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cardisomacarnifex 18-10-2010 23:30

Credo che articoli scientifici seri sulla classificazione sistematica del genere Brachygobius non esistano, o siano piuttosto difficili da trovare: la loro situazione tassonomica è abbastanza incasinata, fino a che non vierrà fatta una revisione sull'argomento sarà difficile riuscire a classificare i propri pesci. Se non fosse già abbastanza complicato, ci si mettono pure i negozianti e gli importatori, che a volte li vendono con nomi diversi o di fantasia.
Comunque, per tenerli al meglio a prescindere dalla specie ti consiglio acqua salmastra come mantenimento "standard" (densità uguale a 1.004, non oltre) per circa 6 mesi all'anno (io li facevo coincidere con al nostra estate, e temperature più alte quindi), poi, per stimolare la riproduzione, passaggio graduale ad acqua dolce con cambi settimanali del 10% con acqua appunto dolce (tipo 2/3 di acqua di osmosi + 1/3 di acqua di rubinetto, miscelate con un aeratore per 24 ore prima di essere usata per il cambio), per almeno 3- 6 mesi, che se coincidenti con il nostro inverno determineranno anche un calo della temperatura di pochi gradi, creando una alternanza semestrale tipo "stagione secca - stagione delle piogge" fondamentale per innescare la riproduzione, che ti consiglio vivamente di indurre perchè è veramente spettacolare, te lo dio perchè l'ho vista personalmente il maschio diventa bellissimo, giallo canarino!

giammy 19-10-2010 11:07

ti ringrazio per l informazione sulla densità..i brachygobius li ho da due anni e per il secondo anno di fila si sono provati ad accoppiarsi.
quest'anno però ho visto dentro la conchiglia sia maschio che femmina cosa non successa il primo anno e credo di aver visto sia le uova che i piccoli dentro la conchiglia stessa.
purtroppo i piccoli non li ho visti nuotare in vasca.
Il periodo della riproduzione coincide sempre con il mese di settembre quando le temperature della stanza scendono di qualche grado

giammy 19-10-2010 11:28

http://s3.postimage.org/JLoMr.jpg


secondo me quelli nel cerchietto nero sono i piccoli. dal vivo si evincevano meglio e ogni tanto si muovevano. Ho fatto il possibile per fotografarli ma giuro, è veramente difficile.
voi confermate?
quello di sopra la conchiglia è un esemplare che volevo mostrarvi, il maschio che ogni anno prova a riprodursi.

cardisomacarnifex 19-10-2010 14:08

Io ho ottenuto buoni risultati di riproduzione variando anche la salinità dell'acqua, come ti dicevo: prova anche tu, magari i piccoli ne risulterebbero irrobustiti e quindi più facili da tirare su. Non sono rare comunque le riproduzioni di scarso successo, a me è capitato varie volte che tutta al covata andasse perduta... Prova con un mix di variazioni di temperatura e di densità.

giammy 19-10-2010 14:59

proverò anche così

cardisomacarnifex 19-10-2010 21:27

Non escludo che i riproduttori stessi, e gli altri conspecifici in vasca, predino le giovani larve subito dopo la schiusa, quindi ideale sarebbe provare a trasferire il maschio con tutta la covata in una vaschetta dedicata, dove poi lasciare solo le larve togliendo anche il maschio a schiusa avvenuta, e provare a nutrirle.

giammy 20-10-2010 19:43

quando avevo visto i piccoli o quello che mi sembravano, pensavo di trasferli poi ho voluto lasciarle tutto al padre
la prossima volta penso che opterò per spostarli in una vasca a parte

cardisomacarnifex 21-10-2010 18:19

Si, anche perchè il padre, una volta che si sono schiuse, credo non riconosca più le larve come figli da proteggere, ma come prede.

giammy 21-10-2010 20:51

secondo te il trasferimento potrebbe danneggiare le uova?

cardisomacarnifex 21-10-2010 21:59

Se le togli dall'acqua per pochi secondi insieme alla conchiglia in cui stanno, e le metti in una vasca con la stessa acqua dell'acquairo di origine, no; unica cosa, non saprei dirti se il padre, una volta cambiata vasca, possa riprendere le cure parentali (che sono fondamentali per la sopravvienza delle uova, altrimenti la maggior parte ammuffisce). Un'altra strategia potrebbe essere quella di allontanare tutti gli altri Brachy, mettendoli in una vasca a parte, lasciando in quella originaria solo il padre e la covata. Comunque, sul sito dove c'è il link che ti ho postato (vergari) ci sono un paio di articoli sulla riproduzione, prova a leggere come hanno fatto gli autori.


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