AcquaPortal Forum Acquario Dolce e Acquario Marino

AcquaPortal Forum Acquario Dolce e Acquario Marino (http://www.acquariofilia.biz/forum.php)
-   In fondo al BAR... (http://www.acquariofilia.biz/forumdisplay.php?f=34)
-   -   Pareri su scelta eutanasica in vasca (http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=474186)

mattser 29-10-2014 11:25

ricky...puntualizzo: i pantodon sono insettivori e si cibano esclusivamente sulla superficie, i pesci foglia invece :-)

kagemusha82 29-10-2014 12:08

Non so perchè ma certi discorsi se fatti da un tedesco mi fanno più paura...
Nel negozio hai visto croci uncinate per caso? :-)

Più che di eutanasia parliamo di eugenetica, trattandosi di allevamento non mi sento di condannare la pratica descritta perchè si tratta anche di sfruttare al meglio le risorse, è una cosa che ha senso da più punti di vista (buon cibo gratis, controllo nascite indesiderate) però trovo stridente parlare più o meno di "corso della natura" mentre si spostano pesci col retino da una vasca all'altra. E' una tecnica di allevamento e basta.

DUDA 29-10-2014 12:17

Tutto quello che accade in 5 vetri ha poco di "realmente" naturale, in natura qualsiai avannotto ha la possibilità di nascondersi per quanto gli sia possibile, non viene certo gettato dall'alto a pochi cm da un predatore, concordo con Tuko che sia più una "autogiustificazione", secondo me superflua.
Ritengo che L'empatia verso le altre forme di vita sia ancestrale e radicata nella nostra genetica, proviamo compassione solo per animali da una certa dimensione in su, che abbiano tratti somatici distingubili, occhi e bocca su tutti (sono quelli che comunicano di più e possiamo assimilare somaticamente a noi) è normale quindi che ci "smuova" il pesciolino e non "l'insetto", il guppy che boccheggià è forse meno sofferente di uno scarabeo che annega? Non credo, eppure percepiamo solo il disagio del primo.
Io ho sempre somministrato drosofile alle mie rane ed è comune, in quell'ambiente, l'eutanasia vera e propria tramite CO2 per individui malformati e compromessi.

Lollo=P 29-10-2014 12:19

secondo me è un argomento immenso, pieno di sfaccettature, e che include in larga parte (se non esclusivamente) la sensibilità e la coscienza di ciascuno di noi.
per quel che mi riguarda, la penso così:
la società attuale (date le nostre abitudini alimentari) fa dell'allevamento una fonte primaria di cibo. gli animali nascono con il solo fine di essere uccisi e mangiati da noi. (mi riferisco ovviamente alla maggior parte della popolazione, escludendo casi di vegetariani & co)
fintanto che accettiamo questo genere di pratica (non la sto giudicando in alcun modo) non possiamo scandalizzarci di un poecilide dato in pasto ad un ciclide.
data questa considerazione, il fatto che gli avannotti siano pure quelli che presentano qualche malattia non fa che rendere il tutto ancora meno "criticabile".

detto questo, sono fermamente convinto che non si possa parlare di naturalità in questa pratica. lo trovo piuttosto come uno dei tanti modi in cui l'uomo modella la natura per portare avanti i propri interessi (alimentari, economici, estetici ecc..)
------------------------------------------------------------------------
Quote:

Originariamente inviata da DUDA (Messaggio 1062517390)
Ritengo che L'empatia verso le altre forme di vita sia ancestrale e radicata nella nostra genetica

su questo punto io non sono affatto d'accordo :-)
secondo me l'empatia (compassione, pietà ecc) è un sentimento che nasce solo quando siamo "a stomaco pieno". piuttosto direi che è il contrario, l'istinto di caccia, sopravvivenza e ad uccidere un altro animale per cibarsene senza farsi alcun problema, quello è un istinto ancestrale

DUDA 29-10-2014 12:38

Quote:

Originariamente inviata da Lollo=P (Messaggio 1062517391)

su questo punto io non sono affatto d'accordo :-)
secondo me l'empatia (compassione, pietà ecc) è un sentimento che nasce solo quando siamo "a stomaco pieno". piuttosto direi che è il contrario, l'istinto di caccia, sopravvivenza e ad uccidere un altro animale per cibarsene senza farsi alcun problema, quello è un istinto ancestrale

Non parlavo di istinto predatorio nell'essere umano, tu parli di cacciare per nutrirsi, che è un'altra cosa, non è un caso comunque che "in generale" tutti i cuccioli suscitino in noi tenerezza, è un meccanismo di difesa anche quello.

Lollo=P 29-10-2014 12:50

sì è un'altra cosa, certo, però credo che questo sentimento possa nascere solo in condizioni di benessere.
mi sono forse espresso male: quello che volevo dire è che la compassione per me è secondaria rispetto ad altri istinti. questa può venire fuori solo una volta soddisfatte altre condizioni, come il benessere e "la pancia piena".
e quindi, per come la vedo io, non si può parlare di "sentimento ancestrale" se questo è già secondario ad un altro. la vedo più come una cosa indotta dal nostro stile di vita attuale.

con questo non voglio dire che tu abbia torto, perchè come ho premesso nel primo intervento credo che questo sia un argomento su cui è impossibile trovarsi tutti d'accordo :-)

andre8 29-10-2014 13:02

Se il discorso sfuma in un discorso sulla "naturalezza" a parer mio i pesci allevati per fini acquariofili sono destinati, per quanto bene possiamo trattarli o riprodurre l'ambiente d'origine, a una esistenza il cui mondo è delimitato da 4 vetri, che è per loro comunque una sorta di "prigione". È lo stesso discorso degli animali nello zoo. Non che io sia contrario a ciò (altrimenti non andrei allo zoo e non avrei un acquario). Possiamo quindi solo emulare madre natura, i cui prodotti resteranno per noi solo esempi da imitare. :-)

kagemusha82 29-10-2014 13:11

Il sentimento per cui i cuccioli suscitano in noi tenerezza è indipendente dalla pancia piena, è una questione genetica e di sopravvivenza della specie, ancestrale tanto quanto l'istinto che porta a nutrirsi.
Diverso è ogni tipo di empatia per altre creature, che è culturale e non innato. L'empatia verso cuccioli di altre specie è maggiore quanto maggiore è la somiglianza con un bambino piccolo

Da un punto di vista evolutivo possiamo dire che è mille volte più importante la sopravvivenza della specie rispetto alla sopravvivenza dell'individuo, da qui l'istinto di protezione verso il "cucciolo" che è più importante dell'istinto della propria sopravvivenza
(la leonessa che fa mangiare prima il cucciolo, mia moglie che prima dà da mangiare al bambino e poi mangia lei quando è tutto freddo ecc.)
------------------------------------------------------------------------
Quote:

Originariamente inviata da andre8 (Messaggio 1062517426)
Se il discorso sfuma in un discorso sulla "naturalezza" a parer mio i pesci allevati per fini acquariofili sono destinati, per quanto bene possiamo trattarli o riprodurre l'ambiente d'origine, a una esistenza il cui mondo è delimitato da 4 vetri, che è per loro comunque una sorta di "prigione". È lo stesso discorso degli animali nello zoo. Non che io sia contrario a ciò (altrimenti non andrei allo zoo e non avrei un acquario). Possiamo quindi solo emulare madre natura, i cui prodotti resteranno per noi solo esempi da imitare. :-)

Su questo concordo al 100%.
Parlando con un negoziante il mese scorso lui sosteneva che in acquario un pesce può stare anche meglio che in natura perchè non ha predatori e vive ipoteticamente ben nutrito e più a lungo. Io penso che questo tipo di ragionamento sia semplicistico perchè non è la quantità che fa la qualità ma non credo che i pesci possano rispondere quindi non lo sapremo mai

andre8 29-10-2014 13:26

Di a quel negoziante del "i pesci vivono meglio in acquario che in natura" che si sbaglia se pensa di fare meglio lui in qualche anno che madre natura in 4 miliardi di anni ;-)

Lollo=P 29-10-2014 13:31

Quote:

Originariamente inviata da kagemusha82 (Messaggio 1062517438)
Il sentimento per cui i cuccioli suscitano in noi tenerezza è indipendente dalla pancia piena, è una questione genetica e di sopravvivenza della specie, ancestrale tanto quanto l'istinto che porta a nutrirsi.

non capisco come si possa affermare una cosa del genere #24
ciò che stai dicendo (dett in altre parole) è che un essere umano in condizioni di fame, potendo scegliere fra cacciare un animale adulto o un cucciolo, sceglierebbe il primo per un sentimento di "quanto è carino" verso il secondo.
non pensi che invece la fame spingerebbe a calcolare le probabilità di successo della caccia, e pertanto suggerirebbe (come è giusto che sia) di mirare all'obiettivo più debole, ovvero al cucciolo?
si parla di FAME, dimentica la città, i supermecati ecc.. immaginati tu stesso di essere, chessò, naufrago su un isola popolata da trichechi. cosa fai, miri al maschio con 1 metro di zanne o al cucciolo che rotola di qua e di là? è nei casi estremi che si vede quanto di "ancestrale" è rimasto nell'uomo.
ma forse siamo già andati OT :-))
il motivo per cui ho tirato in ballo questi ragionamenti, comunque, è per sottolineare che secondo me certe pratiche ci sembrano più barbare di altre solo perchè le vediamo con il "filtro" della pancia piena.


Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 11:32.

Powered by vBulletin versione 3.8.9
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Traduzione italiana Team: AcquaPortal
User Alert System provided by Advanced User Tagging v3.2.5 Patch Level 2 (Lite) - vBulletin Mods & Addons Copyright © 2025 DragonByte Technologies Ltd.
Copyright Zero Pixel Srl

Page generated in 0,14349 seconds with 13 queries