![]() |
Paolo sisi gia è tra i preferiti ;-)
Linneo grazie della spiegazione...spero ke i restanti interessati al post possano comprendere meglio... |
Mettere i batteri nelle migliori condizioni per nitrificare è una delle due armi migliori nelle nostre mani.
L'altra arma (la più potente) è avere piante in ottima salute e, anche per questo, una durezza leggermente superiore è consigliata. ;-) |
Riporto una discussione che avevo avuto con Luciano P riguardo all'alcalinità da mantenere in vasca, queste sono le sue considerazioni:
----- In tutte le vasche mantengo un kh decisamente alto, sono convinto della bonta` di tale valore: Evita possibili variazioni del pH (alcalinita` e` il nostro tampone), ti permette di mantenere un pH prossimo alla neutralita` con un buon tenore di co2 (prendi una tabella a caso) e vedi che siamo mediamente a 25ppm. Lo scopo "principale" di tutto cio` e` il valore del pH, che cerco di mantenere in una forchetta tra il 7 e il 7.3, è una media ideale per un'ottima proliferazione della parte biologica della vasca, perche` i batteri sono sempre (anche se non si vedono ad occhio nudo) nostri intimi alleati nella lotta sistematica alle alghe. ---- |
Si, infatti stavo approfondendo un attimo prima che me lo dicessi, attirato dal banner dell'amico Linneo.
Quindi a contrario di quello che si afferma nell'altro topic, un grado elevato di KH favorisce un ph più stabile, quindi una maggiore massa di batteri nitrificatori e di conseguenza una migliore risposta al problema algare. Il problema è: dato che ci sono dichiarazioni, frutto di esperienze, così contrastanti e antitetiche, qual'è la via di mezzo? Come si raggiunge la vera verità, evitando la frase "che ogni vasca fa storia a se"? |
La chimica e la microbiologia sono scienze esatte, almeno per il nostro ambito, e fin qui non ci piove ;-)
Le condizioni che favoriscono l'insediamento di una buona biomassa nitrificante le potete leggere un pò dovunque, quello che cambia da vasca a vasca sono le condizioni di applicazione della regola... mi spiego meglio: caso 1: vasca con condizioni di ph e kh perfette, ma con molti pesci, poche alghe e magari luci errate>>> alghe incontrollate caso 2: vasca gestita OTRAC (kh e gh prossimi a zero, ph 5.5) con moltissime piante e pochi pesci rispetto al litraggio>>> pesci sanissimi e niente alghe Ciò significa che kh e ph sono solo due dei molteplici fattori che concorrono alla corretta gestione, volendo riassumere i più importanti direi: 1- rapporto fra litraggio e popolazione/flora 2- intensità e tipo di illuminazione/fertilizzazione 3- tipo e dimensioni dell'apparato filtrante 4- accuratezza di gestione (quantità e qualità del cibo, regolarità nei cambi parziali, cura delle piante e del fondo) Ognuno dei fattori è in stretta correlazione con gli altri, non si ottengono risultati apprezzabili se anche uno solo è trascurato ;-) |
Hai pienamente ragione Paolo, bisognerebbe vedere l'insieme delle cose, ce ne sarebbero tante..
Ma mettiamo caso che i 4 punti che hai segnato vengano gestiti nel migliore dei modi, chimicamente parlando quali sono le migliori condizioni in cui si ha un insediamento di batteri migliore? |
ph appena superiore alla neutralità, kh 5-6, gh tra 6 e 12 (all'incirca, non prendeteli alla lettera) ;-)
|
Ok grazie ;-)
|
quindi il valore del KH non è necessariamente ne la panacea a tutti i mali ne la madre di tutti i mali.
anche se il caso1 non mi è proprio chiaro. peccato però, speravo di aver trovato la soluzione di tutti i mali |
la soluzione di tutti i mali è una sola, si chiama:
CORRETTA GESTIONE DELLA VASCA :-)) |
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 19:47. |
Powered by vBulletin versione 3.8.9
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Traduzione italiana Team: AcquaPortal
User Alert System provided by
Advanced User Tagging v3.2.5 Patch Level 2 (Lite) -
vBulletin Mods & Addons Copyright © 2025 DragonByte Technologies Ltd.
Copyright Zero Pixel Srl