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alex ma che tipo di problemi hai coi fosfati? La tua domanda è molto vaga, non si capisce qual'è il tuo fine.
Non c'è nessuna informazione sulla tua vasca. |
Posto un mio vecchio mp (FalKo, spero tu acconsenta #36# ) di uno scambio di info ed opinioni ai tempi del progetto sump-filtro "eterno"
in pratica non è così vero che i fanghi si autoregolano: per ottenere l'accumulo di fosforo (in forma di polifosfati) nel citoplasma dei batteri è necessario stressarli modificando ciclicamente la fase anossica ad aerobica. In pratica lo strippaggio di Poldo e il lento ricircolo con la pompetta nella camera anossica potevano instaurare questo fenomeno. I fanghi sono ovviamente ricchi di fosforo, ma si accumulano e vanno eliminati (nei depuratori vengono centrifugati e il "secco" smaltito ciclicamente). Va fatto un distinguo: ci sono 3 grosse "famiglie" di fanghi, da quel che ho potuto constatare nella vaschetta a filtraggio lento: 1) palta verdastra costitutita da frammenti vegetali che tende ad intasare le spugne e va rimossa se cresce in modo incontrollato 2) flocculato batterico: soffici fiocchi marroncini che si formano in zone a bassa circolazione e che costituiscono macro-colonie di batteri, che effettuano l'ossidazione nei primi micron e la riduzione in ambiente anossico (fermentazione) al loro interno. 3) "sabbietta" nerastra che si deposita sul fondo del filtro. Ecco, questa credo sia il fosforo (e gli altri inquinanti) mineralizzato dai batteri. Il problema principale del PMT (quando ha visto il disegno, il "ragazzo dei fanghi" ha strabuzzato gli occhi e ha definito geniale il sistema, prima di bocciarlo) è che può uscire di controllo ed andare in crash, ne più ne meno che un denitratore, con conseguente bomba di veleni in vasca. Ti dirò di più: pare che comunque l'emissione venefica avvenga anche nei normali filtri all'italiana, solo che un conto è pompare 0.1 l/h di idrogeno solforato e metano, un conto veder uscire dalla mandata del filtro una miriade di bollicine senza aver collegato il venturi... La mia "sumpona" potrebbe avere il problema dell'accumulo di fosforo, ma da una prima stima potrebbero volerci parecchi anni, e comunque ci sarebbe una lenta deriva controllabile, non un picco che in poche ore stermina tutti gli abitanti, almeno, a detta di un esperto di trattamenti reflui (e di fitodepurazione) Dopo aver parlato con un tecnico che lavora in un impianto di depurazione ho accantonato il sistema per tutta una serie di potenziali problematiche ;-) PS La "vaschetta a filtraggio lento" è un Mirabello 30 sovrappopolato con una modifica "amburghese" al filtro di serie. Ovviamente non leva i fosfati, ma chiude quasi completamente il ciclo dell'azoto |
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devo ancora allestire la vasca...e sono intenzionato a mettere il dsb...volevo partire subito alla grande cosi mi chiedevo se c'era un filtro antifosfati...cmq da quanto ho capito col dsb dovrei avere anche i fosfati bassi...o sbaglio?!
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Se ti fai un giro per le gallery ADA, AGA, CAU noterai che 99% usano filtri esterni/interni classici senza particolari soluzioni alternative. |
Quoto Marco Conti, niente altro che la cara, vecchia, buona gestione della vasca...
... se segui i semplici consigli, i fosfati li dovrai reintegrare!! :-)) |
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Allora, dò per scontato che il ciclo dell'azoto ti sia chiaro, e dico due cosette sul "ciclo del fosforo" in modo discorsivo. Primo concetto: non esiste un "ciclo del fosforo", almeno come può essere inteso quello dell'azoto. Secondo: siamo noi ad introdurre il fosforo, col mangime per i pesci (che ne necessitano, proprio come serve a noi). Le deiezioni dei pesci contengono il fosforo in eccesso (in altre parole, se diamo troppo cibo, il fosforo in eccesso viene... evacuato). Cosa succede ora? "semplice": una parte viene assorbita dai vegetali (sia le alghe unicellulari che le piante superiori), una parte entra in equilibrio con... semplificando all'estremo... il materiale del fondo. Questo spiega il perchè si consiglia di inserire piante a crescita rapida: le piante crescendo assorbono i fosfati, che verranno successivamente eliminati dalla vasca con le potature. Il secondo concetto invece spiega come mai, se una vasca ha fosfati alti, questi non scendono coi cambi parziali (anche se cospicui): leviamo acqua "inquinata" e la sostituiamo con acqua senza fosfati... Diciamo che ad una vasca che presenta 2ppm di PO4 cambiamo il 50% di acqua. In teoria dovremmo avere 1ppm, invece nel giro di poche ore, ci ritroviamo 2ppm, e ci arrabbiamo. Cosa è successo? I fosfati erano legati al materiale di fondo ed erano in equilibrio con la concentrazione in "fase libera" nell'acqua. Riducendo la concentrazione in fase libera col cambio parziale, i fosfati imprigionati nel fondo sono ora a concentrazione più elevata, e cercano di tornare all'equilibrio, facendo risalire i fosfati. Fine prima parte ;-) |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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