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condormannaro, partiamo dall'inizio.
devi decidere cosa ti serve il phito: 1) alimentare il sistema..................vanno benissimo i preparati commerciali 2) alimentare filtratori tipo tridacne, molli e LPS.............vanno bene i preparati commerciali 3) ripulire l'acqua e abbassare i nutrienti................ti serve phito vivo ....vivo veramente 4) alimentare animali complicati con esigenze alimentari difficili.......................OBBLIGATORIAMENTE DEVI....DEVI farti 1 coltura bella matura e stabile di phito vivo, altrimenti gli animali non se la mangiano e deperiscono e spesso nemmeno così basta. io come altri, avevamo grossi problemi di sedimento fino a che si usava il fertilizzante x piante. passati al fertilizzante della SCUBLA il problema si è risolto :-)) |
condormannaro, se vuoi un po di scubla te lo posso fornire io... ne ho poco ma lo divido volentieri...
Io ho fatto una cultura tempo fa... e dosavo regolarmente .... pero' dopo che mi e' crashata due volte mi sono rotto le scatole... e non l'ho piu' fatto partire. ;-) |
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ti ringrazio moltissimo per l'offerta. Quando ci vediamo ne parliamo. Non ho capito una cosa: hai smesso di somministrare phyto oppure hai solo smesso di tenere una coltura in proprio? PS OT: ieri ti avevo richiamato dopo un'oretta perchè mi occorreva una preziosa consulenza gastronomica sugli chef di Fiumicino. Alla fine, privo della tua auspicata indicazione, sono finito al Ghiottone... |
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zano, -05 -05 spiega spiega #24 #24 #24 interessante #24
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In prima battuta mi verrebbe da eccepire che la CO2 non è un fertilizzante, ma serve alle piante per la fotosintesi. Sul phyto non lo so, ma sulle piante se non fertilizzi e ti limiti alla CO2, non vai lontano. A presto |
non solo.....a me non interessa che il phito sia maturo , ma mi interessa che sia MATURO E NUTRIENTE, altrimenti non mi serve a 1 mazza #24 #24
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la co2 è un accelerante nella "coltivazione" di phyto.somministrandola(durante il fotoperiodo) si velocizza i processi di maturazione del phyto... |
Provato anche la Co2 quando smanettavo di fito di brutto... secondo me non conviene se si fà una coltura "casereccia"... potrebbe essere diverso il discorso se invece il fito si utilizza per tenere in produzione ciclica continua rotiferi o altro plancton, ma se è solo per fornire un pò di fito alla vasca se ne può fare benissimo a meno ed ottimizzare semmai la quantità di reattori da utilizzare in ciclo...
Pregi & Difetti del fito... se ne è parlato in lungo e in largo, se fatto per bene secondo me controindicazioni proprio non ce ne sono... sui pregi dipende da vasca a vasca... sulla mia per esempio, dopo aver tolto il fondo, mettere o non mettere fito cambiava veramente poco... di sicuro non valeva lo sbattimento... |
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L'impressione che ne ho tratto, confermata anche dagli interventi precedenti, è più o meno questa: il fito non dispiace a nessuno, ma il forum è pieno di ex utilizzatori. Non ho capito se alla fine si è lasciato perdere per la fatica di star dietro alle colture, oppure perchè si è ritenuto che i vantaggi apportati al sistema non fossero apprezzabili. Ci rifletto sopra perchè se c'è una cosa complicata nell'acquariofilia, da sempre, è quella di somministrare cibo senza appesantire la vasca. Il fito sembra essere uno degli alimenti che direttamente (per alcuni organismi) o indirettamente (per molti altri) contribuisce ad alimentare non solo senza inquinare, ma addirittura, consumando N, K e P, cioè abbattendo i nutrienti inorganici. Eppure molti esperti utenti non ne fanno più uso. Solo questione di scomodità combinata con un po' di scetticismo sui reali vantaggi? A presto |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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