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GROSTIK 17-09-2008 15:10

mi sa che alla fine devo fare come al lavoro registro carico e scarico per il CITES :-D :-D

pepa_90 17-09-2008 15:28

scusate la domanda, ma se vado in un negozioe vuoi per dimenticanza vuoi per pirlaggine mi dimentico di richiedere il cites dopo aver acquistato un corallo mi possono multare? ok per lo scontrino, ma che io sappia sugli scontrini di solito c'è scritto REPARTO 2 e poi il prezzo in parte.....che si fa?

condormannaro 17-09-2008 15:39

Quote:

Originariamente inviata da pepa_90
scusate la domanda, ma se vado in un negozioe vuoi per dimenticanza vuoi per pirlaggine mi dimentico di richiedere il cites dopo aver acquistato un corallo mi possono multare? ok per lo scontrino, ma che io sappia sugli scontrini di solito c'è scritto REPARTO 2 e poi il prezzo in parte.....che si fa?

Ripeto: l'importante è avere un documento, di qualunque tipo (dichiarazione del negoziante con numero cites, senza numero cites, scontrino fiscale con il nome della specie o del genere del pezzo acquistato) che consenta di provare l'acquisto presso un ben individuabile esercizio commerciale.

Se poi l'Autorità volesse creare problemi, ha gli strumenti per farlo, soprattutto grazie ad una normativa scritta da, dispiace dirlo, dei veri incompetenti (capita spesso, in ogni settore).

Resta il fatto che la buona fede, in concreto, viene spesso premiata. Se ti sei procurato un documento per attestare l'acquisto in un negozio, non credo avrai mai particolari problemi (sempre che non violi altre norme, come ad esempio metterti a vendere talee senza regolare registro).

A presto

Wurdy 17-09-2008 17:26

condormannaro, Bravo roberto #25 #25 #25

A prescindere dalle diverse interpretazioni e comportamenti da tenere per essere legalmente e fiscalmente in ordine, credo che il vero appassionato , sapendo che certi animali sono entrati in una lista di animali dei quali è a rischio l'esistenza... dovrebbe astenersi dal comprarne o richiederne per evitare comunque il prelievo in natura...CITES o non CITES... IMHO

Grafic 17-09-2008 19:33

io fino a questo inverno allevavo rettili.
se io ho un allevamento di iguana iguana, per la cui detenzione sono previste specifiche documentazioni cites, e ne regalo una ad un mio amico, questo mio amico è TENUTO ad avere i documenti necessari. altrimenti detiene illegalmente il suddetto animale. non cambia se me lo paga se lo scambio o meno.
tra l'altro, non vorrei dire una min*****a ma non è illegale vendere merce senza avere una particolare licenza? chiedo perche non so...

so che hanno arrestato 2 vecchietti in america che ospitavano in casa propria serate di scambisti/orgi non per l'attività in se, ma perche facevano pagare tipo 5 dollari l'ingresso per coprire le loro spese.
il principio credo sia il medesimo....ma ripeto.....questo non lo so #06

Alessandro Falco 17-09-2008 19:36

Ma Mario...


di fronte alla legge..

500 litri zeppi di SPS...


e i cites ?


sono regali di amici... finisce qui la storia?


mi sembra un po' troppo facile :-(

condormannaro 17-09-2008 21:51

Quote:

Originariamente inviata da Grafic
io fino a questo inverno allevavo rettili.
se io ho un allevamento di iguana iguana, per la cui detenzione sono previste specifiche documentazioni cites, e ne regalo una ad un mio amico, questo mio amico è TENUTO ad avere i documenti necessari. altrimenti detiene illegalmente il suddetto animale. non cambia se me lo paga se lo scambio o meno.
tra l'altro, non vorrei dire una min*****a ma non è illegale vendere merce senza avere una particolare licenza? chiedo perche non so...

so che hanno arrestato 2 vecchietti in america che ospitavano in casa propria serate di scambisti/orgi non per l'attività in se, ma perche facevano pagare tipo 5 dollari l'ingresso per coprire le loro spese.
il principio credo sia il medesimo....ma ripeto.....questo non lo so #06

Le incombenze che gravano sugli allevatori variano molto a seconda che si tratti di specie in allegato A, oppure B (come tutti i coralli duri).

La specie iguana iguana, in base all'ultimo Regolamento in materia (318/08), è in allegato B.

Questo vuol dire, in base a quanto disposto dagli art.1 e 2 della legge 150/92, che la semplice detenzione, non finalizzata a scambio, commercio o quant'altro, non costituisce reato.

Naturalmente tale detenzione deve essere legale, il che vuol dire che occorre poter dimostrare la regolarità dell'acquisto.

Non mi risulta alcun obbligo relativo al possesso di una documentazione specifica, e ti sarei grato se volessi segnalarmi la fonte giuridica di tale imposizione, che, per carità, potrebbe anche essermi sfuggita.

Parlando di animali in allegato B, ovviamente grava sul proprietario l'obbligo di comunicare eventuali nuove nascite secondo il disposto dell'art.8 bis della legge 150/92.

Se parlassimo di allegato A, le norme sarebbero molto più restrittive (ad esempio obbligo di comunicare spostamenti ecc.)

A presto

Grafic 17-09-2008 21:56

condormannaro, ti dico, sicuramente sei piu ferrato di me per quanto riguarda le specifiche legali ma ti assicuro che non ho mai comprato un iguana senza che il negoziante mi rilasciasse il relativo cites, stesso discorso per phyton regius, boa e compagnia bella.
altri rettili invece come la pogona vitticeps vengono tranquillamente venduti senza documento perche la legge non lo prevede.
ora, non so dirti ne che articolo dichiari questo ne tantomeno saprei dove controllare...
quello che so è che tra negozi e fiere in questi 5 anni questa è la mia esperienza...
tutto qua :-))

Federico Sibona 17-09-2008 22:11

Forse mi è sfuggito qualche passaggio, ma se uno aveva comperato prima delle restrizioni e non ha documentazione perchè non era richiesta, in caso di ispezione cosa racconta?

condormannaro, sai che nella lista ci siano animali di acqua dolce?
Hai un link per visionare tale nuova regolamentazione?

condormannaro 17-09-2008 22:18

Quote:

Originariamente inviata da Grafic
condormannaro, ti dico, sicuramente sei piu ferrato di me per quanto riguarda le specifiche legali ma ti assicuro che non ho mai comprato un iguana senza che il negoziante mi rilasciasse il relativo cites, stesso discorso per phyton regius, boa e compagnia bella.
altri rettili invece come la pogona vitticeps vengono tranquillamente venduti senza documento perche la legge non lo prevede.
ora, non so dirti ne che articolo dichiari questo ne tantomeno saprei dove controllare...
quello che so è che tra negozi e fiere in questi 5 anni questa è la mia esperienza...
tutto qua :-))

Quanto ci scrivi è normale.

Cercherò di spiegarlo, riportando i dati legali e fornendo una mia interpretazione.

Come ho scritto più volte, la normativa che rende operativa la Convenzione di Washinghton in Italia, sembra avere in mente solo il mondo dei rettili e dei mammiferi, e non delle altre classi.

La disciplina sui registri, emanata nel 2001 e 2002 con appositi decreti ministeriali, sembra ampiamente dimostrarlo.

I coralli sono animali che mal si adeguano ai rigidi schematismi applicabili ai rettili o ai mammiferi. I rettili ed i mammiferi non si possono taleare, e si possono riprodurre solo sessualmente.

I coralli sono altra cosa, e la differenza non viene quasi affrontata dalla normativa.

Il fatto che per un iguana o un boa, il venditore ti fornisse un documento, è normale e per fortuna molto diffuso nel settore rettili. In realtà tu in mano non hai mai avuto un Cites. Tu al massimo avrai avuto una dichiarazione del venditore ai fini Cites, cioè un pezzo di carta, da lui firmato, che riportava un numero di riferimento Cites, che è il numero del documento con cui quell'animale era stato regolarmente importato.

Nel campo dei coralli, giusto o sbagliato che sia, i negozianti sono meno attenti alla questione. Questo è un fatto.

Raramente ti forniscono tale dichiarazione. Che lo facciano perchè il settore si presta meno ai rigidi schematismi di cui sopra, o che lo facciano per altre ragioni, non è mio compito chiarirlo.

Per fortuna, dal punto di vista di noi appassionati, non mi risulta alcuna norma che imponga l'obbligo, quando compro un'acropora in un negozio, di farmi rilasciare una specifica dichiarazione.

Sono certamente tenuto a dimostrare la provenienza dell'animale, cosa che posso fare, con ogni probabilità, anche attraverso un documento fiscale o di altra natura, o addirittura, in un ipotetico procedimento, attraverso la testimonianza.

L'importante è dimostrare di aver acquistato presso un rivenditore autorizzato, e che è l'Amministrazione a dover controllare, non io.

Purtroppo la normativa è quello che è: mal scritta e probabilmente mal pensata.

Però è questa.

Siccome si presta ai piccoli abusi dell'autorità, e alle piccole furbate della gente, io suggerisco di tutelarsi da eventuali problemi, dai quali si uscirebbe comunque vittoriosi, attraverso una condotta scrupolosa.

Questa consiste nel richiedere ai negozianti una dichiarazione ai fini Cites che, seppur non dovuta, è comunque molto comodo avere, a fronte di eventuali controlli. In caso sia impossibile, è buona cosa tenere gli scontrini con sopra riportato il nome del genere o della specie dell'animale acquistato.

A presto


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