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Incuriosito, ho guardato su wikipedia, e lì dice:
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Sarebbe interessante sapere cosa ne pensa il buon Tuko, che sul redox ha scritto parecchio. roo, per curiosità, che PH hai? Quanto è vecchia la vasca? Altra ipotesi (visto che l'ultimo corso di chimica l'ho seguito quasi 10 anni fa): può essere che il metabolismo della vasca in qualche modo "digerisca" il blu di metilene. Sconsiglierei il sovradosaggio (diventerebbe davvero nocivo per il filtro), e terminerei la cura in vasca di quarantena come già iniziato (e come bisognerebbe fare sempre). Per i fertilizzanati, non credo possano essere assorbiti/metabolizzati dalla vasca o dal filtro (sono sali inorganici), per cui dovrebbero rimanere in soluzione senza problemi; anzi, in ambiente riducente (correggetemi se sbaglio), dovrebbero conservarsi in soluzione in una forma ideale per le piante. |
Incuriosito, ho guardato su wikipedia, e lì dice:
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Sarebbe interessante sapere cosa ne pensa il buon Tuko, che sul redox ha scritto parecchio. roo, per curiosità, che PH hai? Quanto è vecchia la vasca? Altra ipotesi (visto che l'ultimo corso di chimica l'ho seguito quasi 10 anni fa): può essere che il metabolismo della vasca in qualche modo "digerisca" il blu di metilene. Sconsiglierei il sovradosaggio (diventerebbe davvero nocivo per il filtro), e terminerei la cura in vasca di quarantena come già iniziato (e come bisognerebbe fare sempre). Per i fertilizzanati, non credo possano essere assorbiti/metabolizzati dalla vasca o dal filtro (sono sali inorganici), per cui dovrebbero rimanere in soluzione senza problemi; anzi, in ambiente riducente (correggetemi se sbaglio), dovrebbero conservarsi in soluzione in una forma ideale per le piante. |
allora l'ambiente riducente potrebbe in effeti fargli cambiare colore...
bisogna vedere se però gli fa perdere anche le sue doti di disinfettante.. dalla formula ridotta https://www.atto-tec.com/attotecshop...s/Methylbl.gif si vede che i legami interessati sono solo quelli con azoto e zolfo... quasi sicuramente è il legame tra N e C che da il colore prima e non lo da poi... la parte disinfettante è però attribuibile solo al cloro... in prima approssimazione mi sonto di dirlo... quindi il cambiamento di colore non comporta la perdita della sua efficienza... aspetto commenti soprattutto da perry... |
allora l'ambiente riducente potrebbe in effeti fargli cambiare colore...
bisogna vedere se però gli fa perdere anche le sue doti di disinfettante.. dalla formula ridotta https://www.atto-tec.com/attotecshop...s/Methylbl.gif si vede che i legami interessati sono solo quelli con azoto e zolfo... quasi sicuramente è il legame tra N e C che da il colore prima e non lo da poi... la parte disinfettante è però attribuibile solo al cloro... in prima approssimazione mi sonto di dirlo... quindi il cambiamento di colore non comporta la perdita della sua efficienza... aspetto commenti soprattutto da perry... |
Bisogna capire come mai l'acquario di roo sia così un ambiente riducente.........da quanto è attivo, come è composto il fondo ed il filtro, se usa fonti di carbonio per facilitare i processi di riduzione, se usa un denitratore.............
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Bisogna capire come mai l'acquario di roo sia così un ambiente riducente.........da quanto è attivo, come è composto il fondo ed il filtro, se usa fonti di carbonio per facilitare i processi di riduzione, se usa un denitratore.............
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Dunque ragazzi, che il BdM sia un indicatore redox capace di viraggio colorimetrico a seconda che si trovi in ambiente ossidante o riducente è fatto noto in chimica analitica.
Famoso è l’esperimento (fatto da molti prof “stregoni” ) del cambiamento di colore del BdM per spiegare le razioni di ossido – riduzioni, in cui, di solito in un matraccio o in una beuta, venivano poste soluzioni di glucosio e di una base forte (NaOH o KOH), addizionate di alcune gocce di BdM; il matraccio veniva agitato e le soluzioni in esse contenute viravano al blu intenso. Dopo qualche minuto, le soluzioni divenivano incolore, riacquistandolo non appena si agitava nuovamente il composto. Lo zucchero presente nella soluzione (riducente), in ambiente alcalino, riduce il BdM in forma incolore, mentre agitando il matraccio (e dunque apportando ossigeno alla soluzione), l’aria ossida il BdM, facendolo virare al blu. Lasciando nuovamente la soluzione “ferma”, il glucosio riduce nuovamente il Bdm e così via. Ora, come dice bene Mkel77, senza sapere tutto della vasca di roo, è difficile azzardare ipotesi…….che fertilizzi con ferro gluconato in ambiente alcalino? Che utilizzi l’excel in ambiente alcalino? H2O2 per qualche motivo? Non dimentichiamoci poi che il BdM è fotosensibile; alcuni medicinali acquaristici che lo contengono (mi pare di ricordare il Costawert), raccomandavano di dosare il farmaco allo spegnimento delle luci. Che nella vaschetta di quarantena non ci sia illuminazione al contrario della vasca principale? Non credo (o meglio, magari non ho le nozioni necessarie), che il BdM venga “digerito” dal metabolismo della vasca. Il BdM viene usato anche in medicina e, una volta assunto, non viene digerito nemmeno dal nostro metabolismo che lo elimina attraverso le urine che assumono un forte colore blu. Ancora, il BdM è facilmente adsorbito dai carboni attivi…..ma non solo! Arredi porosi, perlon, rocce porose, lo adsorbono facilmente…….hai notato il colore del primo strato del filtro roo? O variazioni di colore di eventuali rocce in vasca? Altra variabile: ma nel punktol, oltre al BdM, non vi è presente anche il verde malachite? perry |
Dunque ragazzi, che il BdM sia un indicatore redox capace di viraggio colorimetrico a seconda che si trovi in ambiente ossidante o riducente è fatto noto in chimica analitica.
Famoso è l’esperimento (fatto da molti prof “stregoni” ) del cambiamento di colore del BdM per spiegare le razioni di ossido – riduzioni, in cui, di solito in un matraccio o in una beuta, venivano poste soluzioni di glucosio e di una base forte (NaOH o KOH), addizionate di alcune gocce di BdM; il matraccio veniva agitato e le soluzioni in esse contenute viravano al blu intenso. Dopo qualche minuto, le soluzioni divenivano incolore, riacquistandolo non appena si agitava nuovamente il composto. Lo zucchero presente nella soluzione (riducente), in ambiente alcalino, riduce il BdM in forma incolore, mentre agitando il matraccio (e dunque apportando ossigeno alla soluzione), l’aria ossida il BdM, facendolo virare al blu. Lasciando nuovamente la soluzione “ferma”, il glucosio riduce nuovamente il Bdm e così via. Ora, come dice bene Mkel77, senza sapere tutto della vasca di roo, è difficile azzardare ipotesi…….che fertilizzi con ferro gluconato in ambiente alcalino? Che utilizzi l’excel in ambiente alcalino? H2O2 per qualche motivo? Non dimentichiamoci poi che il BdM è fotosensibile; alcuni medicinali acquaristici che lo contengono (mi pare di ricordare il Costawert), raccomandavano di dosare il farmaco allo spegnimento delle luci. Che nella vaschetta di quarantena non ci sia illuminazione al contrario della vasca principale? Non credo (o meglio, magari non ho le nozioni necessarie), che il BdM venga “digerito” dal metabolismo della vasca. Il BdM viene usato anche in medicina e, una volta assunto, non viene digerito nemmeno dal nostro metabolismo che lo elimina attraverso le urine che assumono un forte colore blu. Ancora, il BdM è facilmente adsorbito dai carboni attivi…..ma non solo! Arredi porosi, perlon, rocce porose, lo adsorbono facilmente…….hai notato il colore del primo strato del filtro roo? O variazioni di colore di eventuali rocce in vasca? Altra variabile: ma nel punktol, oltre al BdM, non vi è presente anche il verde malachite? perry |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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