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hai letto quelle che ti ho elencato?
ci puoi spiegare (anche a grandi linee, non fa nulla) quello che non ti è chiaro delle letture che hai fatto? |
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ci puoi spiegare (anche a grandi linee, non fa nulla) quello che non ti è chiaro delle letture che hai fatto? |
si le ho lette, ma forse non mi sono spiegata bene io, come fare ad avviarlo lo so, vorrei dei consigli sulla sabbia da usare, quali piantine sarebbe meglio usare
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si le ho lette, ma forse non mi sono spiegata bene io, come fare ad avviarlo lo so, vorrei dei consigli sulla sabbia da usare, quali piantine sarebbe meglio usare
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hai letto questo quindi
Il fondo In una vasca dedicata alle piante la composizione e struttura del fondo è di importanza assoluta. Questo deve avere i nutrienti fondamentali per le piante, li deve rilasciare più gradualmente e a lungo possibile e, inoltre, non deve consentire all’acqua di entrare in contatto con i nutrienti stessi. È altresì fondamentale che (come qualsiasi altro oggetto della vasca) non contenga tracce di calcare. Per accertare la presenza di carbonati e\o calcare basterà versare qualche goccia di Viakal o di qualsiasi altro acido (ad esempio l’acido muriatico utilizzato per le pulizie) sul materiale che vorremo mettere in vasca: se si forma un’effervescenza significa che c’è calcare e dunque non lo si potrà utilizzare. Ogni fondo che abbia la pretesa di vedere prosperare bene le nostre piante dovrà avere un'altezza minima di 6 cm. e massima di 12, secondo la consistenza. Un'altezza di 10 cm è ottimale. E ancora, il fondo non deve mai essere troppo compatto, perché potrebbero crearsi deleteri processi di putrefazione per assenza d’ossigeno. Vediamo di conoscere meglio i vari strati del fondo e i materiali che più si prestano alla sua composizione. Substrato E’ la parte del fondo che rimane sopra ogni altra e in cui metteremo a dimora le piante, su cui appoggeremo gli arredi e in cui i pesci da fondo scaveranno. Diversi i materiali che si possono utilizzare per la sua realizzazione: Ghiaia: Costituita da sassi più o meno piccoli e di vari materiali. Non rilascia composti carbonati, è di facile manutenzione ed è disponibile in diversi colori. L’ideale sarebbe utilizzare ghiaia di quarzo ceramizzata. Le granulometrie a disposizione sono molte, da 1-2 mm a 10#30 mm. Esiste un piccolo calcolo che ci permette di sapere la quantità di ghiaia di cui avremo bisogno per allestire il nostro substrato fonte http://www.acquaportal.it/_ARCHIVIO/...ida-dolce1.asp e questo Il fondo La composizione del fondo vasca va accuratamente scelta in modo da offrire un buon substrato per la penetrazione e l’insediamento dell’apparato radicale delle piante e un ambiente adatto alla colonizzazione batterica. In particolare dobbiamo assicurarci una sufficiente ossigenazione degli strati più profondi, in modo da evitare i pericolosi fenomeni di anossia. L’anossia è pericolosa sotto due punti di vista, porta cioè al marciume radicale ed all’insediamento di ceppi batterici anaerobici che producono gas pericolosi, in particolare alcuni composti di zolfo tossici per piante e pesci. La necessaria permeabilità del fondo ai gas disciolti si ottiene lavorando sulla granulometria e la stratigrafia, cioè prevedendo un primo strato a grana più grossolana (pezzatura 8-10 mm, profondità 3-4 cm) ed uno strato superficiale a grana più fine (dai 2 ai 6 mm, profondità 4-7 cm) di diversa composizione; nello strato profondo solitamente si prevede l’aggiunta di composti fertilizzanti a lenta cessione, che non devono in alcun modo affiorare in superficie, mentre lo strato a contatto con l’acqua deve essere per quanto possibile chimicamente inerte. Una soluzione interessante, poco costosa e molto adatta allo scopo è quella formata da uno strato profondo composto da lapillo vulcanico da giardinaggio a grana media (8-10 mm) mescolato con terriccio fertilizzato finissimo, il tutto ricoperto con ghiaietto di quarzo di colore scuto a grana 3-5 mm. Mescolando le particelle fertilizzate più fini con il lapillo si evita che col tempo la ghiaia soprastante si vada ad infilare fra gli interstizi facendo emergere i granuli sottostanti e si riesce a mantenere stabile la stratigrafia. Il lapillo vulcanico inoltre ha due caratteristiche peculiari che lo rendono materiale perfetto per il compito che deve svolgere: è ricco di elementi minerali utili alle piante e li cede molto lentamente, supplendo in tempi lunghi (molti mesi) alla perdita di efficacia del terriccio fertile (che solitamente si esaurisce in 6-9 mesi) è estremamente poroso (quindi anche leggero) e fornisce un substrato perfetto per l’insediamento delle radici e dei ceppi batterici nitrificanti (aerobici) e denitrificanti (anaerobici) tanto utili al completamento del ciclo dell’azoto nelle nostre vasche Il ghiaietto di quarzo è invece il perfetto materiale inerte poichè è eterno, riutilizzabile più volte e non rilascia alcuna sostanza che altera la chimica dell’acqua; si preferisce in colori scuri perchè alla lunga i ciottoli superficiali inevitabilmente si ricoprono di un film batterico e/o di alghe che li sporcano rovinando l’estetica dei colori chiari. Non dobbiamo farci trarre in inganno dalle vasche belle quanto effimere viste nelle esposizioni dei negozi; se vogliamo realizzare un ecosistema che duri nel tempo, dobbiamo pensare con un orizzonte temporale di diversi anni, non di settimane o mesi. fonte http://www.acquaportal.it/_ARCHIVIO/...e_naturali.asp un esaurientissimo articolo su acquagarden http://www.aquagarden.it/articoli/68_fondo.asp Per sapere quali piante dobbiamo consigliarti, ci devi dire se i dati presenti nel profilo Quote:
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Il fondo In una vasca dedicata alle piante la composizione e struttura del fondo è di importanza assoluta. Questo deve avere i nutrienti fondamentali per le piante, li deve rilasciare più gradualmente e a lungo possibile e, inoltre, non deve consentire all’acqua di entrare in contatto con i nutrienti stessi. È altresì fondamentale che (come qualsiasi altro oggetto della vasca) non contenga tracce di calcare. Per accertare la presenza di carbonati e\o calcare basterà versare qualche goccia di Viakal o di qualsiasi altro acido (ad esempio l’acido muriatico utilizzato per le pulizie) sul materiale che vorremo mettere in vasca: se si forma un’effervescenza significa che c’è calcare e dunque non lo si potrà utilizzare. Ogni fondo che abbia la pretesa di vedere prosperare bene le nostre piante dovrà avere un'altezza minima di 6 cm. e massima di 12, secondo la consistenza. Un'altezza di 10 cm è ottimale. E ancora, il fondo non deve mai essere troppo compatto, perché potrebbero crearsi deleteri processi di putrefazione per assenza d’ossigeno. Vediamo di conoscere meglio i vari strati del fondo e i materiali che più si prestano alla sua composizione. Substrato E’ la parte del fondo che rimane sopra ogni altra e in cui metteremo a dimora le piante, su cui appoggeremo gli arredi e in cui i pesci da fondo scaveranno. Diversi i materiali che si possono utilizzare per la sua realizzazione: Ghiaia: Costituita da sassi più o meno piccoli e di vari materiali. Non rilascia composti carbonati, è di facile manutenzione ed è disponibile in diversi colori. L’ideale sarebbe utilizzare ghiaia di quarzo ceramizzata. Le granulometrie a disposizione sono molte, da 1-2 mm a 10#30 mm. Esiste un piccolo calcolo che ci permette di sapere la quantità di ghiaia di cui avremo bisogno per allestire il nostro substrato fonte http://www.acquaportal.it/_ARCHIVIO/...ida-dolce1.asp e questo Il fondo La composizione del fondo vasca va accuratamente scelta in modo da offrire un buon substrato per la penetrazione e l’insediamento dell’apparato radicale delle piante e un ambiente adatto alla colonizzazione batterica. In particolare dobbiamo assicurarci una sufficiente ossigenazione degli strati più profondi, in modo da evitare i pericolosi fenomeni di anossia. L’anossia è pericolosa sotto due punti di vista, porta cioè al marciume radicale ed all’insediamento di ceppi batterici anaerobici che producono gas pericolosi, in particolare alcuni composti di zolfo tossici per piante e pesci. La necessaria permeabilità del fondo ai gas disciolti si ottiene lavorando sulla granulometria e la stratigrafia, cioè prevedendo un primo strato a grana più grossolana (pezzatura 8-10 mm, profondità 3-4 cm) ed uno strato superficiale a grana più fine (dai 2 ai 6 mm, profondità 4-7 cm) di diversa composizione; nello strato profondo solitamente si prevede l’aggiunta di composti fertilizzanti a lenta cessione, che non devono in alcun modo affiorare in superficie, mentre lo strato a contatto con l’acqua deve essere per quanto possibile chimicamente inerte. Una soluzione interessante, poco costosa e molto adatta allo scopo è quella formata da uno strato profondo composto da lapillo vulcanico da giardinaggio a grana media (8-10 mm) mescolato con terriccio fertilizzato finissimo, il tutto ricoperto con ghiaietto di quarzo di colore scuto a grana 3-5 mm. Mescolando le particelle fertilizzate più fini con il lapillo si evita che col tempo la ghiaia soprastante si vada ad infilare fra gli interstizi facendo emergere i granuli sottostanti e si riesce a mantenere stabile la stratigrafia. Il lapillo vulcanico inoltre ha due caratteristiche peculiari che lo rendono materiale perfetto per il compito che deve svolgere: è ricco di elementi minerali utili alle piante e li cede molto lentamente, supplendo in tempi lunghi (molti mesi) alla perdita di efficacia del terriccio fertile (che solitamente si esaurisce in 6-9 mesi) è estremamente poroso (quindi anche leggero) e fornisce un substrato perfetto per l’insediamento delle radici e dei ceppi batterici nitrificanti (aerobici) e denitrificanti (anaerobici) tanto utili al completamento del ciclo dell’azoto nelle nostre vasche Il ghiaietto di quarzo è invece il perfetto materiale inerte poichè è eterno, riutilizzabile più volte e non rilascia alcuna sostanza che altera la chimica dell’acqua; si preferisce in colori scuri perchè alla lunga i ciottoli superficiali inevitabilmente si ricoprono di un film batterico e/o di alghe che li sporcano rovinando l’estetica dei colori chiari. Non dobbiamo farci trarre in inganno dalle vasche belle quanto effimere viste nelle esposizioni dei negozi; se vogliamo realizzare un ecosistema che duri nel tempo, dobbiamo pensare con un orizzonte temporale di diversi anni, non di settimane o mesi. fonte http://www.acquaportal.it/_ARCHIVIO/...e_naturali.asp un esaurientissimo articolo su acquagarden http://www.aquagarden.it/articoli/68_fondo.asp Per sapere quali piante dobbiamo consigliarti, ci devi dire se i dati presenti nel profilo Quote:
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l'acquaio è nuovo, non ha luci ankora x cui non c sono problemi xke comunque la devo comprare
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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