazione, molte sopravvivrebbero. Ti parlavo delle amandae perchè restano molto più piccole e le predazioni sarebbero ridotte ed ad esclusivo carico delle nuove nascite. Potresti prendere in considerazione anche le Trigonostigma. Per lo stesso ragionamento eviterei le heteromorpha e andrei sulle hengeli e le espei che restano più piccole. Prendendo esemplari più piccoli, puoi fare banchi più numerosi che rendono di più dal punto di vista estetico e favoriscono un comportamento più tranquillo e naturale. Poi c'è sempre l'opzione platy corallo che non scarterei a priori. I poecilidi non vengono particolarmente disturbati dalla luce forte e diretta e sono molto più vivaci e spavaldi. Sulla questione valori la penso diversamente. In una vasca come la tua, è fondamentale avere un quadro generale preciso, almeno all'inizio. Una volta capiti i consumi della vasca se ne può fare anche a meno o limitarsi ad un controllo una tantum, giusto per sicurezza. Permettimi di contraddirti, ma, in un acquario di piante, o hai un occhio talmente esperto ed allenato da capire a volo se le piante mostrano qualche segno di carenza o eccesso di nutrienti oppure ti regoli con i test. Diversamente la fertilizzazione e l'erogazione di CO2, per forza di cose, è lasciata al caso. Le striscette sono molto difficili da interpretare e c'è una grande differenza tra 10 e 30 mg/l di NO3 e tra un KH a 3 o a 5 per l'erogazione di CO2. Ho sempre messo anch'io i legni in vasca e ho avuto problemi con la muffa come tutti. Nell'ultimo allestimento mi hanno dato una grossa mano le lumache (Melanoides) che li ripulivano non appena ce n'era un accenno. |
Visto che il post di Johnny l'hai già letto, ti linko questo
http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=521535 Inviato dal mio SM-N9005 utilizzando Tapatalk |
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Bello! https://www.facebook.com/IchthyoMM/ |
molto bello, che acqua usi per i cambi?
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@gugli
per i cambi uso il 25% di rubinetto ed il restante d'osmosi.
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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