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Io non ho fatto test d'ingresso ma ai miei tempi (cacchio mi sembro mio nonno) si segnavano ad ingegneria civile a Pisa in 300 ed al quinto anno eravamo in 40 ... nel mio indirizzo siamo rimasti in 13 ... i prof ti conoscevano per nome e ti scoppiavano tutti i giorni ... oggi arrivano in 1000, non ci sono più sbarramenti selettivi, (noi se non si dava 3 esami l'anno si partiva militare tanto per fare un esempio) ne esami insuperabili; tutti gli esami del biennio erano scritto ed orale, lo scritto lo potevi consegnare massimo 3 volte in un anno, se ti buttavano fuori all'orale saltavi un appello, gli esami del secondo erano tutti sbarrati da almeno due esami del primo anno, ti potevi iscrivere al terzo solo se davi 8 esami del biennio (su dieci) scelti dal corso di laurea (cioè quelli più duri o li davi o non ti sbloccavi quelli successivi) ... chi arrivava al terzo anno aveva le bolas quadrate ed vedeva la luce ... frequento ancora l'università perchè il mio collega è prof universitario e quando vedo la situazione di ora sono molto perplesso, escano centinaia di ing l'anno e vanno a fare i disegnatori negli studi sottopagati ed insoddisfatti ... non so se la soluzione può essere il test d'ingresso ma sono sicuro che così non funziona #28d#
p.s. unica miglioria ... c'è molta più gnocca che ai miei tempi :-)) ------------------------------------------------------------------------ Mi scordavo la risposta al topic #23 ci sono tante ottime università nel mondo quindi bisogna capire che cosa intendi ... se vuoi comprarti una laurea all'estero allora sei un mezzo trota ... se invece intendevi fare una esperienza diversa che ti dia anche il modo di andare via da questo paese allo sfascio ... non pensarci un minuto prendi il primo aereo e vai ;-) Da un punto di vista professionale/culturale e di preparazione le nostre università sono tra le migliori al mondo ma non ti daranno mai la possibilità lavorativa che potresti trovare all'estero #36# |
Federico, io ho smesso di insegnare in università nel 2006 perchè il consiglio di facoltà ci imponeva di promuovere almeno l'80% degli iscritti ai corsi.
l'università infatti, grazie alla riforma berlinguer, prendeva soldi in base al numero di iscritti. Io di essere complice di una boiata simile non me la sono sentita (non mi pagavano abbastanza!!! :-d) e li ho salutati. |
MAH...per qualiutà,non so quale sia migliore ( anche se ho paura quelle estere, ma lascio la parola a piccinelli su questo argomento, che ne sa mooolto di più), ma effettivamente il test ha due valide funzioni:
Aiuta chi è già medico, se ce ne fossero troppi cvi sarebbe poco lavoro e si prenderebbero solo i migliori gli altri andrebbero, come ha detto Paolo, nei call center (per carità,m sono molto utili) Aiuta noi, che abbiamo dei medici migliori e piùacculturati Aiuta chi non è portato poer quel lavoro, capisce che non è adatto |
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verbale) o sapere cosa significa "etereo" o riconoscere un ossimoro ?????? ------------------------------------------------------------------------ Federico mio padre mi ha parlato di università pubbliche in Romania ,oppure in Spagna ..Ma significa stravolgermi la vita,le abitudini,penso che sia una cosa più grande di me ,non è così facile prendere i fagotti e partire |
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Serve allo stesso modo delle versioni di Tacito allo scientifico. Se hai la base culturale di un macigno di travertino sarai un medico peggiore. Come diceva Gramsci, la cultura è quello che ti resta dopo che hai dimenticato tutto. E' una forma mentis, è la tela su cui dipingere. PS fai quello che piace a te, non quello che fa piacere ai tuoi genitori. altrimenti sarai per tutta la vita un povero frustrato. #70 |
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Concordo con Fede, prima l'universita era tutta un altra cosa e PRIMA avevamo il primato come migliori università, ma ora sono poca teoria, copiare facile e alcuna pratica .... Per concludere se si va all'estero in paesi dove l'università è buona con l'intenzione di studiare, è un esperienza formativa utilissima anche per la lingua, ma se si ha intenzione di "comprare" una laurea dove è più facile meglio risparmiare i soldi .... che ce ne sarà bisogno ;-) |
io frequento il terzo anno di medicina (rigorosamente in Italia); con le esperienze all'estero, ti posso dire quelle che mi hanno raccontato persone tornate da erasmus. fuori dall'Italia sembrano molto più intraprendenti nel senso che gli studenti vengono messi a contatto con i pz relativamente presto, mentre qua si aspetta molto di più; per il trovare lavoro in Italia dopo lo studio all'estero non dovresti avere problemi (ovvio non andare in Albania...); tieni conto che per esempio i posti per le guardie mediche sono occupati in buona parte da stranieri. devi mettere in conto però che starai per anni in un paese diverso dal tuo e cambiare completamente abitudini rispetto a quelle che hai adesso.
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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