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-   -   Nitrati bassi a causa dei troppi cannolicchi? (http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=499332)

luca321 06-11-2015 02:23

Quote:

Originariamente inviata da dario1988 (Messaggio 1062693623)
Avere una grande quantità di cannolicchi nel filtro potrebbe creare problemi?

Per assurdo si. La Walstad insegna che alle piante piace molto di più l'azoto ammoniacale che il nitrato. Ma tale azoto è il prescelto anche da parte dei batteri.

Quindi un grand filtro, toglie quasi immediatamente l'azoto ammoniacale costringendo le piante a cibarsi di nitriti o ancor più a malincuore, di nitrati.

Si è visto infatti che alcune piante producono sostanze chimiche atte ad eliminare proprio i batteri antagonisti nel catturare tale azoto!
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Quote:

Originariamente inviata da Agro (Messaggio 1062693747)
Oltre alla carenza di nutrienti, la scarsa crescita può essere imputata a sostanze allotrope prodotte dalle piante per contrastare altre piante.
Questo può essere aggravato da cambi non sufficienti.

Più che a cambi, alla scelta sconclusionata delle piante!

Perchè mettere insieme due piante che si ammazzano tra loro quando tali allelopatici possono, anzi, devono essere rivolti verso le alghe?!

marko66 06-11-2015 07:51

[QUOTE=luca321;1062693852]
Quote:

Originariamente inviata da dario1988 (Messaggio 1062693623)
Avere una grande quantità di cannolicchi nel filtro potrebbe creare problemi?

Per assurdo si. La Walstad insegna che alle piante piace molto di più l'azoto ammoniacale che il nitrato. Ma tale azoto è il prescelto anche da parte dei batteri.

Quindi un grand filtro, toglie quasi immediatamente l'azoto ammoniacale costringendo le piante a cibarsi di nitriti o ancor più a malincuore, di nitrati.

Si è visto infatti che alcune piante producono sostanze chimiche atte ad eliminare proprio i batteri antagonisti nel catturare tale azoto!
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Che possa esserci un certo antagonismo tra piante e batteri ci puo' anche stare(ma è relativo),ma a quel punto la scelta eventualmente è tra il mettere il filtro o meno,ma se lo metti che sia caricato con piu' canolicchi o piu' spugne non cambia la sostanza e non puo' creare problemi in questo senso(per rispondere alla domanda iniziale).
Qualsiasi materiale diventa substrato per la colonizzazione batterica e "filtro biologico"col tempo.

scriptors 06-11-2015 09:36

Quote:

Originariamente inviata da luca321 (Messaggio 1062693852)
Per assurdo si. La Walstad insegna che alle piante piace molto di più l'azoto ammoniacale che il nitrato. Ma tale azoto è il prescelto anche da parte dei batteri.

Quindi un grand filtro, toglie quasi immediatamente l'azoto ammoniacale costringendo le piante a cibarsi di nitriti o ancor più a malincuore, di nitrati.

Si è visto infatti che alcune piante producono sostanze chimiche atte ad eliminare proprio i batteri antagonisti nel catturare tale azoto!

Premesso che, studi scientifici confermano quanto hai detto ma aggiungono anche che, mediamente, le piante "preferiscono" l'Azoto ammoniacale quando questo è sopra una certa soglia minima (chissà che ne pensano i pesci di nuotare in un ambiente semi-velenoso a causa dell'Azoto ammoniacale #07), dimentichi che anche e sopratutto le alghe amano questa forma di Azoto per riprodursi e vegetare.

La differenza tra alghe e piante è che le ultime hanno più energia da sfruttare e quindi se costringiamo entrambe ad usare i soli nitrati (se ne cibano a "malincuore" proprio perchè richiede più energia rispetto l'azoto ammoniacale) ecco che avremo piante in salute e poche alghe #36#

Il filtro in vasca ed il corretto movimento dell'acqua in vasca, che rifornisce i film batterici presenti anche in vasca oltre che nel filtro, DEVE proprio eliminare qualsiasi forma di Azoto ammoniacale il prima possibile per fare in modo che non sia sfruttato dalle alghe.

Quella delle piante che producono sostanze per eliminare i batteri mi mancava visto che è facilissimo osservare film batterici sulle foglie delle piante ... sarebbe bello se postassi un link serio dove sia descritta questa novità scientifica (almeno per me, non si finisce mai di imparare #28f)

Quote:

Originariamente inviata da luca321 (Messaggio 1062693852)
Perchè mettere insieme due piante che si ammazzano tra loro quando tali allelopatici possono, anzi, devono essere rivolti verso le alghe?!

In agricoltura sono stati osservati e studiati da tempo tali fenomeni, facilmente contrastati con le rotazioni annuali (o in tempi ancora più lunghi) delle colture diciamo pure intensive.
Non dico che sono centinaia di anni che esistono gli acquari ed i plantacquari ma, delle piante assassine, è raro sentirne parlare, forse gli alieni o i servizi segreti americani sono riusciti a tener nascosto per tutto questo tempo anche questa cosa #24

Avvy 06-11-2015 10:40

Non hai mai visto la piccola bottega degli orrori?
A parte questo, preso atto dell'esistenza dei fenomeni allelopatici, uno se li può gestire come meglio crede, visto che se anche vengono limitati dai cambi d'acqua la pianta non ne soffre minimamente. E comunque spesso i loro effetti vengono sovrastimati.
Per il filtro concordo con quanto già detto da Scriptors, anche perché l'eliminazione dell'azoto ammoniacale prima e dei nitriti poi è il motivo principale per cui mettiamo il filtro in vasca.

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luca321 06-11-2015 11:17

Se non ricordo male, l'ho letto in un capitolo del libro della Walstad l'informazione relativa all'eliminazione dei batteri da parte delle piante.

Comunque, se non vado errato la pianta sceglie sempre e non l'azoto ammoniacale, non lo sceglie in base alla "dose".

Ma anche su questo vedo di riportare lo studio della Walstad.

Per gli allelopatici. Trovo assurdo far convivere forzatamente due piante che cercano di eliminarsi a vicenda... Ah, se è così sottostimato, mettete una Cryptocoryne tra la Vallisneria, vediamo se cresce. O vicino ad un Echinodorus ;)

Discorso filtro, con una foresta in vasca, è quasi del tutto inutile. Immaginate quanto possa filtrare del Ceratophyllum associato a della polisperma o comunque ad altre piante rapide. Secondo voi, di azoto ammoniacale, ne rimarrebbe qualcosa?!

Avvy 06-11-2015 11:33

Se fossero solo piante non servirebbe nemmeno il filtro. Se ci fossero anche pesci in una certa quantità invece sì. E per la cronaca ho sia un pond senza filtrazione alcuna che acquari con filtro...

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Un ultimo piccolo appunto personale
http://images.tapatalk-cdn.com/15/11...38d1eb14b0.jpg

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luca321 06-11-2015 11:38

Certo se hai un tonno in vasca, o crei una giungla vera e propria, o non "depuri" il tutto. Ma se hai una vasca molto piantumata e pochi pesci, capisci da te l'inutilità del filtro in questa situazione.
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[QUOTE=marko66;1062693858]
Quote:

Originariamente inviata da luca321 (Messaggio 1062693852)
Quote:

Originariamente inviata da dario1988 (Messaggio 1062693623)
Avere una grande quantità di cannolicchi nel filtro potrebbe creare problemi?

Per assurdo si. La Walstad insegna che alle piante piace molto di più l'azoto ammoniacale che il nitrato. Ma tale azoto è il prescelto anche da parte dei batteri.

Quindi un grand filtro, toglie quasi immediatamente l'azoto ammoniacale costringendo le piante a cibarsi di nitriti o ancor più a malincuore, di nitrati.

Si è visto infatti che alcune piante producono sostanze chimiche atte ad eliminare proprio i batteri antagonisti nel catturare tale azoto!
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Che possa esserci un certo antagonismo tra piante e batteri ci puo' anche stare(ma è relativo),ma a quel punto la scelta eventualmente è tra il mettere il filtro o meno,ma se lo metti che sia caricato con piu' canolicchi o piu' spugne non cambia la sostanza e non puo' creare problemi in questo senso(per rispondere alla domanda iniziale).
Qualsiasi materiale diventa substrato per la colonizzazione batterica e "filtro biologico"col tempo.

La mia risposta era relativa al possibile danno che il filtro crea alle piante. Che il filtro fosse con cannolicchi o con spugne, poco cambiava nell'ottica del mio intervento
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Bella Cryptocoryne in salute vedo!! Ah, e che crescita!!

ilVanni 06-11-2015 11:49

No, dico, sul serio si sta consigliando a chi ha una vasca in maturazione (che ha già subito parecchie "botte" dovute all'inesperienza), che ha avuto difficoltà a maturare e ancora non ha finito, di ridurre o togliere il filtro???
O uno fa una vasca alla Walstad, OPPURE NO.
Non è che siccome la W. ha scritto mezza pagina bisogna fare per forza così. Il suo libro va letto tutto, non a stralci. E così la gestione, non è che prendo una vasca e comincio a fare "alla Walstad". O uno fa una vasca come dice D. Walstad, oppure no.
Consigliarlo ad un neofita con 200 lt in faticosa maturazione è francamente ridicolo (senza offesa).

Per l'allelopatia, ricordiamoci che W. non fa MAI cambi. Se cambi l'acqua, elimini pure le sostanze allelopatiche, almeno in parte.
A me per vedere l'allopatia della vallisneria (una nota "besta nera" degli acquari, no? "se metti quella non mettere ... ecc. ecc. altrimenti le piante si sciolgono... ecc. ecc.") ci sono voluti 8 anni. Fino ad un paio di anni fa nessuno parlava di allelopatia. Oggi TUTTI hanno problemi di allelopatia.

scriptors 06-11-2015 11:57

Quote:

Originariamente inviata da luca321 (Messaggio 1062693895)
Se non ricordo male, l'ho letto in un capitolo del libro della Walstad l'informazione relativa all'eliminazione dei batteri da parte delle piante.

Comunque, se non vado errato la pianta sceglie sempre e non l'azoto ammoniacale, non lo sceglie in base alla "dose".

Ma anche su questo vedo di riportare lo studio della Walstad.

Per gli allelopatici. Trovo assurdo far convivere forzatamente due piante che cercano di eliminarsi a vicenda... Ah, se è così sottostimato, mettete una Cryptocoryne tra la Vallisneria, vediamo se cresce. O vicino ad un Echinodorus ;)

Discorso filtro, con una foresta in vasca, è quasi del tutto inutile. Immaginate quanto possa filtrare del Ceratophyllum associato a della polisperma o comunque ad altre piante rapide. Secondo voi, di azoto ammoniacale, ne rimarrebbe qualcosa?!

A parte che dalla foto della vasca di dario1988 non mi sembra di vedere una foresta, quindi il filtro serve eccome ... in ogni caso servirebbe appunto una foresta di piante in cui quasi non c'è spazio per il nuoto dei pesci.

Ora quante di queste vasche abbiamo noi "acquriofili" ... direi ben poche, ne consegue che quello che dici, seppure con un fondo di verità in casi estremi, non serve assolutamente a nulla ... tranne appunto a chi ha una foresta di piante perchè magari ne fa coltivazione intensiva per la successiva vendita

ti riporto uno dei tanti articoli che si possono ritrovare in rete:
Quote:

Le piante, possono assorbire azoto (N) sia come ioni ammonio (NH4+) che come ioni nitrato (NO3-). Gli ioni
nitrato, tuttavia, debbono subire all’interno delle cellule un processo di riduzione prima che come ioni
ammonio possano prender parte alla sintesi proteica.
Questo è un importante aspetto della fisiologia delle piante che meriterebbe d’essere approfondito e che
dovrebbe spingerci a chiederci se in acquari esclusivamente o quasi dedicati a piante non sia meglio ridurre se
non eliminare del tutto la filtrazione biologica allo scopo di dar modo alle piante di assumere azoto in buona
parte come ioni ammonio. Poter assumere direttamente ioni ammonio eviterebbe alle piante il costoso
processo di riduzione riservato agli ioni nitrato con gli indubbi vantaggi del caso.
come dicevo prima, peccato che nel 99% dei casi abbiamo anche pesci in vasca ... e le alghette pronte ad approfittare (molto prima delle piante) di ogni forma di azoto ammoniacale visto che è meno dispendioso energeticamente il suo utilizzo

Non dimentichiamo poi che una qualsiasi carenza di un solo altro elemento (Legge di Liebig) finirebbe per bloccare il consumo dell'azoto ammoniacale ... con le ovvie disastrose conseguenze

Un pilota di formula uno può benissimo fare una curva a 200km/H, da questo a consigliare a chiunque di farlo c'è ne corre ... di acqua dentro l'acquario ...

ps. non ho a portata di mano lo studio in cui veniva proprio calcolato il livello minimo di azoto ammoniacale necessario a far iniziare il suo "consumo" da parte delle piante ma, se non ricordo male, era anche descritto sul libro della Walstad e da li ero andato alla ricerca della sperimentazione relativa

luca321 06-11-2015 11:59

Ahahaha IlVanni ma chi ha detto nulla riguardo la vasca dell'utente!

Per quanto riguarda il discorso dell'allelopatia, chiaramente IlVanni di Acquaportal smentisce o scredita in parte la Walstad! Scemo io che credo a lei e non a lui!!

Sai, più si conoscono le cose, più sai cosa accade in vasca. Ben vengano i problemi di allelopatie anche perchè se no i consigli rimanevano i troppi nitrati o fosfati che, francamente e senza offesa, questi sono ridicoli oltre ogni dire.


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