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claudionp 05-05-2009 15:25

Grazie mille per le utili informazioni. Ne approffitto per altri due quesiti:
- pensavo di mantenere i notho a 22#24 ° (precedentemente ho allevato e riprodotto il Sympsonichthys magnificus "Malhada" alla stessa temperatura). In Internet ho però letto che sarebbe meglio lasciar diminuire la temperatura notturna fino a 18- 19 °. Avete esperienze?
- l'alimentazione deve essere esclusivamente cibo vivo e/o congelato o può essere integrata con secco in fiocchi o granulare? (il magnificus viveva e si riproduceva esclusivamente con secco). Grazie

claudionp 05-05-2009 15:25

Grazie mille per le utili informazioni. Ne approffitto per altri due quesiti:
- pensavo di mantenere i notho a 22#24 ° (precedentemente ho allevato e riprodotto il Sympsonichthys magnificus "Malhada" alla stessa temperatura). In Internet ho però letto che sarebbe meglio lasciar diminuire la temperatura notturna fino a 18- 19 °. Avete esperienze?
- l'alimentazione deve essere esclusivamente cibo vivo e/o congelato o può essere integrata con secco in fiocchi o granulare? (il magnificus viveva e si riproduceva esclusivamente con secco). Grazie

bob227 05-05-2009 16:34

Le temperature influiscono sulle fasi di crescita e di riproduzione.
Se usi alte temperature avrai pesci che si "consumano" in fretta, cioè aumentano il loro metabolismo per cui mangiano di più si riproducono di più ma invecchiamo molto più in fretta.
Ergo e' meglio avere 100 uova alla settimana per 3 mesi o 50 per cinque?
(sono numeri a caso non prendeteli per oro colato servono solo a rendere l'idea)
Vedi tu.
Per quanto rigurda il cibo l'equazione da applicare e' la stessa.
Per cui se dai loro cibi molto proteici (intendo vivo e surgelato) avranno una buona crescita e una altrettanto buona resa riproduttiva.
Non solo ma anche l'aspetto risulta migliore.

Il cibo in scaglie non viene accettato da tutte le specie e comunque da tutte (tranne quelle oggetto di riproduzione industriale) poco gradito (rispetto a quelli di cui sopra).
Ergo per una buona riproduzione una crescita adeguata ed un aspetto migliore e' opportuno somministrare vivo o surgelato.

Mi dici che hai allevato ma riprodotto?
Il senso vero del mantenimento dei killi e' finalizzato anche alla riproduzione dato che sono tutte più o meno specie in pericolo (alcune già in natura non esistono più).
E' un peccato non riuscire a mantenere una specie per qualche tempo e soprattutto non diffonderla tra gli appassionati.


Take care

bob227 05-05-2009 16:34

Le temperature influiscono sulle fasi di crescita e di riproduzione.
Se usi alte temperature avrai pesci che si "consumano" in fretta, cioè aumentano il loro metabolismo per cui mangiano di più si riproducono di più ma invecchiamo molto più in fretta.
Ergo e' meglio avere 100 uova alla settimana per 3 mesi o 50 per cinque?
(sono numeri a caso non prendeteli per oro colato servono solo a rendere l'idea)
Vedi tu.
Per quanto rigurda il cibo l'equazione da applicare e' la stessa.
Per cui se dai loro cibi molto proteici (intendo vivo e surgelato) avranno una buona crescita e una altrettanto buona resa riproduttiva.
Non solo ma anche l'aspetto risulta migliore.

Il cibo in scaglie non viene accettato da tutte le specie e comunque da tutte (tranne quelle oggetto di riproduzione industriale) poco gradito (rispetto a quelli di cui sopra).
Ergo per una buona riproduzione una crescita adeguata ed un aspetto migliore e' opportuno somministrare vivo o surgelato.

Mi dici che hai allevato ma riprodotto?
Il senso vero del mantenimento dei killi e' finalizzato anche alla riproduzione dato che sono tutte più o meno specie in pericolo (alcune già in natura non esistono più).
E' un peccato non riuscire a mantenere una specie per qualche tempo e soprattutto non diffonderla tra gli appassionati.


Take care

Marco Vaccari 05-05-2009 19:46

...soprattutto se s tratta di un simpsonichthys di difficile allevamento come il magnificus!...
Ricordo che tantissimi simpsonichthys vivono in biotopi circoscritti (Bob può confermarlo visto che è stato là assieme all'amico Stefano...) spesso in una sola popolazione conosciuta (esempio simpsonichthys flammeus "Nova roma") e spesso in equilibrio ecologico precario...
inoltre la cattura in natura è protetta e controllata..... per questo bisognerebbe incentivare la riproduzione e la diffusione in cattività di quasi tutte le specie sudamericane annuali....
E allevarli nel rispetto delle loro esigenze... sono piccoli predatori, quindi cibo vivo e in sua sostituzione, surgelato (comunque i naupli di artemia si possono dare tranquillamente anche agli adulti! #36# ..li mangiano volentieri e fanno bene!)... granulato e liofilizzato solo in situazioni di emergenza....
....che i killi mangino anche altri cibi e che si riproducano deponendo uova, non significa che stiano bene!... sono pesci figli di una natura estrema, spesso depongono anche in condizioni di morte imminente, o se stanno male... è il loro modo di sopravvivere.... tanto moriremo, quindi deponiamo per avere una futura generazione nei mesi successivi....

tenerli nelle migliori condizioni possibili, significa avere innanzitutto esemplari molto belli, ma anche una buona produzione di uova vitali e di avannotti sani......

Marco Vaccari 05-05-2009 19:46

...soprattutto se s tratta di un simpsonichthys di difficile allevamento come il magnificus!...
Ricordo che tantissimi simpsonichthys vivono in biotopi circoscritti (Bob può confermarlo visto che è stato là assieme all'amico Stefano...) spesso in una sola popolazione conosciuta (esempio simpsonichthys flammeus "Nova roma") e spesso in equilibrio ecologico precario...
inoltre la cattura in natura è protetta e controllata..... per questo bisognerebbe incentivare la riproduzione e la diffusione in cattività di quasi tutte le specie sudamericane annuali....
E allevarli nel rispetto delle loro esigenze... sono piccoli predatori, quindi cibo vivo e in sua sostituzione, surgelato (comunque i naupli di artemia si possono dare tranquillamente anche agli adulti! #36# ..li mangiano volentieri e fanno bene!)... granulato e liofilizzato solo in situazioni di emergenza....
....che i killi mangino anche altri cibi e che si riproducano deponendo uova, non significa che stiano bene!... sono pesci figli di una natura estrema, spesso depongono anche in condizioni di morte imminente, o se stanno male... è il loro modo di sopravvivere.... tanto moriremo, quindi deponiamo per avere una futura generazione nei mesi successivi....

tenerli nelle migliori condizioni possibili, significa avere innanzitutto esemplari molto belli, ma anche una buona produzione di uova vitali e di avannotti sani......

claudionp 06-05-2009 08:21

Grazie mille per la disponibilità.
Capisco le vostre "critiche" ma penso che nell'aquariologia ci possa essere vari livelli come in ogni attività umana. nel senso che il top è avere pesci sani, belli, nutriti esclusivamente con cibo vivo, mantenuti per un numero indefinito di generazioni e le cui uova vengono distribuite in giro per il mondo per allargare la presenza della specie in cattività.
Ma forse può esserci posto anche per chi, come mè, può dedicare al suo piccolo acquario autocostruito da 35 litri una mezz'ora al giorno, lottando per far accettare uno schiuditoio di artemie, ed anche nutrendo i killi (orrore) con granulato e cibo in scaglie.
Comunque ho allevato e riprodotto per tre generazioni il Simpsonichthys magnificus "Malhada" aquistato su Aquabid da Didier Pillet. A pag. 10 di questo forum trovate il post "Novello killofilo" con alvune foto (le foto fanno letteralmente schifo). (http://www.acquariofilia.biz/viewtopic.php?t=71370)
Non sò se i miei pesci erano felici, non gliel'ho mai chiesto e loro non me lo hanno mai detto :-)) ma comunque erano sicuramente sani, si sono riprodotti con seccesso e vivevano in media 1 anno e mezzo che per un pesce annuale penso sia un'eternità. E questo avendoli nutriti solo da avannotti con naupli d'artemia per poi passare al cibo industriale.
Scusate la lunghezza ma sono prolisso. Saluti.

claudionp 06-05-2009 08:21

Grazie mille per la disponibilità.
Capisco le vostre "critiche" ma penso che nell'aquariologia ci possa essere vari livelli come in ogni attività umana. nel senso che il top è avere pesci sani, belli, nutriti esclusivamente con cibo vivo, mantenuti per un numero indefinito di generazioni e le cui uova vengono distribuite in giro per il mondo per allargare la presenza della specie in cattività.
Ma forse può esserci posto anche per chi, come mè, può dedicare al suo piccolo acquario autocostruito da 35 litri una mezz'ora al giorno, lottando per far accettare uno schiuditoio di artemie, ed anche nutrendo i killi (orrore) con granulato e cibo in scaglie.
Comunque ho allevato e riprodotto per tre generazioni il Simpsonichthys magnificus "Malhada" aquistato su Aquabid da Didier Pillet. A pag. 10 di questo forum trovate il post "Novello killofilo" con alvune foto (le foto fanno letteralmente schifo). (http://www.acquariofilia.biz/viewtopic.php?t=71370)
Non sò se i miei pesci erano felici, non gliel'ho mai chiesto e loro non me lo hanno mai detto :-)) ma comunque erano sicuramente sani, si sono riprodotti con seccesso e vivevano in media 1 anno e mezzo che per un pesce annuale penso sia un'eternità. E questo avendoli nutriti solo da avannotti con naupli d'artemia per poi passare al cibo industriale.
Scusate la lunghezza ma sono prolisso. Saluti.

bob227 06-05-2009 14:01

Quote:

Originariamente inviata da claudionp
Non sò se i miei pesci erano felici, non gliel'ho mai chiesto e loro non me lo hanno mai detto :-)) ma comunque erano sicuramente sani, si sono riprodotti con seccesso e vivevano in media 1 anno e mezzo che per un pesce annuale penso sia un'eternità. E questo avendoli nutriti solo da avannotti con naupli d'artemia per poi passare al cibo industriale.
Scusate la lunghezza ma sono prolisso. Saluti.

Non e' un'eternità. Se le pozze non si asciugano alcuni killi sud americani possono vivere (e crescere) molto.

Scusa se te lo dico e magri male interpreto ma mi e' sembrata una risposta un pò piccata. Non avevo nessuna intenzione di additare qualcuno come esempio negativo.

Lo scopo delle domande e' di avere delle risposte, mi pare, e possibilmente delle risposte precise e fondate su solide basi di esperienza decennale e con svariate decine di specie riprodotte.
Quello che si cerca di comunicare e' il "modo corretto" per allevare e riprodurre i killi non "l'unico modo" .

Ognuno scelga il suo per carità, in base alle proprie disponibilità di spazio, tempo e perchè no, denaro ed anche alla propria sensibilità ma se chiede qui come fare o consigli quello che si cerca di fare e' informarlo correttamente e diffusamente (nei limiti del mezzo utilizzato)

Take care

bob227 06-05-2009 14:01

Quote:

Originariamente inviata da claudionp
Non sò se i miei pesci erano felici, non gliel'ho mai chiesto e loro non me lo hanno mai detto :-)) ma comunque erano sicuramente sani, si sono riprodotti con seccesso e vivevano in media 1 anno e mezzo che per un pesce annuale penso sia un'eternità. E questo avendoli nutriti solo da avannotti con naupli d'artemia per poi passare al cibo industriale.
Scusate la lunghezza ma sono prolisso. Saluti.

Non e' un'eternità. Se le pozze non si asciugano alcuni killi sud americani possono vivere (e crescere) molto.

Scusa se te lo dico e magri male interpreto ma mi e' sembrata una risposta un pò piccata. Non avevo nessuna intenzione di additare qualcuno come esempio negativo.

Lo scopo delle domande e' di avere delle risposte, mi pare, e possibilmente delle risposte precise e fondate su solide basi di esperienza decennale e con svariate decine di specie riprodotte.
Quello che si cerca di comunicare e' il "modo corretto" per allevare e riprodurre i killi non "l'unico modo" .

Ognuno scelga il suo per carità, in base alle proprie disponibilità di spazio, tempo e perchè no, denaro ed anche alla propria sensibilità ma se chiede qui come fare o consigli quello che si cerca di fare e' informarlo correttamente e diffusamente (nei limiti del mezzo utilizzato)

Take care


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