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Secondo me è inconcepibile tenere sulla stessa presa oggetti legati all'acquario e oggetti di uso comune
In particolar modo non terrei mai la presa di un computer nei pressi di una vasca e nella stessa ciabatta con attrezzatura che è a "rischio" cortocircuito #07 #07 -05 #23 #24 #23 |
Tu hai ragione ma se non voglio i fili in mezzo alla stanza la scelta è obbligata!Poi cmq chi ha gli acquari con le sump ed il resto sotto hanno anche quadri elettrici spine ecc.O almeno non sotto ma dietro.
Cmq secondo voi come dovrei fare?Va bene come ho descritto sopra? |
dovresti controllare se la presa è alimentata con cavi della sezione di 2,5 mm quadri(dovrebbe in tal caso essere una presa bivalente(di quelle in cui si possono infilare spine piccole e grosse)nel caso non lo fosse sostituire i cavi(se vuoi stare tranquillo per moolti anni :-)) ),altrimenti monta almeno un'altra presa e dividi il tutto su due prese,altrimenti se ti è tutto impossibile....tieni tutto così e spera non succeda mai niente.... ;-) ,c'è chi alimenta lavatrici con piattine di 30 anni e non succede niente e chi brucia cavi nuovi col ferro da stiro....mà....la vita....
ciao, fax |
Di norma il tuo impianto visto che non è così arcaico dovrebbe essere stato suddiviso in due linee forza e luce le quali devono avere una sezione di cavi 2.5 x la forza cioè le prese e 1.5 x i punti luce ed interruttori
se il tutto fosse così non vi è alcun problema anche se lasci tutto alimentato da una sola presa l'importante è che non usi le micidiali multiprese ma usando delle ciabatte che siano state create per supportare un carico di assorbimento di 16 ampere xcui la sezione dei cavi è 2.5. se fosse tutto ok non vi è neanche la necessità di un'areazione xchè non scalda niente ne prese ne cavi. ciao :-) |
Quote:
Se così non fosse e come assorbimento max stai sotto non hai bisogno di raffreddare ;-) |
non facciamo allarmismi... allora, l' unico problema che può sorgere in questi casi è dato dal fatto che i punti deboli di un impianto sono le connessioni, ovvero i punti in cui si attaccano le spine. In questi luoghi può esserci anche una notevole desità di corrente localizzata nel punto di contatto che lo porta a temperature molto alte. Se li vicino ci sono degli isolanti, questi possono essere danneggiati. Cavetti da 2,5 mmq portano anche 25 ampere senza superare temperature dannose agli isolanti (che sono di solito molto alte, superiori a 50°C).
La sezione dei cavi è calcolata anche seguendo criteri di corto circuito e sovraccarico, ovvero, non secondo la temperatura che raggiungono durante il funzionamento. Provate a caricare per tutto il tempo che volete un cavo da 2,5 mmq con 16 ampere e al massimo lo troverete poco più che freddo. In questi casi, è fondamentale la temperatura che raggiungono prima dell' intervento delle protezioni in caso di CC o sovraccarico. Entro questo tempo non si deve raggiungere una temmperatura che possa danneggiare l' isolante e quindi far diminuire la sua vita apprezzabilmente (viste l' alto rischio di questi guasti in ambienti domestici e vista la quasi impossibilità di intervenire a basso costo per sostituire un impianto). Pensate solo che se richiedete il contrato con potenza impegnata di 6 kW, non sostituiscono nulla dell' impianto ma le correnti di intervento per la protezione rimangono le medesime. Ricordo che per i materiali isolanti, ogni aumento di 10°C oltre la soglia di funzionamento nominale, ne dimezza la vita. Eh eh eh .. a tal proposito mi ricordo quando ero a scuola, un mio amico ha fatto un corto con un trasformatore e in poco meno di 5 o 6 secondi si sono incendiati i cavi sul lato bassa tensione :-D Gli altri cavi non se ne sono neanche accorti e le protezioni non sono scattate... si vede che la corrente dall' altro lato era troppo bassa per essere considerata corto circuito In definitiva, alle prese da 16 ampere attacateci tutto quello che volete, basta che non ci siano più contatti per carichi medio alti (oltre i 200 W su per giù per stare tranquilli). Per questo si dice di non impilare le prese multiple, nessun problema per un neon (per fare un esempio) ma se ci attacchiamo carichi gravosi, tanti punti di contatto ravvicinati, per le motivazioni di prima, possono far scadare le prese al punto di farle sciogliere e incendiare. |
Per ora cmq tutto ok,terrò sotto controllo la situazione! #21
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Io personalmente suddividerei il tutto almeno su 2 prese (biprese possibilmente)
Una cosa che non si capisce dalla foto è se hai delle prese maschio da 16A attaccate ad una presa femmina da 10 A mediante triple e riduzioni varie....non so se mi hai capito.......le prese da 16A sono quelle grosse, quelle da 10 sono piccole....se così fosse....collega le prese da 16A con una presa a muro da 16A o bipresa mentre quelle da 10 vanno bene in ogni caso......!!! ogni apparecchio nasce con la presa adatta al carico che dovrà sopportare; se si va a mettere un apparecchio nato per essere alimentato da prese 16A su una presa solo da 10 si rischia!!!!!! spero di essere stato abb. chiaro ciao Davide |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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