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Entropy 15-12-2011 00:54

Quote:

Originariamente inviata da Dalla Pietà (Messaggio 1061308671)
scusatemi,
ma se io ho tagliato un pezzo della pianta che in questo caso erano quelle foglioline attaccate alla pianta madre e poi le ho piantate... non è una talea?

Quelle che hai tagliato non sono solo semplici foglioline... sono tutta una pianta.
E la modalità che ha l'Echinodorus per propagarsi vegetativamente (o asessualmente, ossia senza l'utilizzo di fiori e semi) ;-)

Dalla Pietà 15-12-2011 01:02

scusa entropy se ti rompo ma vorrei capire, capiscimi :-)

ma una pianta non è composta da radici fusto e foglie?

io ho preso solo un "fusto" e una foglia e l'ho impiantata... le radici non c'erano!!

mi farebbe un sacco piacere parlare di persona con persone come te!!

Dalla Pietà 15-12-2011 16:39

Mi sono trovato spiazzato dalle vostre risposte tanto che ho messo in dubbio quello che sono le mie conoscenze su questo hobby, ma non mi trovo concorde su molte cose... se potete rispondetemi!! grazie!
Entropy:
(L'idroponica non prevede l'utilizzo del suolo. E per suolo intendo un substrato più o meno complesso in grado di scambiare ioni e nutrienti con la pianta.
Il terricio da te utilizzato, l'akadama o la sabbia sono suoli (anche se elementari).
In idroponica si utilizzano substrati inerti (che servono esclusivamente come supporto fisico delle radici e della pianta stessa) come argilla espansa, perlite o fibre vegetali, che non sono "suoli" )


L'idroponica prevede un substrato(inerte), akadama e sabbia lo sono come fibra di cocco, argilla espansa ecc.. non servono solo da supporto anche se è il suo principale utilizzo, e questi sono substrati inerti( In biologia ed ecologia il termine substrato indica la superficie su cui vive una pianta o un animale). In qualsiasi giuda per idroponica si trova il termine suolo anche se in realtà significa: "Il suolo è lo strato superficiale che ricopre la crosta terrestre", per questo dici che in hidroponia non si usa un suolo? o per altri motivi?

Inoltre:
Talea, La talea è il frammento di una pianta appositamente tagliato e sistemato nel terreno o nell'acqua per rigenerare le parti mancanti, dando così vita ad un nuovo esemplare. Il più delle volte si tratta di un rametto destinato a radicarsi.[1]
Si tratta di un sistema di riproduzione che sfrutta le enormi proprietà rigenerative dei vegetali, in particolare quella di differenziare il tessuto radicale dal tessuto indifferenziato (meristematico) che si trova in sottilissimi strati sottoepidermici in varie parti della pianta. Infatti la talea può costituirsi a partire da un frammento di foglia, di ramo, di fusto o radice.
Entropy:
(Quelle che hai tagliato non sono solo semplici foglioline... sono tutta una pianta. )


Le piante sono strutturate: 1 - radice 2 - fusto
3 - foglie 4 - fiore 5 -frutto 6 - seme.

quindi:
Se io ho tagliato un pezzo di quelle piante avventizie prive di radici e poste sul substrato non ho fatto una propagazione per talea? anche se non è il modo in cui si propaga naturalmente una echinodorus non ho sempre fatto una talea?

Spero nelle vostre risposte! Grazie

Banduss 15-12-2011 23:11

Le piantine avventizie sono piante figlie ( Come quelle nate da seme, con il proprio parimonio genetico).
La talea è un clone della pianta madre ( Come l'innesto o la margotta).

Dalla Pietà 15-12-2011 23:36

l'innesto non centra nulla...

la margotta è una tecnica alternativa alla talea!

Entropy 16-12-2011 00:41

Si sta aggiungendo confusione a confusione.

Quote:

Se io ho tagliato un pezzo di quelle piante avventizie prive di radici e poste sul substrato non ho fatto una propagazione per talea?
A costo di ripetermi: quello che tu hai tagliato non sono solo delle foglie, ma una FUTURA piantina che NATURALMENTE sarebbe venuta fuori COMUNQUE, a prescindere dalla tua azione di taglio o meno dalla pianta madre. Anche se non erano ancora visibili le radici, esse NATURALMENTE sarebbero venute fuori. Questo perchè:

Quote:

anche se non è il modo in cui si propaga naturalmente una echinodorus non ho sempre fatto una talea?
Ed invece quello scapo fiorifero in cui tu hai notato delle foglioline (che sarebbero diventate successivamente un'intera pianta figlia, identica geneticamente alla pianta madre) è proprio il modo NATURALE con cui un Echinodorus si propaga VEGETATIVAMENTE.

La talea, per definizione, è una tecnica ANTROPICA, per riprodurre da una parte di una pianta (foglia, fusto, ramo, rizoma, radice,...) l'intero organismo.
Tecnicamente la talea viene distinta da una margotta, da un innesto, da una propaggine, da un pollone e da una divisione dei cespi, ma TUTTI questi espedienti sono tecniche di riproduzione vegetativa, in grado di ottenere dalla pianta madre, una o più figlie IDENTICHE geneticamente.

Capitolo idroponica.
L'akadama non è affatto un substrato inerte, in quanto possiede un'alta capacità di scambio cationico, in grado di assorbire e rilasciare cationi e anioni. In tal modo una fertilizzazione dell'acqua in cui è inserita la pianta non è controllabile al 100%, in quanto l'akadama può (a prescindere dal dosaggio dei nutrienti) assorbire e/o rilasciare elementi nutritivi.
La sabbia possiede un CSC molto basso, ma se non gestita bene, può dare (per compattazione e rischio anossia) problemi di assorbimento dei nutrienti, marciumi radicali e rallentamento della crescita delle radici.
Ciò non toglie che è possibile utilizzare nell'idroponica tali substrati (distinguendo quindi un'idroponica su substrato o liquida, mentre nell'aeroponica le radici sono "all'aria") anche se ripeto: i substrati utilizzati in idroponica servono come supporto per le radici e la pianta stessa. I nutrienti vengono dall'acqua.
Riguardo il termine suolo, questo è usato spesso impropriamente.
In realtà il suolo è un complesso di elementi minerali, particelle organiche, organismi viventi, aria e acqua, con proporzioni diverse e differenziate a seconda della tipologia incontrata.

Comunque non capisco dov'è il problema "pratico". Al di là dei termini utilizzati più o meno impropriamente, il nocciolo della questione è che le piantine che hai tagliato dallo scapo fiorifero dell'Echinodorus, sarebbero sopravvissute (sia in acqua che fuori) anche se non fossero state messe subito nei vasetti, ma semplicemente piantate in acquario o in un substrato di terriccio dopo l'emissione delle radici.


P.S.: non prendete per oro colato tutto quello che leggete su internet ;-)

Dalla Pietà 16-12-2011 02:55

Dove compro il libro Entropy??? :4: davvero vorrei imparare da te, oppure se non hai passione di seguire i miei discorsi sai indicarmi qualche libro ?

Mi hai spiegato per filo e per segno quello che non capivo! vuol dire che sei bravo se sei riuscito a convincermi (per la mia testa dura) #77
Dell'akadama avevo letto su internet come pensavi! la sabbia invece l'ho vista utilizzare. Il termine talea l'ho sempre usato nel modo scorretto perchè non ho mai capito il significato reale.

Praticamente non ho usato la propagazione per talea ma ho "forzato" quella vegetativa perdendo il contributo importantissimo della pianta madre?
Per questo uno sviluppo così lento?
Sto facendo anche altre propagazioni vegetative(piante avventizie) in acqua da qualche settimana e crescono più rapidamente rispetto a quelle che ho staccato.

In ogni caso da quel che ho capito riuscirò a portar avanti le piante.. vero?

Per il fatto della micropropagazione posso provarci o è inutile?
Io vorrei acquistare degli ormoni per piante, prendere 5 vasetti dove inserisco questo gel---> e mettere in ognuno di questo un frammento molto piccolo (mi aiutero con lenti o microscopio) di foglia e di stelo su ogni vasetto... quindi avere 10 frammenti di stelo e 10 di foglia. Per lavarli mi basterà della candeggina senza profumi?

Questa è la micropropagazione ? o sono semplici talee?

grazie del tuo aiuto! per te magari è semplice ma per me non lo è ancora....

ALEX007 16-12-2011 09:56

Quote:

Originariamente inviata da Dalla Pietà (Messaggio 1061311139)
Praticamente non ho usato la propagazione per talea ma ho "forzato" quella vegetativa perdendo il contributo importantissimo della pianta madre?
Per questo uno sviluppo così lento?
Sto facendo anche altre propagazioni vegetative(piante avventizie) in acqua da qualche settimana e crescono più rapidamente rispetto a quelle che ho staccato.

Si,diciamo che ti sei complicato la vita inutilmente....ricorda che molte volte la natura è maestra,noi piccoli apprendisti!
Quote:

In ogni caso da quel che ho capito riuscirò a portar avanti le piante.. vero?
si,non ci dovrebbero esser problemi...
Quote:

Per il fatto della micropropagazione posso provarci o è inutile?
Io vorrei acquistare degli ormoni per piante, prendere 5 vasetti dove inserisco questo gel---> e mettere in ognuno di questo un frammento molto piccolo (mi aiutero con lenti o microscopio) di foglia e di stelo su ogni vasetto... quindi avere 10 frammenti di stelo e 10 di foglia. Per lavarli mi basterà della candeggina senza profumi?
Questa è la micropropagazione ? o sono semplici talee?
Questo articolo ti spiega tutto:
http://www.aquagarden.it/articoli/67_propagazione.asp
ma come sopra.....perchè devi impazzirti (sia in termini di tempo che di spreco di risorse) quando con una semplice potatura si buttano decine di talee/piantine o anche solo foglie (molte volte lasciando una foglia di microsorum in ammollo si formeranno diverse piantine avventizie).

Dalla Pietà 16-12-2011 17:10

Ciao ALEX,

il fatto non è che voglio complicarmi la vita, voglio solo provare a farlo... secondo il mio punto di vista la teoria non vale niente se poi non la si mette in pratica, "imparare facendo" è fantastico!! :4: la mia è solo curiosità!

Comunque la prossima settimana mi arriva quel composto in gel, e voglio provare a fare la micropropagazione... se ti va di aiutarmi sei il benvenuto!!

nel frattempo sapreste dirmi se mi basterà della candeggina senza profumi per lavare le piante?

Corydoras 98 16-12-2011 17:23

scusa..per quanto posso non interndermene ma...la candeggina non è tossica per le piante?


mia zia per sbaglio ha buttato il secchio d'acqua con la cendeggina in un albero per innaffiarlo ed è seccato in uun paio di settimane....


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