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non so...
per il glucosio leggi qui... Most corals, like other cnidarians, contain a symbiotic algae called zooxanthellae, within their gastrodermal cells. The coral provides the algae with a protected environment and the compounds necessary for photosynthesis. These include carbon dioxide, produced by coral respiration, and inorganic nutrients such as nitrates, and phosphates, which are metabolic waste products of the coral. In return, the algae produce oxygen and help the coral to remove wastes. Most importantly, they supply the coral with organic products of photosynthesis. These compounds, including glucose, glycerol, and amino acids, are utilized by the coral as building blocks in the manufacture of proteins, fats, and carbohydrates, as well as the synthesis of calcium carbonate (CaCO3). The mutual exchange of algal photosynthates and cnidarian metabolites is the key to the prodigious biological productivity and limestone-secreting capacity of reef building corals (Barnes, R.D., 1987; Barnes, R.S.K. and Hughes, 1999; Lalli and Parsons, 1995; Levinton, 1995; Sumich, 1996). http://www.coris.noaa.gov/about/what_are/what_are.html |
Interessante....
Quindi il glucosio probabilmente viene assimilato direttamente anche dal corallo per la sintesi del carbonato di calcio e per l'assimilazione di proteine e amminoacidi... La teoria di Tuesen allora è giusta? Anche la crescita ne può beneficiare, sia per il chiaro apporto di batterioplancton, sia per una vera e propria stimolazione alla calcificazione... |
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Mancano parte degli amminoacidi, che la fotosintesi o l'assimilazione diretta di zuccheri non possono fornire completamente. E senza amminoacidi essenziali nessun organismo vivente crea nuove cellule e cresce. Ci vuole cibo più di sostanza... plancton! |
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tuesen la risposta a questa tua domanda l'ha già data reefaddict ;-) facciamo un paragone assurdo con l'uomo, si può vivere solo di zucchero?? Tuesen giustamente dice di no! allora come farebbero tutti gli esseri viventi a vivere solo di zucchero?? attenzione x zucchero intendo zucchero di canna o fruttosio, nn zuccheri trasformati dall'organismo vivente io la vedo così, tutte queste fonti di carbonio le si dovrebbero utilizzare solo in vasche dove le normali condizioni batteriche nn riescono ad eliminare gli eccessivi nutrienti immessi vuoi x le scarse condizioni di luce o di movimento o la sovrappopolazione di pesci ecc..(comunque sarebbe meglio trovarne la causa e provvedere x il meglio) resto comunque dell'idea che è meglio avere una vasca con po4 a 0,03 piuttosto che spingerla allo 0 assoluto certo un'aiutino ogni tanto nn farebbe male (specialmente di fruttosio) ma l'importante è che nn sia una cosa continuativa anche x nn abituare troppo bene tutto il sistema che in caso di necessità nn reagirebbe adeguatamente questo comunque è un mio parere ;-) |
ripropongo meglio la domanda:
il batterioplancton generato con l'immissione di carbonio (in questo particolare caso zuccheri) può sopperire all'intero fabbisogno dell'animale ? Tieni presente che si forma batterioplancton perchè comunque ci sono altri alimenti....residui di cibo, deiezioni dei pesci ecc. Tutto questo può essere sufficiente? #24 |
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http://www.gatorino.com/Nutrizione%20dei%20coralli.pdf |
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Il problema è che dovendo noi trattare con animali mixotrofici, che usano cioè molte fonti diverse di cibo, è difficile anche solo dire se le proporzioni osservate in un dato caso su un singolo esemplare (es. 50% simbiosi, 30% plancton, 20% assorbimento diretto) siano meglio o peggio di altre proporzioni osservate in un altro caso (es.: 20%- 50% - 30%). Chi può dirlo se in entrambi i casi il corallo vive benissimo? Ci sono comunque molti studi interessanti in giro. Sui tassi di crescita e calcificazione a seconda che si nutra il corallo con plancton o meno guardate questo: http://jeb.biologists.org/cgi/content/full/207/9/1461 |
Ancora:
Effect of natural zooplankton feeding on the tissue and skeletal growth of the scleractinian coral Stylophora pistillata C. Ferrier-Pagès1 , J. Witting2, E. Tambutté1 and K. P. Sebens3 Abstract Laboratory experiments were designed to estimate the ingestion rates of the scleractinian coral Stylophora pistillata under varying prey concentrations and feeding regimes and to assess the effect of feeding on the tissue and skeletal growth. Six sets of corals were incubated under two light (80 and 300 µmol photons m–2 s–1) and three feeding levels (none, fed twice, and fed six times per week) using freshly collected zooplankton. Results showed that the number of prey ingested was proportional to prey density, and no saturation of feeding capability was reached. Capture rates varied between 0.5 and 8 prey items 200 polyp–1 h–1. Corals starved for several days ingested more plankton than did fed corals. Fed colonies exhibited significantly higher levels of protein, chlorophyll a, and chlorophyll c2 per unit surface area than starved colonies. Feeding had a strong effect on tissue growth, increasing it by two to eight times. Calcification rates were also 30% higher in fed than in starved corals. Even moderate levels of feeding enhanced both tissue and skeletal growth, although the processes involved in this enhancement remain to be determined. |
deduco quindi che anche il metodo zeovit da solo non sia sufficente per apportare i giusti nutrimenti ai nostri ospiti,
sempre di batterioplacton si tratta anche li no? ogni tanto nella mia vaschetta un pò di hs lo metto perchè qualche segno di fame nelle acro lo noto. scusatemi per l'off-topic #13 |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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