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Ciao Stefano,
si, confermo quello che dici, i batteri si nutrono dello zolfo, non delle fonti di carbonio esterne, evidentemente ho scritto male quello che intendevo dire, anche un'altro utente ieri sera me lo ha fatto presente.... sopra quando ho scritto riguardo la fonte di carbonio mi riferivo ad i denitratori classici, per classici intendo quelli non caricati a zolfo.... Detto questo Stefano vedo che anche tu ti sei dilettato negli anni passati con i siti francesi che spiegavano il metodo #36# pero' io non ho mai avuo il coraggio di portare a termine il discorso appunto costruendomi il reattore, quindi quello che dico lo riporto non per esperienza diretta ma per quello che ho letto ed eventualmente sentito da questo amico. Quote:
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I test di Randy non li posso minimamente mettere in dubbio, lui e' un grande, e' pero' vero che in diversi che hanno provato questo sistema non hanno avuto altro che giovamento, il calcio in uscita e' buono e per quanto riguarda il solfato di calcio non posso dire che non sia reale, posso dire che forse il mio amico riesce (per sua fortuna, non perche' lo misuri) ad avere trovato un bilanciamento tra cambi d'acqua ed immissione di solfati che non arrivano alla saturazione, altrimenti i problemi dovrebbero esserci da tempo, usa questo sistema da diverso tempo, se non erro un paio d'anni.... Le pellets di Zolfo che lui usa le si trovano per la produzione di vino. Che posso dirti, sicuramente e' un sistema interessante, mi risulta che i nitrati lui li abbia praticamente non misurabili con una quantita' e tipologia di pesci che e' invidiabile.... Il design non me lo ricordo, se riesco e se non e' via pomeriggio provo a chiamarlo, se puo' gli chiedo di postare qui la sua esperienza, altrimenti cerchero' di fare da tramite fino a dove per me possibile. Ciao |
Roberto Ferrante, senza offesa, ma ho l'impressione che tu non abbia le idee chiare.
Il filtro denitratore a zolfo serve unicamente per la denitrazione, questo significa che "mangia" i nitrati (no3). Prima dello stadio dei nitrati vi e' quello dei nitriti (no2), il processo di trasformazione da no2 a no3 e' fatto dai batteri che risiedono sulle rocce, sulla sabbia, su ogni possibile punto principalmente "esterno" nella vasca, questi batteri non sono presenti nel filtro denitratore a zolfo come nemmeno in alcun filto denitratore in quanto in assenza di ossigeno vi sono unicamente i batteri denitrificanti (che si "mangiano" i nitrati). In una vasca in partenza a mio avviso mettere questo denitratore non ha senso, primo perche' vado a limitare la maturazione ed io da "purista" preferirei evitare ogni sistema diverso da quello naturale, potrei accettare l'utilizzo delle resine per i po4 in fase di maturazione per evitare l'iniziale innalzamento dei valori dei po4, ma nel caso di no2 ed no3 no. Non sai cosa fare, fai quello che reputi meglio, io come ti dicevo non userei questo sistema per le paure gia' elencate in precedenza, a parte questo non posso dirti quanto durera' lo zolfo, dipende dall'attivita' batterica, piu' sono alti i no3 da abbassare maggiore sara' la presenza dei nbatteri e piu' batteri corrisponde ad un'alimentazione maggiore e di conseguenza maggiore consumo di zolfo... Ciao |
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ciao Stefano |
Hemmm...... per l'assuefazione.... beh.... preferirei evitare se possibile..... :-)) :-))
In tutta onesta' non ho idea del fabbisogno di calcio nel med, quindi non mi esprimo, certo pero' avendo l'effluente molto acido e' un'ottimo modo per fornire calcio e carbonati in vasca, inoltre oggi utilizziamo dei materiali che possono sciogliersi molto bene anche a ph di poo inferiori al 7, per questo sono certo che l'apporto di calcio puo' essere anche elevato. Vedo di chiamarlo piu' tardi per le spiegazioni, comunque conosci gia' il sito francese con i progetti e le spiegazioni vero? Ciao |
sì, non so se ho ancora i link ma ce n'era diversi, il "principale" mi pare fosse su un sito dedicato agli mbuna. i ringrazio molto
ciao Stefano |
Stefano Rossi, ti do qualche link....
http://mars.reefkeepers.net/Articles...ePratique.html http://mars.reefkeepers.net/Articles...ateur/DAS.html http://mars.reefkeepers.net/Articles...nitrateur.html Se fai una ricerca sui vecchi forum di AP ci dovrebbe essere anche una mia traduzione fatta in passato...... |
Grazie Deca, eran proprio quelli che ricordavo ma avevo spianato tutto grazie all'efficenza dei sistemi "win-zozz" . Volevo provare a fare un "salto in avanti" nella sperimentazione. L'altra sera, a cena con Pietro, Miticopaolo ed il resto della banda (incluso Gilberto) si parlava giusto del problema med, sembra proprio che la "reattività" di un sistema solo skimmer e rocce vive a 18°C sia bassa, ci sono esperimenti in corso ma ora urge sistemare vasche "nitrate" :-))
ciao Stefano |
Allora ne potremmo parlare per ore di nuovi sistemi che non spiego visto la difficoltà nel metterli in opera ....
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Carissimi,
devo innanzitutto ammettere un mio errore, il mio Sulphur non è il DELTEC ma un HS. Inoltre, Vi giro la risposta da parte del mio negoziante: Il sulphur filter è uno dei sistemi più efficaci per eliminare il nitrato, perché l'acqua circola di continuo all'interno del filtro a differenza dei classici denitratori, cmq il classico denitratore con redox controller si che è rischioso perché l'acqua rischia di rimanere all'interno (quando si ferma la pompa) si forma così anidrite solforosa (per mancanza di ossigeno dovuta acqua che ristagna) mortale per i pesci. Con il sulphurfilter ciò non accade perché l'acqua è sempre diversa circolando di continuo ed anche quando la pompa si ferma il filtro si svuota e quindi non si forma anidrite solforosa. Inoltre il sulphur filter può essere usato come filtro per i PO4 così come ti ho detto basta cambiare il materiale all'interno, togliere lo zolfo e mettere la resina x i fosfati. È un comunissimo filtro che montando la pompa alla base può essere usato solo internamente. Gli devi dare il tempo di filtrare l'acqua, del resto se non ha cambiato ancora colore deve ancora agire. Ecco l'email che mi sembra più che convincente, la parola al Forum. ciao! R |
Roberto Ferrante, ho capito, non e' altro che un filtro a letto fliudo utilizzato anche per altri scopi.... va beh, di questi furbetti ve ne sono diversi in giro.... ;-)
Stefano, come sai meglio di me il problema legato alla temperatura e' abbastanza difficile da superare, maggiore e' la temperatura, maggiore e' l'attivita' batterica come quella di qualsiasi altro elemento. Potreste studiare un filtro riscaldato prima e raffreddato poi..... insomma... na' centrale nucleare, ma secondo me funziona.... Ciao |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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