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alexgn 24-03-2010 15:44

Per gli esemplari di cattura più rari e protetti per acquari marini esistono già delle liste ed infatti ogni animale deve essere accompagnato da un'opportuna scheda di riconoscimento.
Sono le cosiddette norme CITES sul mercato di specie protette.

Aussie 24-03-2010 16:19

Si le liste CITES eccome che le conosco, ma non avendo un acquario marino non so come si regolino poi i commercianti, ovviamente ci saranno gli impicci e imbrogli sulle specie più rare come succede sempre. Il problema (per alcuni) poi sorge per le specie che non sono listate per vari motivi ma che cmq vengono prese lo stesso a mare (penso l'ocellaris è uno di queste se nn mi sbaglio)! Ma qui entriamo in opinioni diverse e contrastanti soprattutto tra acquariofili marini

clitemnestra 25-03-2010 16:08

Quote:

Originariamente inviata da Aussie (Messaggio 2934653)
Scusatemi per il ritardo ma ho avuto problemi con la connessione internet.
Sono curioso perchè magari cerco di evitare di comprare alcune spp. se so che sono di cattura.
Ho letto che anche i piraya, pangio, rasbore, corydoras, cardinali sono tutte spp. di cattura, confermate?
Si potrebbe creare allora delle liste così chi si avvicina all'acquariofilia o anche i più maturi potrebbe essere maggiormente consapevoli e sensibilizzati a non incrementare la domanda per le specie che vengono direttamente prese in natura; poi non so come la pensiate voi?!!:-))

BRAVO!! sono d'accordo con te! sarebbe carino riuscire a fare una lista anche orientativa sulle specie che difficilmente si riproducono in acquario cosi da offrire la possibilità a chi, come noi, vuole evitare di incrementare la cattura di animali liberi.
anche perchè è cosi bello avere riproduzioni in vasca....

yangadou 25-03-2010 17:26

Ti metto il link di un sito specializzato in pesci di cattura http://www.congofish.com/Imports_AEI.html

Aussie 25-03-2010 18:27

Uhm molto interessante...chissà quante ce ne sono di queste compagnie di import. Questo sito è già un buon punto di partenza, anche se un po' forviante in quanto credo che molte di queste specie riescano anche a riprodursi in cattività. Per fare una lista beh ci vogliono un po' di ricerche sul web, così come è stato suggerito questo sito, e anche un po' di persone che ne sappiano qcsa di più...chi vuole si faccia avanti!!!

MonstruM 25-03-2010 22:02

Quote:

Originariamente inviata da alexgn (Messaggio 2936161)
Per gli esemplari di cattura più rari e protetti per acquari marini esistono già delle liste ed infatti ogni animale deve essere accompagnato da un'opportuna scheda di riconoscimento.
Sono le cosiddette norme CITES sul mercato di specie protette.

Non è esattamente corretto, anche se il CITES può essere effettivamente indicativo per alcuni animali, non lo è per i pesci. Nell'ultima lista redatta, che si può trovare qui in forma ridotta www.cites.org/eng/app/appendices.shtml o qui in forma completa www.cites.org/eng/app/index.shtml vengono citati come pesci marini importati e venduti nel mercato hobbistico solo gli Hippocampus spp. mentre nella sezione dolce il ruolo di maggior importanza lo ha Scleropages formosus, ovvero l'arowana asiatica. Le restanti specie sono di grosse dimensioni o di scarso interesse hobbistico. Discorso analogo lo si può fare per Sarcopterygii (un'altra classe di pesci ossei) e Elasmobranchii (ovvero i cosidetti pesci cartilaginei).
Invece è di utile consultazione la RED LIST redatta dalla IUCN, che si può trovare su www.iucnredlist.org, dove vengono classificati tutti gli esseri viventi in base ad una critero di catalogazione basato sul rischio di estinzione (spiegando brevemente il tutto).

Aussie 25-03-2010 23:08

Si certo le IUCN sono importanti ma per il nostro interesse dal punto di vista pratico, sono di maggior riferimento le norme CITES perchè disciplinano il commercio delle specie più a rischio. Putroppo poi per la loro completezza sia le liste IUCN e CITES hanno molti limiti e sono molto raggirabili o poco considerate.

MonstruM 27-03-2010 10:08

Quote:

Originariamente inviata da Aussie (Messaggio 2938664)
Si certo le IUCN sono importanti ma per il nostro interesse dal punto di vista pratico, sono di maggior riferimento le norme CITES perchè disciplinano il commercio delle specie più a rischio. Putroppo poi per la loro completezza sia le liste IUCN e CITES hanno molti limiti e sono molto raggirabili o poco considerate.

Ciao Aussie, perdonami se rispondo ma si rischia di fare disinformazione. La Red List della IUCN non è assolutamente pensata per il commercio di animali o piante su larga scala o per il mercato hobbistico, essa si occupa del monitoraggio delle varie specie esistenti (o estinte) e della catalogazione in base ad alcuni criteri. Ti posso assicurare che è abbastanza completa, in quanto non prende in esame solo alcuni esseri viventi ma tutti, specificando talvolta l'assenza di assessment con il Data Deficient. Il CITES invece è sì una convenzione che si occupa della catalogazione e della salvaguardia di alcune specie ma non è assolutamente un indice su cui fare riferimento per il mercato hobbistico. Come ti ho detto prima credo solo 4 o 5 specie inserite nel CITES sono importanti nell'acquariofilia, con grosse limitazioni dovute a reperibilità, difficoltà di allevamento e taglia dei pesci in questione.
Allo stato attuale delle cose non esiste una lista di pesci catturati in natura e una di pesci riprodotti e commercializzati, in generale sarebbe importante avere un negoziante che sappia da dove provengono i pesci. Tempo fa in un topic si era proposto un metodo di classificazione analogo a quello usato per i killifish, con riferimenti al luogo, al giorno e al metodo di cattura, ma a mio avviso è poco pratico e altamente utopistico di attuazione nel mercato (parlo almeno di quello italiano). Su questo tema sarebbe interessante sentire l'opinione di Patrick (mi sono sempre dimenticato di chiederglielo, eheheh).

Infine vorrei segnalare un articolo di Bacarospo sul suo blog, il quale spiega la situazione di un pesce ben specifico, Puntius denisonii, facendo però un'analisi interessante sul mercato hobbistico. http://percomorfo.blogspot.com/2008/...col-fuoco.html

Un saluto a tutti:-)

Aussie 27-03-2010 10:53

Infatti non ho detto che la IUCN è stata fatta per gestire il commercio delle specie, mi riferivo alla CITES nel mio msg!!! La so bene la differenza tra IUCN e CITES! In quanto hai loro limiti, per la CITES appunto intendevo il fatto che non disciplina il commercio di molte specie come appunto hai detto quelle di pesci per l'acquariofilia, e poi per il fatto che vengono molto raggirate ad es. c'è una norma che permette di esportare animali allevati in cattività, ma come ben capisci e, come avviene anche per le quote del tonno qui in italia, li fanno passare per allevati mentre li prendono in natura; pensa a tutti i commercianti di specie rare che ci sono al mondo (un nome solo Anson Wong!). Sto parlando di grandi importazioni non del piccolo commerciante sfigato nel negozio. Invece per i limiti della IUCN, intendevo che molte volte l'inserimento di una specie in una determinata categoria non è fatto nel modo corretto: spesso le caratteristiche quantitative e qualitative di una specie vengono definite su scala provinciale o regionale non considerando tutto l'areale della specie in questione che potrebbe estendersi fuori da tali zone. Da questo si capisce che se la specie risulta minacciata in una provincia potrebbe non esserlo se si va a vedere l'intero areale.
Questo non vuol dire che sono uno schifo, anzi sono molto utili soprattutto se poi verranno migliorate e implementate.
Cmq non usciamo fuori dal tema per cui ho iniziato questo topic
Grazie per le info e per il link, ma magari unendo molte info si riesce a fare delle liste magari non complete ma diano un aiuto.
chi è Patrick!?

MonstruM 27-03-2010 11:02

Patrick Egger è il mod di sezione e ha risposto anche su questo topic.
Ho risposto prima perchè da come era posta la discussione si intuiva che CITES e Red List erano state create per il mercato, infatti ho specificato all'inizio della mia risposta. Non era una risposta a te, ma era una precisazione in quanto AP è un forum pubblico e leggibile da tutti e quindi gli argomenti devono essere chiari e approfonditi (nei limiti del possibile).

A presto, :)


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