il fucile puntato così, se sarebbe partito un colpo, avremmo dovuto chiamarti Orfea :-D :-D
molto interesssante è l'angolo d'inquadratura e l'effetto grandangolo.
l'intenso bianco del tavolo, poi mette in risalto i visi dei soggetti, che fanno una smorfia incredula, ma nello stesso tempo tranquilla durante lo scatto, cioè come se la situazione di mangiare con fucile sul tavolo sia routine.
complimenti davvero! avvisaci quando esce il libro. #25 #25

Grazie, ragazzi!
#12
@ Coco: un giorno ti racconterò quando vollero insegnarmi a sparare col Kalashnikov: ....roba da comiche! #19
Temetti anche di diventare Orfea

Volevo aggiungere anche un'altra osservazione... io personalmente mi cagherei addosso a chiedere a delle persone con il fucile sul tavolo se posso fare una foto... :-D Quindi complimenti anche per il coraggio!!! #25 E' vero anche che nello yemen il fucile è un po' come il cagnolino da portare a spasso, nel senso che ce l'hanno praticamente tutti da quello che ricordo nei documentari visti... ma io me la farei addosso ugualmente.

Ciao ;-)

Marco AP, colgo al volo l'occasione del tuo intervento per chiarire, soprattutto ai più giovani, il "senso" del lavoro di fotoreporter e di un reportage in genere.
Il coraggio,forse l'incoscienza, sono doti richieste,ma spesso assolutamente marginali.
Le condizioni essenziali per un buon reportage (potrebbe essere Yemen,Nicaragua o la morosa che coglie margherite in giardino...è esattamente lo stesso) sono:
-amore verso il soggetto che si fotografa
-condizioni di empatia ,confidenza e fiducia col soggetto stesso. Le foto rubate sono quasi sempre da cestinare #36#
Se pensate di fare un reportage durante un giro turistico d'agenzia, o "rubare" espressioni con un tele da 200...meglio lasciare a casa la reflex e viaggiare leggeri con la compattina.
La foto in oggetto ha richiesto che io mi sedessi a quel tavolo, "gustassi" quelle focacce e permettessi che "giocassero" un po' con la mia reflex. :-(
Il reportage sul Nicaragua (la mostra è ancora in giro) è frutto di 4 anni di lavoro come chirurgo volontario su quelle montagne etc.....
Ma, ripeto, la stessa empatia è necessaria anche durante uno shooting con la modella in studio etc...etc...
E' conseguenziale,a questo punto che anche le attrezzature si modellino sulle esigenze :wide e superwide soprattutto (i tele servono a pochissimo !).
In sintesi tenere sempre presente i due famosi aforismi dei Maestri:
La fotografia mette in linea occhio,cuore e cervello (Henri Cartier Bresson)
Se una foto non è buona, allora vuol dire che non eri abbastanza vicino (Robert Capa)
Scusate la lungaggine, ma se qualcuno mi chiama vecchio barbagianni, m'inc...zo! :-D

vecchio barbagianni... :-)) :-))




magari in un tuo futuro giro mi porti con te... :-))
anche in quest'ultimo tuo scritto, come non essere daccordo?

ciaoo :-)) :-))

Empatia... è sicuramente questa la parola chiave e soprattutto una dote che ormai (anche per colpa di internet...) si ha sempre meno purtroppo. Straquoto anche io tutto!!!

meno male che c'è wikipedia #13

beh.....dire che trasmette solo qualcosa è poco.....bellissima

beh.....dire che trasmette solo qualcosa è poco.....bellissima