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#19 #19 mi discpiace ma nn vi seguo piu siete proprio a ben altri livelli.... #19 #19
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Paolo Piccinelli, concordo che il Milwakee sia uno strumento abbastanza approssimativo sicuramente vale quello che costa (non è un complimento) ma se volevvi guardare la concentrazione delal co2 non mi baso su un phmetro (potrei anche) ma opterei su test della co2 sicuramente più econimici e magari anche piu precisi, il phmetro, almeno nel mio caso, l'ho acquistato per mantenere "costante" il ph quindi che la concentrazione di co2 sia 48mg/l o 19mg/l ai pesci poco importa, sicuramente importerà alle piante, insomma hai ragione sia tu che Federico Sibona, :-D :-D (giuro non sto facendo il lecchino)
Ciao |
Cartiz, penso che il Milwakee sia uno strumento valido, quanto meno per controllare che il pH non vada a valori pericolosi per i pesci. I test della CO2 sono sicuramente più approssimativi dell'incrocio del pH e KH sulle tabelle tipo quella della Dennerle, fintanto che usi solo CO2 per controllare il pH (non torba, estrartto di quercia, pH-minus e simili, se usi questi prodotti la tabella perde significatività). Per le piante la CO2 disponibile, che sia 19mg/l o 48mg/l è sicuramente a valori adeguati a piante anche abbastanza esigenti. Però devo dire, per dovere di cronaca, che io non sono un appassionato di vasche spinte, con pratini vari e piante rosse che richiedono forte illuminazione, forte fertilizzazione e CO2 a palla ;-) :-))
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Cartiz, ho piacere che tu mi segua con attenzione :-D
Resta il fatto che 19/48mg/l di CO2 sono ampiamente sufficienti per qualunque pianta, anzi, il limite superiore è persin eccessivo per certi pesci delicati sotto questo aspetto. Con il Milwakee, e simili, sarebbe meglio impostare il pH a 6,6 anzichè a 6,5. Ovviamente, acquariofili con esperienza in merito e pesci che lo richiedano, possono scendere con il KH prossimo allo zero e pH molto più bassi (anche fino a 4) con l'aiuto del pHmetro ;-) |
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Paolo, sarà che nella mia zona c'è di nuovo allarme della protezione civile per forte vento e la mia cefalea lo prevede con 24h di anticipo, ma è il secondo tuo intervento in questo topic che capisco solo parzialmente, ti spiace spendere qualche parola in più?
Le frasi, per me, più oscure ;-) sono: La mia opinione è che se la co2 la immetti per le piante, meglio la taratura accurata; se la co2 la immetti per regolare il ph, meglio prendere un ph-metro più accurato. e: Quindi, se ho ben capito, il verdetto è: se proprio vi fanno schifo gli euro in tasca, prendete un'elettrovalvola Però credo che sia colpa mia, perchè, cefalea a parte, ho fatto un po' di casotto con quest'altro topic in cui stavo rispondendo: http://acquariofilia.biz/viewtopic.p...9862&highlight di argomento molto simile ;-) |
Fede, facciamo ordine (ho fatto nottataccia per le elezioni e sono stordito io pure):
CO2 per controllo PH: se è necessario controllare accuratamente il ph (solitamente con kh inferiore a 3) per pesci particolarmente sensibili come ciclidi amazzonici wild e compagnia bella, un ph-metro economico tipo il milwuakee per me non va bene a causa della tolleranza troppo ampia... più o meno 0,2 punti, sommati al tempo di intervento danno fluttuazioni di 0,5 punti di ph... per me troppo elevate. Quindi il mio suggerimento è: comprate un ph-metro preciso, che però costa oltre 350 euro (aqua medic, tunze, etc.) CO2 per le piante: impostata la durezza dell'acqua (solitamente a valori medi, corrispondenti a kh superiori a 4) si dosa la co2 in modo da avere una concentrazione ottimale per la maggior parte delle piante a inizio fotoperiodo. Io imposto circa 25#30 ppm all'accensione delle luci, che calano a circa 20 al loro spegnimento.... quindi meglio tarare come Dio comanda la valvola a spillo e interrompere la co2 al buio con una elettrovalvola da 40 euro. Nel caso specifico di marinoso... finchè non ti sei fatto le ossa come si deve, una elettrovalvola è più che sufficiente in ogni caso, risparmia per piante e pesciotti!!! ;-) ...sono stato spiegato? :-D :-D :-D |
Paolo, sì, ma non sempre è necessario controllare "accuratamente" il pH. Se non si hanno Pterophyllum altum o Discus wild, un Milwakee potrebbe anche andare bene. Però quel che volevo dire, e su cui mi pare tu sia d'accordo, è che se si vuole tenere il pH un po' sotto la neutralità basta riuscire a tarare il numero di bolle corretto (con KH opportuno) e tenere la CO2 sempre attiva (altrimenti interrompendo la CO2, il pH sale) ed a questo punto non serve più neanche l'elettrovalvola ;-)
Se invece si mette la CO2 solo per le piante si può staccare fuori dal fotoperiodo con l'elettrovalvola, ma ci vuole un KH non troppo basso per evitare sbalzi di pH ;-) Sei d'accordo? |
Sono assolutamente d'accordo su tutto!!! #36# #36#
Aggiungo che, se non si hanno discus wild o altum, una buona taratura dello spillo unita a una elettrovalvola è più che sufficiente. In caso di pesci super-sensibili, non rischierei mai una coppia di altum (quotazioni intorno ai 600 euro... a trovarla!!!) per risparmiare 150 euro sul ph-metro. ;-) |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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