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Modificato da algranati
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Sensibilizzare le nuove generazioni e' giustissimo e va incentivato non c'e dubbio, ma vivendo in una societa' come la nostra oramai votata al consumismo sara' difficile cambiare rotta velocemente.
E' un discorso globale, guido una macchina giapponese prodotta in giappone, mangio le fragole che arrivano dalla spagna, compro i coralli che arrivano dall'indonesia e cosi via. Noi non ci rendiamo conto ma al giorno d'oggi siamo dei produttori assurdi di schifezze, anche solo gli spostamenti di merce da uno stato all'altro sono imbarazzanti. Questa estate sono andato in sicilia in aereo, avete presente quanto inquinate produce un aereo? Magari e' paragonabile a versare un litro di gasolio in mare a persona, messa cosi fa impressione -04 |
Bruschetti Fabrizio,
non ho mica capito #24 Non ho letto nel dettagli, ma forse posso presumere che volevi dire che vende anche selvatico.... Può essere, ma oggi una buona parte del mercato gira intorno alle talee anche di privati, scambiati da privati o vendute dai negozi. Però ripeto il turismo crea molti più problemi dell'acquariofilia. Dove arriva il turismo di massa, tra souvenir riportati e inquinamento diretto o indiretto, i paradisi diventano ex-paradisi. |
Massimo#1972, si, infatti mi riferivo alla vendita di vere e proprie colonie di acropore da cattura
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poi per conto mio fino a che non infrango qualche legge...quello che trovo nei negozi se mi piace compro...pure se è un'acropora selvatica non di allevamento..e non credo di essere l'unico a pensarla così..altrimenti non terrei nemmeno un'acquario :-)) |
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Scusami ma secondo me non hai idea dei danno catartrofici che può fare una macchia di greggio..... |
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I nostri acquari non sono ecocompatibili lo sappiamo tutti come la maggior parte delle cose che ci circondano......purtroppo la nostra società da quasto punto di vista e molto autolesionista e o torniamo a vivere nelle caverne o cerchiamo di porre rimedio ai danni fatti finora ,ma ripeto non credo che i danno all'ambiente siano dovuti all'acquariofilia ....... PS io faccio la differenziata solo da 4 anni e me ne vergogno perchè è prorpio semplice dividere la spazzatura e non farlo crea molti più danni all'ambiente che le nostre vasche.... |
Modificato da algranati
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il problema non sono le persone con l'hobby ma le multinazionali che scaricano di tutto in mare, le centreali elettriche qua a la spezia gettano in mare acqua BOLLENTE distruggendo ogni forma di vita, nelle zone della barriera o limitrofe le grando ditte o le reti fognare hanno scarichi da banditi, le navi al largo delle coste che lavano le cisterne e di questo lo so' per esperienza direttissima e poi perchè i la maggior parte delle navi sequestrate dai pirati somali erano ferme a pulire le stive e le cisterne in alto mare...è qua che bisogna meditare...
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ricordatevi comunque che i prelievi sono controllati,da un organo internazionale, la CITES...che classifica gli animali a rischio sotto vari allegati e appendici(a seconda del tipo di rischio che corre la specie in esame)e stila annualmente delle quote di prelievo per ogni paese,a seconda delle condizioni del reef dell'area(o di altri ambineti se si tratta di animali e piante).Di conseguenza i "danni" arrecati dall'acuqariofilia sono limitati e controllati,a differenza di quelli causati da altri agenti,come l'inquinamento,il turismo,la pesca.
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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