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Andrea, secondo me le foto stavolta non ti rendono giustizia, o le hai compresse troppo... però la vasca è sempre uno spettacolo.
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davvero molto bella complimenti...che illuminazione usi?
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Grazie mille per i complimenti. :-)
Quote:
Il mio è un biotopo non eccessivamente profondo (salvo l'Actinia equina, che è di superficie, tutto il resto appartiene alla zona dai -2 ai -15 metri circa): quest'estate, quindi, ho tenuto la temperatura costantemente sui 20 gradi. Biotopi più profondi necessitano di temperature anche inferiori. L'acquario è in un locale adiacente alla cantina, quindi con l'inverno la temperatura scenderà "naturalmente" anche senza l'aiuto del refri: dalla controprova avuta la settimana scorsa (quando qui a Trieste ha cominciato a fare davvero freddo), penso che mi assesterò sui 16 gradi, il che va benissimo. L'altra grossissima differenza tra il med ed il reef è sull'illuminazione: a meno che non si tenti l'allevamento di alghe di superficie, il med ha necessità di illuminazione decisamente inferiori al reef. Quasi nessuno usa le HQI, pochissimi i T5, la maggior parte i T8 (di solito nella configurazione: un superattinico e uno bianco a 10.000°K, talvolta con la variante di un neon da 18.000°K). Io, con questa vasca nuova, ho provato l'illuminazione a led che mi sta dando un'ottima impressione: gran parte degli organismi che ospito sono sciafili, la sola Cladocora caespitosa è zooxantellata, ma anche in natura si trovano colonia prive di zooxantelle, che si nutrono solo con modalità eterotrofa. Anche per questo motivo c'è più di un mediterraneista che ora sta provando i led. Il movimento è dato da due Tunze 6045 sempre in funzione (fanno parte di quel lotto che, se le spegni, si riaccendono al contrario!), e due maxi jet 900 l/h che funzionano 2 ore ogni 6, alternate. La vasca ha un dsb di 15 cm, e una buona quantità di "rocce" al 100% di origine organica (la maggior parte è formata da 2scheletri di briozoi Schizoporella sp. calcificati). Ho la sump, con uno skimmer LGs 600 sp che finalmente (dopo parecchio tribolare) penso di aver tarato discretamente bene: se volete chiedete a Geppy sulle differenze di taratura e di schiumazione indotte dalla bassa temperatura e dalla differente salinità del med. I cambi li faccio con acqua marina naturale, nella misura di 20 litri alla settimana (ma se "salto un colpo" non c'è alcun problema). Il nutrimento è abbastanza generoso: pappone di mia produzione, Cyclop eeze, mangimi per filtratori della Kent, recentemente anche lievito di birra, ogni tanto Artemia o altro mangime granulare. Ho un esercito di spazzini (sopratutto paguri Diogenes pugilator e ofiure Ophioderma longicaudum che garantiscono la pulizia del fondale e degli interstizi tra le rocce. Al momento tutto sta "girando bene" e gli animali godono di ottima salute. P.S. - per quanto riguarda i cerianti, non c'è pericolo che catturino i pesci (salvo rarissimi casi, del tutto casuali). Un pesce sano e in salute sa bene come evitarli. |
elprode,
Ottimo. Grazie mille per le delucidazioni. E' un raffronto interessante, che offre diversi spunti di riflessione... Ancora complimenti per la vasca! |
molto bella.
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#25 #25 #25 #25 io metterei una di quelle anemoni verdi con le punte rosso-fuxia, sono spettacolari ;-)
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Metti le gorgonie, soprattutto la Paramuicea -11. Anche le Astroides sono molto belle, per non parlare delle Axinelle con i parazoantus.
Un mediterraneo fatto come si deve non ha niente da invidiare ad un acquario reef. Comunque rimane il mio sogno nel cassetto, perchè non avrei la possibilità di procurarmi gli animali di acque profonde, cioè i più belli! |
molto bella complimenti
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Quote:
Va precisato , però, che è un'organismo stremamente pericoloso per tutti gli altri ospiti della vasca: non tanto per i pesci, quanto per gli invertebrati (molluschi e altri Cnidari compresi). Posso permettermi di tenerla solo perché c'è un buon margine di sabbia tra il perimetro dei vetri (dove l'Anemonia si sposta) e la rocciata centrale: in questo modo non riesce ad accedere alla rocciata. |
Quote:
Stesso discorso vale per gli Astroides, che in più sono specie protetta. In più il mio pallino è ricreare un biotopo abbastanza rigoroso dedicato all'Alto Adriatico: tutto quello che ospito proviene dal Golfo di trieste, tranne una spugna che provvede dalla costa dell'Istria, e un paio di altre cosette frutto di scambi (ma si tratta sempre e soltanto di organismi comunque presenti nell'Alto Adriatico). Gli Astroides qui non ci sono, quindi, anche se bellissimi, non mi interessano. Discorso diverso per alcune gorgonie (alle quali farò un pensierino nei prossimi anni), che oltretutto con un po' di pazienza e fortuna possono essere reperite nei porticcioli tra gli scarti della pesca professionale (dal punto di vista acquariofilo è il concetto di "eco-raccolta" che stiamo cercando di portare avanti tra i mediterraneisti, almeno per quanto riguarda le specie più rare e delicate). |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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