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Si è parlato di batteri patogeni. Mi chiedo quali sono questo batteri e inoltre, anche se ci fossero, non vedo perché dovrebbero proliferare in un'acquario sano... Anche noi siamo pieni di batteri potenzialmente patogeni, l'E. Coli tra tutti. Mortale ma vive in armonia nel nostro organismo.
Altra cosa, la Walstad, una che di acquari ne sa e tanto, addirittura in alcune sue vasche è in grado di fare cambi parziali ogni 2 anni! Io penso che l'acquario sia o sia tentende ad essere un ecosistema compatibile con se stesso. È imperfetto nel momento in cui andiamo sempre ad alterarne la composizione fisica e microbica in esso contenuto. Ultima cosa, sono del parere che l'utente medio dell'acquario, dovrebbe tendere ad una vasca quanto più naturale possibile. Un plantaquario non è affatto naturale. |
La domanda giusta sarebbe invece perché non dovrebbero, essendo appunto un ambiente naturale. E come nel nostro corpo se stiamo bene non c'è problema, se abbiamo qualche scompenso ci viene la colite (giusto per seguire il tuo esempio).
Per il paragone con la Walstad, come già è stato detto ogni vasca è un mondo a sé. Infine negli ambienti naturali esiste sempre un ricambio d'acqua, quindi perché non in acquario? |
Per me si sta generalizzando troppo! ogni vasca fa storia a se.....è l'acquariofilo che si rende conto su modalità e tempi di gestione,le varianti sono molteplici.....personalmente ritengo il cambio d'acqua settimanale,la prima misura preventiva per molti problemi dei nostri pesci! daltronte in natura il ricambio è continuo..... nella mia vasca malawi se mi azzardo a non cambiare almeno il 20/30% d'acqua a settimana,dopo un po dovrò curare o l'uno o l'altro pesce.....
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Si ma la Walstad insegna una gestione della vasca, non descrive solo e soltanto i suoi acquari.
E poi, per AULO73 se la vasca non regge un salto di cambio dell'acqua, qualcosa non va. C'è poco da fare a mio parere. E comunque, tutti o quasi tutti i nostri pesci vivono in pozze con acqua stagnante, li l'unico ricambio, che ricambio non è, è la pioggia. Quindi il fatto di dire che in natura c'è un ricambio perenne, è una mezza inesattezza. Ultima cosa, il carico organico presente in una pozza del genere, tra pesci foglie e legni, non è minimamente paragonabile alle nostre vasche. E se li i pesci vivono e si riproducono in mezze latrine stagnanti, figurarsi nelle nostre vasche super curate. Quindi, meglio concentrarsi e imparare quanto più possibile qualcosa riguardo una gestione reale e naturale della vasca piuttosto che usare i cambi come panacea per tutti i mali. |
Il lago malawi è una pozza lunga 560 km,con una larghezza massima di 75 km e una profondità massima di 700 m con forti correnti.....vogliamo parlare del Tanganica? del Vittoria?? del rio delle amazzoni??? mi fermo qui.....e chi ha parlato dei cambi d'acqua come panacea x tutti i mali? questo l'hai detto tu....il cambio d'acqua regolare è la prima misura preventiva per molti problemi dei nostri pesci,questo è quello che ho detto!
PS: la mia vasca ha tanti di quei problemi che ho i nitrati a 15/20mg/l,nonostante la quasi totale assenza di piante e pesci che sporcano tanto,inoltre più acqua cambio settimanalmente e meglio stanno,facilmente dimostrabile dai colori e dalle continue riproduzioni..... :-)) |
Infatti. Dire acquario "alla Walstad" non significa soltanto "senza cambi". Indica tutta una filosofia di gestione, che si può attuare oppure no (o attuarla in parte, come faccio io).
Un acquario di ciclidi africani è un esempio di vasca a cui la gestione Walstad NON si applica, per una serie di ovvie ragioni (per esempio la carenza di piante, l'impossibilità di usare terra, ecc. ecc.). Anche una vasca con tante specie di piante NON è una vasca "alla Walstad " (leggasi il capitolo sull'allelopatia, per esempio, cosa che in natura si fa sentire assai di meno visti i volumi d'acqua in gioco). Anche l'acquario naturale non è poi così "naturale" in fondo... Da ultimo: non tutti i pesci vivono in stagni in cui l'unico ricambio è la pioggia, molti vivono in fiumi in cui l'acqua, appunto, scorre ed è sempre "nuova". In sintesi: spesso i cambi vanno fatti (e comunque dipende dal tipo di gestione, dalla flora e fauna, ecc.). A volte si fanno cambi semplicemente per stimolare una deposizione. In alcune gestioni si riesce a non farli anche mai. |
Quello che dice IlVanni non è corretto, di più.
Come scrivevo infatti non tutti i pesci che alleviamo vivono in zone dove l'acqua è stagnante ma i più comuni come Guppy coridoras e simili, vivono proprio laddove l'acqua è molto ferma. Certo, il Tanganica e laghi simili, sono ben diversi. Ma continuo a pensare che una vasca che non tollera un salto di cambi d'acqua, ha qualcosa che non va. Per quanto riguarda le allelopatie, ho già scritto che insalate miste casuali non vanno bene ma bisogna dare sempre uno sguardo alle composizione floreale delle vasche. Infine, per quelle specie la cui riproduzione è collegata a variazioni, anche considerevoli, dell'acqua, be li, o si effettuano tali cambi o non si ottengono tali riproduzioni. Ma torno a ripetere, sono casi "isolati" nel senso che l'acquario medio non ospita questi pesci o l'acquariofilo medio, non sa/interessa tale necessità riproduttiva. E forse il compito di forum ricchi di conoscenza come questo, è proprio quello di istruire gli utenti a gestire le proprie vasche con metodi quanto più naturali possibili. Cercando di sconsigliate, come si fa, l'uso abnorme di sostanze chimiche o composizione incompatibili di pesci/piante |
Infatti al post n.13 dico:"Per me si sta generalizzando troppo! ogni vasca fa storia a se.....è l'acquariofilo che si rende conto su modalità e tempi di gestione,le varianti sono molteplici....."penso di aver riassunto il mio concetto....
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Se mi dici "una vasca che non tollera un salto di cambi d'acqua, ha qualcosa che non va" sono pienamente d'accordo. Ma il messaggio che stava passando all'inizio era "meno cambi fai, meglio sta la vasca", e questa era una generalizzazione troppo pericolosa.
Infine, se anche guppy, cory et similia vivono dove l'acqua è stagnante, sono comunque condizioni molto difficilmente replicabili in vasca e sempre con un loro ricambio d'acqua (che sia esso superficiale o sotterraneo). |
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Poi il confine tre naturale e non è molto sottile: usare acqua d'osmosi è naturale? Fertilizzare è naturale? Usare neon e led è naturale? L'acquario nonostante tutti i nostri sforzi rimane un ambiente artificiale, anche se con le autovasche e i low tech ci avviciniamo molto a madre natura, anche se sono cose n po fuori dal utente medio specie le autovasche perché richiedono certe competenze es i deve accettare un certo tipo di layout di vasca. Non si può avere la vasca figa con il pratino e volere che sia pure low tech. I cambi vanno sempre adattatati ala vasca non alle proprie esigenze, come già detto se vuoi la vasca figa devi metterci mano giornalmente con mote bottigliette costose, poi se la imbottisci di pesci non lamentarti che se salti un cambio ma tutto a meretrici. Se vuoi la vasca che va avanti da sola investi in conoscenza e fatti un low tech ;-) |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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