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zefiro 22-04-2006 11:48

Il filtro biologico è consigliato per vasche di soli pesci (senza invertebrati) che sopportano meglio valori alti di nitrati (sempre nei limiti) e addirittura se vai nelle vasche del mediterraneo noterai che molti lo usano..ma non nel reef..se tu leggessi invece di scrivere come solitamente fai dando consigli sbagliati a destra e a manca che conducono a spreco di denari a chi è novizio del mestiere faresti un favore al forum e a chi sta qui per evitare che queste cose accadano! grazie..
Una cernia può in natura crescere fino a 100 cm e pesare più di 70 kg e vivere anche 20 anni in vasca .. 40 50 in natura!
gli esemplari in cattività sono specie selezionate dagli acquariofili che crescono meno ma mica sono mutazioni così radicali!!
il volitans ha un potente veleno metterlo in 50 litri è rischioso sia perchè si rischia facilemnte di esser punti sia perchè rilasciato in acqua in quel litraggio significa morte sicura della vasca intera e dei suoi abitanti!

Jonny85 22-04-2006 12:01

Infatti non ho detto che sia giusto costringere un animale in un ambiente non adatto, dico semplicemente che ogni essere si adatta a ciò che lo circonda, ovviamente non subito, ma cmq lo farà....se sia bene o male farlo crescere in tali condizioni non sono io a doverlo dire, ma Darwin ci insegna appunto che ogni essere sopravvive adeguandosi. Volevo dire anche che non ho fatto un esempio tanto "costretto" come il tuo,zefiro,riferendomi ad una piccola cernia in 50 lt, che comunque sì,non "vive" ma "sopravvive" e che quindi sarebbe meglio metterla in una vasca più grande ,o casomai in mare... Per ciò che hai detto certo che era ironico, l'avevo capito.....cmq non voglio imporre a nessuno come gestire il proprio acquario (o le proprie idee)... io ho detto solo la mia....thankks.........

zefiro 22-04-2006 12:15

Quote:

Originariamente inviata da Jonny85
Infatti non ho detto che sia giusto costringere un animale in un ambiente non adatto, dico semplicemente che ogni essere si adatta a ciò che lo circonda, ovviamente non subito, ma cmq lo farà....se sia bene o male farlo crescere in tali condizioni non sono io a doverlo dire, ma Darwin ci insegna appunto che ogni essere sopravvive adeguandosi.

NO..assolutamente..non si adatta in natura il singolo animale ma si adatta la specie all'ambiente infatti si parla di adattamento della specie, nella stessa specie vivranno e verrano selezionati dall'ambiente quelli che meglio si adattano come caratteristiche all'ambiente in cui vivono gli altri periranno e scompariranno o cmq non daranno prole verrà così effettuata uan selezione ambientale sui geni della specie solo gli animali aventi un determinato fenotipo interspecie vivono gli altri scompaiono..non si tratta di sopravvivenza ma di vita..io non devo garantire la sopravvivenza ai miei animali che cmq sarebbe breve ma devo garantire le migliori e ideali condizioni in cattività tanto da portarli alla risproduzione in alcuni casi che è sinonimo di un buon equilibrio ecosistemico di nicchia raggiunto..l'adattamento darwiniano a cui tu ti riferisci è cosa ben diversa fidati...

Jonny85 22-04-2006 12:20

Si...

frecciadelledolomiti 23-04-2006 09:21

Scusate se non sto a leggere e se Zefiro ha già risposto, ma la dico cmq.
La crecita di un individuo è roba genetica, un pastore maremmano potrà variare dai 30 ai 60 kg ma certo non resterà mai un cane di 15 kg.
Trovare svedesi di un metro e cinquanta è una cosa rarissima, molto meno trovare italiani di quella statura... è genetico.
Se questo codice mutasse automaGicamente in base alle condizioni ambientali, e non intendo in migliaia e migliaia di anni, bensì in qualche mese, allora spiegatemi cosa devo fare e/o devo andare a vivere perchè mi crescano le ali... ci terrei proprio ad averle, e se posso scegliere non piumate.
Thanks.

edvitto 23-04-2006 22:09

Aggiungo una piccola considerazione; dato per certo che la teoria evolutiva basata sulla selezione naturale (darwin) non è oggetto di discussione, può anche essere vero che un animale (esseri umani inclusi), messo in condizioni particolari, si possa adattare alle condizioni ambientali.
E' il caso di certi guppy, che si adattano a salinità prossime a quelle marine; o della pinguedine che coglie tutti gli uomini dlala vita sedentaria; o dei piedi fasciati sin dalla fin tenera età delle geishe.
Può anche essere che la cernia di pat si sia adattata rallentando il proprio sviluppo allo spazio ristretto.
Può essere.
Il problema è che i guppy "salati" non si riproducono; gli uomini dalla vita sedentaria hanno problemi di cuore; alle giapponesi fanno mali i piedi.
Non si possono forzare millenni di evoluzione.
Se un animale normalmente cresce di taglia in maniera estremamente rapida, e in date condizioni ambientali non cresce, quale è indice migliore di questo, nel dimostrare che quell'animale sta soffrendo?

zanga 26-04-2006 15:11

no!!!!!
mamma mia quante cose strane che leggo!!!!
quoto zefiro !!!!!!
ma non è immaginabile che un pesce stravolga la propria natura solo ed unicamente perchè messo in un'ambiente piccolo!!!!
forse se provi con un migliaio di pesciolini ne trovi uno che a causa di qualche disfunzione non cresca!!!!
poi se uno vuole provare c.... suoi #22 #18 #22


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