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Non esiste una ricetta vera generale, ma alcune case hanno sperimentato una gestione che dopo una serie di prove a portato a determinati risultati. Ogni azienda normalmente ti da un programma da seguire che fara' risaltare i colori piu' o meno bene. La scelta e sostanzialmente tua, e le offerte sono tante. Come dicevo prima, i piu' usati sono Zeovit e Xaqua, ma naturalmente esistono Elos, Oceanlife, etc.etc. Poi ci sono delle linee di prodotti altrettanto valide, ma che non hanno una vera e' propria metodologia, ma piuttosto degli ottimi prodotti fra i quali scegliere quelli piu' consoni. Penso per esempio alla Kent, ma esistono anche Brightwell, Seachem, etc .etc. Quello che non puoi fare, e di miscelarli tra di loro, anche se alcuni prodotti inerenti all'alimentazione vera e pura dei coralli, possono essere adoperati. In definitiva, visto che sei attratto dai colori del Zeovit, puoi farti consigliare da chi lo usa, e partire con i prodotti base, ai quali lentamente andrai ad integrare, quelli piu' sofisticati.
In quanto alla Zeolite, ha fondamentalmente tre peculiarita' : 1° Interrompe il ciclo dell'Azoto assorbendo Ammoniaca. 2° Tramite il biofilm che si crea parte di alimentazione per i coralli. 3° Nel biofilm ci sono i batteri fosfoaccumulatori, che vengono eliminati tramite lo skimmer. Tutto chiaro ??? ;-) |
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Arrivo a confonderti le idee (ma spero di no) Con metodi a riproduzione batterica (ritengo tali tutti i sistemi) hai a far sviluppare una concentrazione di batteri che è molto più che elevata rispetto alla natura. quindi i coralli (polipi) hanno una quantità di nutrienti eccessivi. Per la colorazione (premetto che non mi piacciono le colorazioni dei metodi presi in considerazione) tenderei a ridurre, gli apporti nutritivi per i batteri, puntando a fornire lementi essenziali che permettano agli animali e alle loro zooxanthelle di poter sviluppare i pigmenti foto-protettivi naturali. I metodi, (che non conosco a fondo ma ho letto solo volantini e filosofia), rendono l'animale privo delle proprie alghe (zooxanthelle) indebolendo tessuto e limitando l'apporto nutritivo che queste trasferiscono. Nel tuo caso, salvo scurimento dei coralli, lascerei andare il tutto così,, al massimo aggiungendo elementi traccia... N. |
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--- I am here: http://maps.google.com/maps?ll=44.934643,8.884672 |
Scusa Nessuno, ma credo cercando di confondere , ti sei confuso !!
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Se puo' farti piacere, e senza pregiudizi, possiamo farci volentieri un chiaccherata, anche in MP. ;-) |
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Sul R/R ritrovo moltissimi documenti che lo mettono in discussione... può essere un punto di partenza, ma non di arrivo.... Non conosco molto la chimica ma a mio avviso un C106:N16:P1 sulla massa può esistere, ma non su un sistema imperfetto come l'acquario.. N. |
Ciao Nessuno, dicevo di parlarne in privato, solo perche' non vorrei approfittare del post aperto da fb74, con cui mi scuso se ritiene che stiamo andando oltre.
Concordo con te che l'acquario e' un sistema che possiamo definire imperfetto, rispetto alla natura, ma proprio per questo motivo, che dobbiamo avvalerci dei mezzi che possiamo per poterci avvicinare a quello che succede in mare. In merito alle tue risposte posso dirti : Quote:
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Il corallo produce Cromoproteine, perche' prevalentemente le stesse servono a proteggerlo dalle radiazione UV. Le Tridacne ( se ho capito bene la tua domanda ) hanno un'altro genere di metabolismo, e l'alimentazione non e' uguale a quella degli sps. Quote:
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In definitiva, voglio dire che sono d'accordo con te nel condurre i nostri acquari in maniera naturale, ma allo stesso tempo non ci vedo niente di male se possiamo avere un piccolo aiuto, senza necessariamente estremizzare. A proposito di estremismo, ti invito se hai un po di tempo, a leggere l'articolo del link che mettero' dopo. Si tratta di una vasca bellissima, ma che per copa dell'estremismo e' saltata da un po di tempo. L'autore al di la' della sua conduzione, spiega in maniera abbastanza semplice, il discorso della colorazione dei coralli, che in questo caso, potra' servire anche a fb74. ;-) http://www.acquaportal.it/_ARCHIVIO/...sp?Stampa=true |
non sono d'accordo sul rapporto Redfield in quanto pure in natura cambia moltissimo da zona a zona e pure in moltissime vasche..quindi è un parametro da non tenere in considerazione..
per il resto ottima spiegazione |
..tornando in tema la zeolite riveste un ruolo fondamentale in un sistema di gestione che porta ad avere vasche molto magre..ho sempre pensato che l'ammoniaca prima di iniziare la trasformazione attraverso i batteri possa portare ad una variazione,in negativo del colore del corallo..o sbaglio??
Altro aspetto il batterioplacton che ruolo riveste nelle nostre vasche cioè riuscendolo a "dosare" costantemente con lo scuotimento della zeolite può essere alla lunga un'integrazione alimentare per il corallo?? Ripeto non uso nessun sistema a riproduzione ma la vasca essendo molto,molto magra ed alimentando regolarmente i coralli ha trovato l'equilibrio ma forse senza forzare la riproduzione dei batteri si è meno a rischio di crack della vasca o si è sempre sul filo del rasoio?? --- I am here: http://maps.google.com/maps?ll=44.581353,11.251832 |
Ciao Benny,
in natura il Rapporto Redfield, potrebbe avere qualche tolleranza da zona a zona, e non ne sono poi tanto sicuro, ma concordo con te, che da vasca a vasca cambia. Il R/R esiste in ogni acquario, ma il problema e' che non e' in equilibrio, motivo per il quale, ci sono vasche che girano bene e vasche che girano male, il trucco sta tutto li'. Se riequilibrato, abbiamo gia' risolto buona parte dei problemi. Siccome so che tu sei un naturalista convinto, la contestazione potrebbe essere, se equilibrarlo in maniera naturale, o usando qualche prodotto. Poi se hai voglia di spiegarmi che c'e' un alternativa a questo, per far girare bene la vasca, mi farebbe piacere capirlo. Siamo qui per discuterne. ;-) fb74, ormai appurato che non usi sistemi a riproduzione batterica, la zeolite e' un valido aiuto , perche' oltre ad interrompere il ciclo dell'azoto , serve per l'eliminazione dei batteri fosfoaccumulatori, e per il bio film che alimenta i coralli. Pero' non dipende da lei se il corallo cambia colore in negativo, come dici tu , i fattori sono tanti e altri. Per esempio : la luce, il carico organico, l'eccesso di oligoemlementi , la temperatura, etc.etc. Il bacterioplancton , non e' sufficiente da solo ad alimentare i coralli, in mare le fonti sono tante, e solo con il biofilm che si forma sulla zeolite, sarebbe come dare spaghetti al pomodoro tutti i giorni, mentre un alimentazione varia, rafforza il corallo. Personalmente anche usando un metodo specifico, una volta o due la settimana alimento i coralli con un prodotto diverso, e vedo che apprezano. In quanto all'equilibrio che hai trovato, continua cosi'. Se vedi che la vasca gira bene, e i colori ci sono, non cambiare. Se invece non sei soddisfatto, puoi incominciare ad integrare qualcosa in piu' ( ma non posso aiutarti perche' non so cosa usi ) , ma di sicuro non rischi il crack della vasca. Certo e' che il R/R puo' variare , ma se fai piccoli passi, ti accorgi subito se ce qualcosa che non va. Soprattutto monitorando Nitrati e fosfati. ;-) |
..ormai è diventata un'abitudine non misurare ne NO3 ne PO4 mi regolo guardando gli animali "spia" così definisco alcuni tipi di acro molto sensibili ai valori organici e quindi anche inorganici.
Come alimento uso una fiala di reefbooster alla settimana divisa in due dosaggi ed ho sospeso, per ora il proskimmer della Elos. Vorrei capire il limite delle vasche a riproduzione batterica,cerco di spiegarmi meglio,credo che nelle suddette vasche anche il valore di organico sia a livelli molto bassi questo perchè,forse sbagliando credo che il colore del corallo sia influenzato dalla presenza di organico. Quindi penso che la difficolta sia quella di portare la vasca al limite perchè senza la minima presenza di organico si è sul filo del rasoio dunque bisogna avere l'occhio e capire quando alimentare. Questi sistemi credo,facciano aggiungere cibo per batteri perchè nel momento in cui si alimenta i coralli bisogno togliere,attraverso i batteri il residuo di organico non consumato. Se così fosse si può ottenere lo stesso risultato non dosando carbonio in vasca?? |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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