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ciao... certo che se compri i test li puoi fare... anzi meglio così tieni i valori sotto controllo...
Per la luce ok... Per il mangime... è molto probabile... osserva nella normalità un giorno di digiuno a settimana, possibilmente non sempre lo stesso... Non esagggerare con il mangime.. devi darne poco per volta, e aspetti che lo consumino... ma cmq poco nel totale... che pesci hai?? Per il fondo... fai così, al prossimo cambio d' acqua, prima di togliere l' acqua da cambiare, tieni il filtro acceso, e con la mano alzi un po di sporcizia dal fondo, basta che muovi la mano nell' acqua per creare corrente all' interno di essa... il filtro eliminerà della sporcizia,poi fai un cambio del 30% almeno con acqu di osmosi... quando hai fatto il cambio pulisci il filtro (solo la parte meccanica mi raccomando) e cerchi di controllare che non ci sia sporcizia sulle piante, se c'è eliminalo... Non dare mangime per 2-3 giorni... ciao! :-)) |
Spostato nella sezione adatta (ossia alghe).
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Come ho risolto i problemi delle alghe in modo semplice.
Come ho risolto i problemi delle alghe in modo semplice e poco impegnativo.
Quando ho allestito per la prima volta l’acquario il problema più grande che ho avuto, è stato proprio quello delle alghe. Mesi e mesi di tentativi per cercare di far sopravvivere le povere piante dalla lenta agonia, filtri, carboni attivi, biocondizionatori, prodotti anti alghe. Mi avevano consigliato anche di installare un impianto per la CO2 (tutt'ora convinto comunque che per la crescita delle piante sia davvero ok) e uno ad osmosi inversa, beh una spesa immensa. Mi sono detto perché in natura le piante non hanno problemi di alghe nonostante si trovino in piccoli stagni o laghetti dove comunque il circolo dell’acqua rimane molto limitato. La soluzione l’ho trovata quasi per caso; quando nell’acquario le mie piante sparse di specie diverse soprattutto a crescita lenta stavano ormai per scomparire, decisi di fare l’ultimo tentativo cercando di riprodurre più fedelmente possibile le condizioni naturali. Misi sotto lo strato di sabbia un piccolo straterello di argilla, la più pura possibile cercando di evitare il terriccio che contiene sostanza organica. Piantai delle piante a crescita veloce, sperando cosi, che le alghe anche se avessero preso il sopravvento, lo avrebbero fatto il più tardi possibile. Beh, le piante dopo un paio di settimane iniziarono a crescere in maniera esorbitante, come mai avevo visto prima, abituato a vedere sempre delle foglie striminzite e scarne. Ancora poche settimane e il mio acquario diventò una foresta. Cosa ancor più incredibile, le alghe sulle foglie delle piante a crescita lenta stavano scomparendo. Anche la luce ho cercato di modificare, ho preso due buone lampade che potessero coprire il maggior spettro possibile, lampade della dennerle e trocal. Le presi con una potenza in watt leggermente superiore a quella sufficiente per le dimensioni della vasca, questo per dar luce come se le piante fossero in ambiente esterno. Le piante aumentarono la loro attività diventando ancora più verdi e più grandi. A questo punto un leggero sviluppo di alghe stava ricomparendo, cosi attribui questo alla troppa luce. Per simulare i momenti d’ombra che si verificano in natura misi sul pelo dell’acqua delle piante galleggianti per oscurare l’acqua al punto giusto. A questo punto alghe di nuovo sparite. Diciamo che il compromesso era, molta luce ma un po’ oscurata dalle stesse piante. Le piante a crescita lenta, anche quelle che volevano più luce crescevano come se nulla fosse e quelle che volevano la penombra non ne parliamo nemmeno. Concludo dicendo che per risolvere il problema delle alghe , il bandolo della matassa, sta nella luce sicuramente, ma ancor più importante, sta nella creazione dell’habitat. Credo che lo sviluppo delle alghe dipenda dal tipo di ambiente che si vuol riprodurre, e che esso venga condizionato dalla specie vegetale che prende il sopravvento. Quando le piante a crescita veloce dominano la vasca, è inevitabile che l’equilibrio si sposti a loro favore, esse condizionano l’acqua assorbendo sostanze nutritizie a loro necessarie e privandole alle alghe. I nitrati e i fosfati entrano in un ciclo di assorbimento e rilascio continuo e costante senza che ci siano degli eccessi che possano turbare le condizioni chimiche dell'acqua le quali provocano un innalzamento dei nitrati e di conseguenza dei nitriti. Con molte piante a crescita veloce, chi ne viene favorite sono le piante a crescita lenta, le quali crescono senza alghe, rigogliose ed i pesci. Le piante a crescita lenta, da sole non riescono a creare l’equilibrio appunto per la loro lentezza a svilupparsi. In teoria potrebbe anche funzionare ma bisognerebbe averne moltissime. In aggiunta a questo, un’ulteriore arma è un cambio settimanale o ogni due settimane di un quarto della vasca con acqua distillata o piovana se se ne dispone. È un arma che abbinata alla luce e alle piante può risolvere ulteriormente i problemi. Gli altri prodotti e sistemi sono armi che possono essere usate come appoggio o addirittura evitate. Possono qualche volta riaggiustare l’equilibrio momentaneamente spostato, ma non possono essere usate secondo me come antidoti di primaria importanza per risolvere tutti i problemi. Grazie a queste prove ed esperimenti ora mi ritrovo davvero un bell’acquario che mi arreda piacevolmente la casa. Spero che i miei consigli possano esserti utili. Ciao |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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