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Il fatto che gli acquariofili oggi aggiustino un po' il tiro scegliendo pesci provenienti dalle stesse zone è di per sé una buona cosa, anche se magari c'è una foresta sommersa in acquario (il che non ne fa un biotopo). |
certo certo... però come hai detto te si vedono sempre meno pesci asiatici con africani, o pesci pacifici accoppiati alla cazzum, ma compatibili :-)
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Io sono convinto che certe cose le apprezzi con l'esperienza..mi spiego. quando si parte c'è chi colloca i pesci insieme magari perché le loro caratteristiche e le loro esigenze richiedono stessi valori..ma magari arrivano da due estremi del globo e in natura non si sono mai visti .. ne consegue lotte territoriali, oppure pace apparante perché uno dei due si sottomette..ma soffre.. C'è chi mette i pesci per colore... evvabbè..non sindachiamo Noi come AP e quindi anche VOI abbiamo insieme divulgato ciò che è meglio per i pinnuti ma anche per il nostro godere la vasca. In vasche monospecifiche studi i pesci nel loro comportamento e carattere, come interagiscono tra loro e l'ambiente che gli creiamo. Possiamo poi accompagnare la specie con altri pesci , meglio, anzi direi necessario, che arrivino dallo stesso habitat.. ho utilizzato apposta habitat perché il discorso biotopo è complicato...ricreare un biotopo in vasca è fattibile, secondo me, come faceva il mitico Lorenz. In pratica ricreare un biotopo vorrebbe dire prendere una piccola zona di un fiume, vedere che piante, pesci, valori acqua , terreno, luce esiste in quelle determinate coordinate e ricrearlo. Già dire " biotopo Ticino" è difficile..perché vicino al lago Maggiore il fondo è sabbioso per esempio, ci sono più trote, da me è sassoso, alcune piante sono più presenti come determinate specie di pesci....insomma...a Turbigo il Ticino è diverso che a Castellanza....meglio parlare allora di habitat Ticinese...capito l'esempio? I fritti misti sono un mancato rispetto verso i pesci....insomma ..io una stanzetta con Mike Tyson non la condividerei..se si incazza mi ammazza...ma se facessi tutto ciò che mi chiedesse allora mi salverei le chiappe..ma... come vivrei? altro esempio... io soffro il freddo maledettamente...in un igloo non ci starei neppure con il più simpatico degli esquimesi ;-) Nelle vasche contest, quelle che sembrano paesaggi montani con l'acqua dove le fertilizzazioni spesso sono spinte, dove i pesci sono sempre allo scoperto e sotto le luci potenti..insomma...fa pensare..se poi andiamo a vedere spesso si mettono cardinali o neon che per natura avrebbero bisogno di acque molto scure e fondi limacciosi.... |
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ale, spero che anche chi non ha neanche mai sentito parlare di AP sappia "fare" ottime vasche, e temo che la maggior parte dei praticanti del sito (un bel numero!) faccia delle capperate emerite. l'arte acquariofila si acquisisce col tempo e la passione
detto questo, una vasca di comunità dovrebbe sempre riferirsi alle comunità naturali: perciò zero mischioni geografici e zero forzature legate alle specificità (grotte assieme a radici, assieme a ghiaia, assieme a sabbia, assieme a piante esigenti, assieme a galleggianti, assieme a esigenze di nuoto) in questi termini un veo acquario di comunità dovrebbe essere la massima espressione acquariofila, proprio perchè oltre alle esigenze specifiche si conoscono i caratteri che convergono tra varie specie (nessuno mi vieta di allestire sabbia per cory, tane per ancy, piante per barbi ecc..) se consideriamo poi che la vasca di comunità non è una vasca di riproduzione non vedo neanche questa limitazione: nessuno vieta di trasferire una coppia in vasca da ripro e osservare i comportamenti specifici e reintegrare in seguito la comunità, oppue di spostare le deposizioni di cory per la schiusa/svezzamento, non vi pare? spero che le comunità non si estinguano mai perchè è così che vivono tutti gli animali in natura!! |
Angoland, permettimi di dire che in vasca di riproduzione l'unico comportamento che puoi notare è solo in fase di corteggiamento e , appunto, riproduttivo. Fare mischioni sappiamo essere controproducente sia per il pesce che per l'acquariofilo, fare acquari di comunità fino a quando c'è il rispetto per le esigenze dei pesci e delle loro caratteristiche naturali sono d'accordo..ma che provengano dagli stessi habitat è un punto in più per la finezza dell'acquario.
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Come al solito, è l'approccio alla base che è sbagliato, ma come abbiamo già detto tantissime volte, non è (almeno per come la vedo io) colpa del papà che vuole fare il regalo al figlio ed entra in negozio di acquari uscendone con il fluvaledge e 20 cardinali....la colpa è della mancata etica che c'è dietro al consumismo che c'è sopra i pesciolini...
Da un punto di vista, passatemi il termine anche se è parecchio caustico, "giusto", il primo acquario non dovrebbe essere di comunità, ovvero dovrebbe essere monospecifico, proprio perchè andare ad equilibrare CON CONSAPEVOLEZZA, una popolazione comprendente più di una specie, è molto più difficile rispetto alla progettazione di una vasca per una specie sola. Se partiamo dall'assunto, che per me è un postulato imprescindibile, che se togli al pesce la possibilità di riprodursi non ha senso che continui con l'allevamento ma è meglio che ti dedichi allo sci nautico, allora pensare a soddisfare il completo ciclo di vita di una singola specie è RELATIVAMENTE facile, pensare a bilanciare più di una specie, ottenendo comunque una fitness riproduttiva anche minima, ma comunque tale da proseguire l'avanzamento delle generazioni in vasca, è abbastanza un incubo, perchè il più delle volte una specie cannibalizza l'altra, quindi vanno bilanciate non solo le specie in sè, ma il numero di individui, l'allestimento, e la conduzione della vasca stessa. Secondo questo ragionamento ad una persona che inizia ora non consiglierei mai un acquario biotopo o di comunità che sia, ma consiglierei un monospecifico tutta la vita. Anzi, io ci penserei davvero tanto prima di tornare indietro e progettare una vasca per più di una specie. Intendiamoci, non è sbagliato dire che in questo modo ci priviamo di un aspetto fondamentale della vita dell'animale, che è quello relativo all'interazione extraspecifica, ma per farlo bene occorrono davvero tanti litri e tanto manico. Per fare due esempi molto stupidi ma molto chiarificatori: A me con i Betta nidificatori mi servirebbe come il pane un coinquilino che tenga a bada la crescita demografica in vasca. Il primo che mi viene in mente è la rasbora. Se ho un 50 litri con una coppia di splendens non selezionati e metto 5 rasbore (il minimo sindacale) gli splendens si riproducono, le rabore mangiano TUTTO e non ho nessun F1. Di contro anche le rasbore si riprodurrebbero e anche per la loro prole, zero chances di vita. Allora aumento il volume, metto 240 litri, ma adesso la domanda è: quante rasbore? quanti splendens? A quel punto metto più galleggianti che crypto per favorire i nidi rispetto alle uova delle rasbore? o faccio il contrario? La cosa deve essere sostenibile con il mio minimo intervento perchè poi più stai a spostare i pesci e più male stanno loro, quindi anche l'ipotesi "metto la vasca di riproduzione" è sbagliata, perchè se salvo tutte le uova di rasbora, così come i nidi, ho 60mila pesci che non so a chi dare. Come vedete il problema non è banale, manco per niente. Altro esempio: c'ho i ciclidi nani, anzi ancora meglio, quelle maledette ivanacara, giusto per citare una specie a caso :°D Vedo che la coppia non è affiatata perchè mangia sempre la prole, che prove faccio? Metto dei target fish. Sti benedetti target fish quanti ne metto? Quali metto? Non ha senso mettere un pesce che fa da pungeeball...anche lui deve vivere decentemente e riprodursi, così come le ivanacara...quindi anche qua ho le stesse domande: come allestisco? quanti esemplari metto? Per creare vasche di comunità belle, durature nel tempo, ci vuole tanta esperienza e un manico con i controc@zzi... :-) Oh...ovviamente tutto IMVHO eh... |
Angoland , come ha detto Ale, lo spazio è tiranno..... alla fine fare una corretta vasca di comunità è molto più difficile (se non impossibile) che un monospecifico.
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Marz..... chapeau!!!!
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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