sì Cono, surgelato rispetto a secco... hai visto la tabella dell'articolo che ti ho mandato?
http://reefkeeping.com/issues/2003-0...ture/index.php Il surgelato è molto povero... se prendi ad esempio un cubetto del pappone che ho preparato io, con cozze, vongole, gamberi e pesce, è fatto prevalentemente di acqua e proteine... se ne riuscissi a dosare un cubetto lentamente durante il fotoperiodo, mi aspetto che i pesci mangino tutto e rimanga poco per i batteri, o comunque poco per volta, senza fare picchi di azoto... Credo che anche il secco possa andare bene, ma ci vorrebbe una mangiatoia che ne dosi una piccolissima quantità... al momento, come ti dicevo, ne sto dando dei pizzhichi microscpoci di scaglie micronizzate... a poterne dare una dose ogni ora, secondo me sarebbe ottimale... non ci sarebbero eccessi... |
Non mi dire che lo bevi lo schiumato :-D
Manda, manda... |
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E' un po' quello che ti volevo dire l'altro giorno quando se ne parlava. Un buon compromesso, surrogato o comunque integratore all'alimentazione che hai sottolineato potrebbe essere l'ocean nutrition formula due |
Cono, no, te l'ho già detto l'altro giorno... il rapporto è: proteine/(carbo+grassi)
quindi 10= proteine sono 10 volte i carboidrati+grassi |
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in effetti leggendo l'articolo di Shimek avevamo riportato in post diversi considerazioni analoghe. Lasciar perdere il secco per un pò dando solo congelato (tipo artemie o misys) distribuendo il cibo nel maggior numero di somministrazione possibili durante la giornata. Queste eviterebbe di caricare il sistema con una solo somministrazione o due al giorno in un periodo limitato di tempo. Inoltre, come ho detto nell'altro post visto che alimento parecchio quando somministro il cibo le due volte al giorno vedo il chirurgo che fà la cacca mentre mangia, effettivamente credo che riescono ad espellere già quello mangiato in quel momento per fare spazio ad altro cibo...... Il colore e l'aspetto è uguale al granulato che gli stò somministrando in quel momento. Se effettivamente è così e come se una parte del cibo la stessi buttando direttamente in acquario visto che l'assorbimento delle sostanze nutritive da parte del pesce sarà stato effettivamente limitato. Quindi io vado solo di congelato più volte al giorno e vedo cosa succede. |
io seguo il metodo poco ma tante volte gia da parecchio e i risultati sono buoni
ho la fortuna di essere a casa dalle 16 il fotoperiodo finisce alle 23 quindi ho la possibilità di farlo con congelato e granulato chi durante la giornata è assente per il granulato puo mettere mangiatoie che dosano per il congelato è piu complesso dopo lo scongelamento viene colonizzato velocemente dai batteri rischiando di diventare tossico |
Due osservazioni al volo sul primo post di Ink, poi mi rileggo bene bene tutti gli interventi:
1 - Io non ho qualche migliaio di anni di tempo a disposizione per aspettare che il mio fondo inizi a mineralizzare l'azoto in eccesso che ho in vasca; oppure la possibilità di riprodurre le caratteristiche di pressione, temperatura, ossigenazione epr far avvenire, ad esempio, una reazione anammox 2 - Per mimare "l'affollamento" medio degli oceani, dovremmo mettere un unico, micragnoso rametto di corallo lungo circa 12 mm in una piscina olimpionica. PS Nel mio primo acquario dolce lottavo quotidianamente con nitrati e fosfati... nel mio dolce attuale devo reintegrarli 3 volte alla settiana altrimenti mi muoiono le piante. Potessimo attuare la fitodepurazione come si deve anche nel marino, fallirebbero tutti i costruttori di skimmer. |
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(che poi i ciano siano alghe o batteri, o tutti e due... per comodità facciamo finta di non saperlo) ;-) Il discorso è interessantissimo, però è OT... perciò secondo me merita una discussione ad hoc. :-) La sperimentazione di un "diverso" metodo di somministrazione del cibo è interessantissima, se qualcuno ci sta io sono disponibilissimo a fare da tester. Purtroppo non ho uno storico granchè della mia vasca... l'ho allestita l'altroieri... Ink, tu parli dell'alimentazione quasi solo in funzione dei coralli... se penso invece ai miei pesci, ognuno con una diversa aggressività e rapidità nel cibarsi, credo che somministrare pochissimo secco per molte volte porterebbe a pesci obesi e ad altri anorressici. Preferisco somministrare cibo meno nutriente in quantità tale che, nel parapiglia, tutti riescano ad averne un pò. Riguardo all'azoto... per me è un problema secondario rispetto, ad esempio, al fosforo. L'azoto si può eliminare in molti modi, tu che hai il dsb lo sai bene... il fosforo è più rognosetto e nei cibi commerciali ce n'è tanto, come ce n'è tanto nell'acquetta del congelato. Questi discorsi per me sono oro colato... sono le basi per un progettino che mi frulla in zucca da un pò... -11#17#19#18 |
Concordo con Paolo: credo che in tutte le nostre vasche il grado di aggressività e di capacità di nurtrirsi sia decisamente diverso tra i pesci, con gli ovvi rischi del caso.
Per quanto rigiarda il tema P...se l'idea è diluire quanto diamo normalmente in molte più tranche, non penso l'impatto sia cosi diverso |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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