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L'aka è classificato come fondo inerte, o meglio l'apporto di nutrienti è talmente insignificante da classificarla tale.Ecco perche viene "corretta" con i materiali elencati da Oscar. Diciamo che il mix torba+osmocote+pozzolana/lapillo vulcanico è quello che va per la maggiore,in quanto i risultati non sono cosi male. |
Per le poche piante che ho scelto comunque credo basterà un pò di fondo fertile sotto giusto? Non voglio buttarmi in mix strani.. #24
TuKo, consigli? :-)) |
Per me la soluzione originale che avevi pensato non è male.In alternativa potresti usare il DEPONIT MIX della dennerle
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TuKo, scusa m isono perso che l'akadama è inerte...
io sapevo che è super fertile... quando l'ho messa in acquario le piante sono esplose.. in piu non è usata solo negli acquari ma anche ad esempio per i bonsai per la sua elevata concentrazione di nutrienti... |
:-( :-( :-( :-( :-( :-( :-(
è bello scoprire dopo le cose... pensavo che l'aka fosse una bomba di fertilizzante..così mi era stato detto... invece leggendo un po in giro è tutto il contrario :-( :-( :-( |
Purtroppo per la dennerle dovrei acquistare on-line..
Se andassi di Anubias.. altrimenti trovo tetra, prodac e sera.. Goose, l'hai messa in acquario da sola, senza neanche tabs e le piante sono esplose? beh, è un esperienza diretta.. forse già il supporto per ancorarsi con le radici è ottimo, magari erano anche piante che non assorbono molto dalle radici ma tanto dalle foglie (fertilizzazione liquida?).. ed il gioco è fatto.. Mio modesto parere ;-) |
la fertilizzazione via terra non l'ho mai usata... :-)
le piante sono effettivamente venute su molto meglio... fertilizzazione liquida scarsa anche quella.. perchè le piante non stentavano e venivano(e vengono) su bene... boh...fortuna forse :-)) :-)) |
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Definire inerte l'akadama sarebbe come definire tale il carbone attivo; infatti l'akadama ha una fortissima capacità adsorbente tanto che ne viene studiato l'utilizzo per la desalinizzazione dell'acqua di mare e la depurazione di acque inquinate, come potete vedere da questo link : http://sciencelinks.jp/j-east/articl...06A0293530.php Questo è il motivo per cui, fin tanto che no si è saturata, porta a zero per parecchio tempo GH e KH delle vasche in cui è inserita, oltre ad adsorbire microelementi ed altri nutrienti in quantità industriali. Il suo grande pregio è quello di essere sostanzialmente un'argilla molto porosa, quindi adatta all'insediamento dei batteri. Se utilizzata in buoni spessori, io ne utilizzavo 15 cm, abbinata ad un cavo riscaldatore sul fondo per creare una microcircolazione ascensionale, una volta "maturata", crea una discreta azione denitrificante. Secondo la mia modesta esperienza non è da tenere in vasca per più di 2 anni, perchè dopo tale periodo, sono più i problemi che crea rispetto a quelli che risolve. |
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Io ho preso la granulometria media. |
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Dopo circa due anni, due anni e mezzo tale accumulo, nel mio caso, è divenuto insostenibile in tutti e tre gli acquari che avevo allestito con akadama. Ripeto questa non è una verità assoluta ma la mia modesta esperienza. ciao |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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