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E' una luce fitostimolante (stimola la clorofilla A e B, nel rosso e blu, e se ne frega della resa cromatica). Con quel blu direi che il rischio alghe è elevato (anche le alghe sono vegetali, quindi "stimolate" dalla lampada). Da notare che a profondità piccole (acqua dolce, fiumi, dove stanno le piante acquatiche) la componente rossa della luce solare è presente. A profondità maggiori (basta un metro) la componente rossa è assorbita, e rimane una luce diffusa blu (nel mare, appunto). I diversi organismi si sono evoluti per illuminazioni diverse, e su questo ci si deve basare per la scelta dell'illuminazione "dolce" o "marina". Come dice Dave, nel marino la luce serve alle alghe in simbiosi coi coralli (se presenti). |
Beh, io non mi sbilancio ma porto solo la mia esperienza di 10000k in dolce e niente alghe o molto poche. Leggendo infatti, ho preso nota ma visti i miei risultati le ho mantenute. Solo a livello informativo. PS: in passato ho avuto neon con kelvin più bassi.
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Come stra-ripetuto sul forum, la causa delle alghe non è solo la luce.
Per esempio, senza nutrienti in colonna (perché "succhiati" dalle piante), le alghe non possono crescere. Oppure, con una fertilizzazione sbilanciata, l'eccesso di nutrienti fa sviluppare le alghe anche se la tua luce è perfetta per le piante. Una 10000K non necessariamente è "male" se usata in un dolce. Di sicuro, le alghe se ne avvantaggiano meglio (se lasciate in condizione di farlo). |
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Più che di neofiti, si tratta di bilanciare l'illuminazione con la vasca che si ha.
Se avessi un'acqua fortemente ambrata, probabilmente sarebbe un buon modo di "stemperare" il colore (per ragioni estetiche). In una vasca "vivaio" di sole piante, viceversa, andrei con 3000 - 4000K (fregandomente della luce color crema). In un acquario "normale" (ossia medio, per tutte le stagioni) si consigliano neon tra i 4000 e i 6500 K, per evitare potenziali problemi e perché il rapporto qualità prezzo è buono (comprati fuori dai negozi di acquari, si trovano a pochi euro). |
nel marino usiamo sia le luci bianche sia quelle attiniche al 50 e 50.. e sono entrambe essenziali:
la luce bianca (14000 kelvin) stimola la fotosintesi, la produzione di zooxantelle, alghe simbionti, che crescono e nutrono e conseguentemente aiutano la crescita dei coralli, La luce attinica fornisce uno spettro di luce utile alla crescita ed alla colorazione del corallo..oltre che creacre un bellissimo effetto scenico ed esaltarne la colorazione nel dolce..onestamente non ne trovo la necessità... |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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