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Ti do ragione però sul fatto di ricreare il loro habitat, sicuramente cercare di abellire l'acqurio risulta stressante per questi pesci, ma se si pensa bene allora gli acquari in generale non dovrebbero neanche esistere e i pesci dovrebbero vivere solo in natura e cavarsela da soli (nel caso di alcune specie di killi, che da quello che ho capito in natura sono praticamente estinte ma sopravvivono grazie ad alcuni allevatori) |
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per quanto riguarda il discorso della perdita delle uova...beh, io penso che il primo scopo di uno che alleva questi pesci sia proprio quello di continuare con le generazioni e, almeno per me, è anche l'aspetto più affascante di questo tipo di acquariofilia, perderle è un po' perdere il senso di questi pesci...sempre secondo me. è per quello che dicevo a SleazyCriss di non cercare una specie per il suo aspetto, ma per le sue caratteristiche. |
Da una parte sono compiaciuto dall'altra inorridito.
Sono compiaciuto perchè alcuni hanno compreso il vero spirito del'hobby. Cioè la specie, l'interesse per il comportamento, la necessità "naturale" di riproduzione delle specie, la volontà di vivere una esperienza che si discosta dalla normale acquariofilia. Una esperienza che ti avvicina di più alla natura e alle sue esigenze (con tutti i limti del caso ovviamente) piuttosto che a quelle umane. D'altro canto osservo che quanto qui abbiamo cercato di comunicare non viene recepito, si cerca di piegare ancora le specie alle proprie esigenze, e scusate, in questo caso ai propri limiti. Lo dico ancora e non mi stancherò di ripeterlo. Dimenticate per un attimo "la tradizione" cercate di entrare in sintonia con le parole e le indicazioni che abbiamo più volte fornito e vi assicuro che potrebbe per voi aprirsi un nuovo modo di vivere l'acquariofilia e spero un nuovo modo di vedere anche i pesci. Provate almeno una volta che vi costa? Take care |
Penso che l'idea di pintu non sia tutto questo male dato che tutti quati si riproducono semplicemente quelli in vista non avranno le uova che si schiudono, o anche si magari in maniera minore ma chi può dirlo.
Direi che si può chiudere questa discussione dato che: A- l'unico posto che ho in casa dove potrei tenerli è sul mio comodino o sulla mia scrivania B- visto che sono solito avere morosa e amici a casa vorrei evitare di avere alla vista di tutti una vaschetta con acqua torbida e piena di torba e con un pesce in pratica mimetizzato(pensatela come volete ma preferisco almeno avere una camera senza acquario che una camera brutta) C- Secondo me sarebbe stato un inizio dato ch poi magari alla vista di un pesce molto bello avrei potuto convincere miei amici ad allevarli a loro volta D- Se non erro tutte le piante che usiamo in acquario sono piante che in realtà non vivono sotto acqua se non erro quindi totalemente innaturali (il betta vive nelle risaie? chi ha una pianta di riso nell'acquario?) E- mi sembra assurdo che l'aik spinga tanto per avere nuove iscritti e poi fa terrorismo a chiunque cerchi di avvicinarsi accusando praticamente di non capire e di non essere degno di allevare killi perchè la sua filosofia è diversa da quella "ufficiale" che poi leggendo in giro si capisce che ognuno ha la sua tecnica di allevamento F- http://www.aik.it/test/menu-laterale...i_comunit.html questo è il sito dell'aik della quale credo voi facciate parte, allora ho sono folle io oppure voi, qui mi dite che si possono far stare in un acquario non solo con piante ma addirittura con altri pesci! G-Il costo è non indifferente se consideri che sono uno studente, tra acquario, artemie, acqua di osmosi, uova, vasche ausiliarie e visto che di acquario ne ho già uno e mi costa abbastanza io volevo fare una cosa fissa e bella in maniera che se le mie capacità si fossero rivelate troppo scarse avrei fatto un bel plantacquario e nel caso tutto fosse andato bene avrei avuto qualcosa di elegante da tenere in camera. La mia idea era quella di pintu cioè di avere la vasca da "esposizione" e una serie di vasconi ikea da riproduzione. Mi spiace davvero che la visione dei killofili sia così chiusa perchè personalmente dubito che i killy potranno avere una vera distribuzione in italia finchè ci sarà questa "casta", oltretutto da quello che ho letto l'allevamento dei killi è tutt'ora in sviluppo perciò non c'è un unica verità (e proprio in questa sezione ho letto vari di voi avere idee discordanti sull'allevamento) Detto questo per me la discussione si può anche chiudere ma lascerei aperto se qualcuno vuole rispondere. |
e allora se vuoi la vasca da esposizione non cercare i killi.
rispondo ai punti che hai elencato perchè sennò sembra quais che la gente qui ti abbia detto che non PUOI llevare i killi, quando invece ti è solo stato detto come è meglio allevarli A- devi considerare anche l'assoluta necessità di un contenitore di schiusa, gli schiuditoi per le artemie e la necessità d un posto "comodo" per effettuare pulizia del fondo, cambi d'acqua etc etc B-questione di punti di vista. anche io a casa ho amici, ragazza etc etc...e guarda caso una volta visti i comportamenti e le caratteristiche di questi pesci si sono incuriositi senza dover vedere un acquario da esposizione...per il resto brutto o bello sono discorsi soggettivi C- come già detto ai killi, per me, ci si avvicina per il tipo di acquariofilia che comportano, non perchè sono belli e colorati. vista anche la discreta mole di lavoro e di impegno che comporta la loro nascita non basta che ci piacciano perchè sono colorati. D- molte piante che si usano in acquario vivono sia sommerse che emerse. ovvio è che un acquario risulta sempre una forzatura rispetto all'ambiente naturale, ma un conto è una vasca asiatica, un altro è voler per forza mettere i killi in una vasca che con loro non ha nulla a che fare (p.s dove vive il betta non c'è solo il riso...guarda la sezione mostra e descrivi e vedrai:-) ) E- io non sono socio dell'aik, ma l'associazione spinge solo ad allevare killi in modo consapevole, non spinge tutti ad allevare killi...scusa, ma che discorso è il tuo?terrorismo? bah, se cercare di fare informazione corretta è terrorismo.... G- coi killi non c'è nulla di fisso. se non parti da questo presupposto hai sbagliato pesci. i costi li abbiamo tutti, ma nessuno ci impone di tenere gli acquari, e soprattutto, almeno io, non navigo nell'oro, ma facendo le giuste scelte e acquisti oculati sono pesci che consentono di contenere i costi rispetto a tante altre specie. la visione chiusa è la tua. vuoi creare un ambiente innaturale per i pesci solo per gusto tuo. come già detto da altri molto più esperti di me quando si ha a che fare coi killi si dovrebbe avere come prima preoccupazione la riproduzione e la continuità della specie. se vuoi un acquario da "esposizione" (qiualsiasi cosa voglia dire) secondo me potresti seguire più agevolmente altre strade, che non comportino il dover schiudere uova, alimentare avannotti etc etc |
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Un biotopopurista potrebbe organizzare un vero biotopo per annuali (o anche per betta). Difficile ma non impossibile. Quote:
Iniziare con la mentalità e l'approccio giusto consente, si spera, di evitare quello che sopra ho accennato (6 mesi e fine). Non ha senso distribuire specie rare che sono costate soldi( per chi se le è andate a pescare), pazienza, attenzione, passione e anche sacrificio,per poi vederle sminuite nel loro valore intrinseco. Leggi attentamente le tecniche di allevamento. Certo ci sono delle differenze, delle appliazioni differenti, delle esisgenze differenti ma di base TUTTE vertono sul rispetto della specie anche a scapito dell'estetica. Sperimentare (dopo aver acquisito una certa esperienza) non è un danno anzi ci permette di scoprire nuove strade e nuove modalità. AIK spinge per far capire cos'è la "killifilosofia" e spera sempre che si abbia una visone abbastanza aperta per comprenderla, interpretarla, anche a modo proprio, ma rispettandone i principi basilari. A proposito dei metodi di allevamento ai notato spero la differnza tra annuali, semi annuali, non annuali. Sprerodi si anche perchè ci sono parecchie differenza di approccio alle specie le ovviamente lo stile o metodo che dir si voglia è molto differente. Ci sono killi che vivono a 40 °C e oltre mentre altri pretendono 5 °C in inverno, altri che vivono in ambienti con conducibiltà non misurabile e pH 4,5 e altri ancora con pH 8,5 e kh 20 e altri ancora in acqua marina. Ovvio che non possano essere allevati tutti nello stesso modo. Quote:
La percezione dei killi e della acquariofilia era molto diversa ed è rimasto come retaggio storico. Cogliamo sempre l'occasione, quando viene citato per mostrare la strada percorsa ed il diverso sentire sviluppato da allora. Se preferite rinunciare alle esperienze fatte da AIK e dai suoi membri allora prendetelo come verbo e non come inizio di un percorso già fatto. Quote:
Tanto per accennare agli studenti alcuni dei nostri migliori allevatori tutt'ora studiano ma allevano anche almeno una decine di specie Quote:
Just my cent worth Take care |
Quoto in toto gli interventi di Damiano e Bob...non ho altro da aggiungere.
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-04-04-04..neppure io......... come scrive l'amico Bob227 da un lato sono davvero felice che molti di voi abbiano recepito il giusto modo di approcciarsi ai killi, la giusta filosofia, acquariofila ma prima di tutto naturalistica.... mi riferisco a Damiano, Venus, Lorenzo, Francesco, e tantissimi altri amici...
..dall'altra parte sono davvero rattristato dal fatto che ci sia ancora qualcuno che testardamente voglia "usare i killi" per i suoi progetti di acquariofilia estetica... ...sono i pesci sbagliati e vi invito a rivolgervi verso altre tipologie di pesci d'acquario I ciprinodontidi non pretendono, ESIGONO il giusto rispetto.... pertanto chiudo questo PESSIMO topic, invitando gli "amici del quartierino" a proseguire il discorso "livree che si intonano con il mio divano a fiori" in privato.... ......mamma mia.... speriamo sia l'ultimo topic così.. e spero che non ce ne siano altri... ciao a tutti! Marco |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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