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SqualoBruto 10-03-2008 00:59

Io uso ul PCV da 2 mesi circa. Dopo una settimana che ho iniziato ad usarlo i polipi delle mie due talee di caulastrea vengono fuori spesso anche di giorno. La mia foliosa cresce più di quanto non lo facesse prima. Considerando che all'epoca fino a 3 giorni fa ,il mio magnesio in vasca si aggirava intorno ai 1000 mi sembra buono.

leletosi 10-03-2008 17:06

il PCV ha una grossa azione su vasche in cui non lo si è mai usato principalmente perchè contiene sviluppatori batterici....vedi l'acido acetico che io somministro da moltissimo tempo.

succede quindi che la vasca ha una grossa accelerazione dal punto di vista batterio-planctonico.....e i coralli si cibano di quello.

motivi.....prima, con coralli marroni, avete una vasca con coralli che esplicano le prorpie funzioni vitali delegando parecchio lavoro alle zooxantelle.....produttori primari. il corallo in cambio cede deiezioni....di cui le zoo di si cibano.

aumentando il metabolismo del batterioplancton....si ha una veloce inversione di tendenza della catena. ovvero....meno zooxantelle in quanto il corallo riesce meglio a sfruttare quello che trova in sospensione a discapito della simbiosi.

quindi più colori in sostanza.

il mix di fattori è comunque sempre vasto....non basta il cibo. non basta la luce. non basta la chimica. queste cose singolarmente non bastano. sevre un tutt'uno.....stabile ed equilibrato.

coralli a 30mt di profondità.....cavolo, luce non c'è....ci sono pochissimi lux e par. però cosa c'è? batterioplancton, ***** se ce n'è....

e il corallo per magia....bam.... viola,blu,fuxia,giallo,verde

problema.....ricordo un post di rovero che richiamava dati specifici riguardo l'approvvigionamento giornaliero di batterioplancton per un corallo.....
bene, si parlava di etti...ripeto...ettogrammi di roba in sospensione.

possibile riprodurlo in vasca? ma certo....però poi dovete sostituire TUTTA l'acqua della vasca...così come succede in mare. e soprattutto...l'acqua che cambiate deve avere po4 nell'ordine dei 0,002 mg/l.....così come nell'oceano.

provate .....magari riuscite eh ? :-D

Massimo Adami 11-03-2008 09:57

Dopo una buona mezz'ora di ripetizione individuale da parte di Emanuele provo a riassumere quel che ho capito:

1. Il corallo è un animale non un produttore primario, quindi non trae la sua alimentazione dalla luce.

2. La luce semmai stimola in lui la produzione di cromoproteine protettive che determinano incremento di colore.

3. Le zooxantelle, che sono alghe, sono invece produttori primari e tramite la luce bruciano CO2 e producono Ossigeno

4. Il corallo mangia bacterioplancton, fitoplancton e zooplancton… vivi.

5. Se non somministro queste sostanze il corallo deve ricorrere alle zooxantelle per nutrirsi, quindi assume il loro colore, cioè diventa marrone.

6. Se non somministro queste sostanze ma sparo a bomba la luce, aiuto le zooxantelle che sono fotosintetiche.. quindi stesso risultato.

7. Pertanto se riduco i nutrienti che il corallo NON assimila direttamente e incremento la luce NON ottengo colore.

8. Se aumento i nutrienti che il corallo assimila DIRETTAMENTE e incremento la luce, il corallo, da un lato, ha meno bisogno delle zooxantelle e dall'altro ha necessità di proteggersi dalle radiazioni luminose, quindi incrementa il suo colore mediante l'espulsione delle alghe simbionti da un lato e la produzione di cromoproteine dall'altro.

9. L'ideale - se ho ben capito - sarebbe somministrare SOLO ciò che il corallo assimila DIRETTAMENTE, cioè bacteriioplancton, fitoplancton e zooplancton VIVI.

10. Il problema sta nel determinare la giusta quantità senza inquinare con quel che muore. In un nano, senza dispositivi di asportazione, la cosa è pressoché impossibile. C'è poi il problema di reperire tali elementi planctonici vivi.

11. Per cui si ricorre a sostanze, tipo l'acido acetico o il pappone, per stimolare il bacteriplancton: in pratica si cerca di far crescere ciò che è già presente in vasca affinché il corallo se lo mangi, anziché introdurre cibo vivo direttamente assimilabile dal corallo.

12. Se quel che ho scritto è corretto, ragionando per assurdo, potrei anche fare a meno della luce: il corallo avrebbe di che mangiare DIRETTAMENTE a sazietà, mentre le zooxantelle senza luce avrebbero vita difficile. Che poi è quel che accade in natura dove luce in profondità ne arriva sicuramente meno che non sotto l'HQI.

Se ho scritto eresie, vi prego di spiegarmi passo passo dove sbaglio. Vorrei capire bene... anche se a voi probabilmente è tutto chiaro.

Ho poi domanda: l'SVC Elos dovrebbe essere zooplancton (morto). Vorrei provare a somministrarlo in combinazione con il PCV (che è acido acetico alla fine della fiera). Secondo voi il corallo si mangia lo zooplancton morto? Vedete rischi?

leletosi 11-03-2008 11:08

Quote:

Originariamente inviata da Massimo Adami
Dopo una buona mezz'ora di ripetizione individuale da parte di Emanuele provo a riassumere quel che ho capito:

1. Il corallo è un animale non un produttore primario, quindi non trae la sua alimentazione dalla luce.

esatto.....


2. La luce semmai stimola in lui la produzione di cromoproteine protettive che determinano incremento di colore.

ci sono anche discordanze....però in molti hanno visto che all'aumenare degli UV vengono stimolate cromoproteine diverse, in genere protettive. non solo del corallo ma anche dell zooxantelle. e in certo senso anche le zoo vengono protette dal corallo dai raggi UV. almeno, questo l'ho letto su riviste. poi si sa...la scienza è in via di chiarimenti ;-)

3. Le zooxantelle, che sono alghe, sono invece produttori primari e tramite la luce bruciano CO2 e producono Ossigeno

vero....e il corallo ha forti stress cambiando le quantità in gioco. può anhe verificarsi avvelenamento da o2 se c'è troppa luce (e il corallo era abituato a poca luce)

4. Il corallo mangia bacterioplancton, fitoplancton e zooplancton… vivi.

mmm....non è proprio così.....si ciba di zoo-batterio-plancton. il phyto è predato dallo zoo. col phyto alimenti quello di cui dovrebbe cibarsi il corallo. attraverso il phyto è anche possibile veicolare composti chimici aggiuntivi.
foto e video di predazione diretta degli sps ne ho alcuni...quindi è vero che l'sps di notte....magna. o almeno così si evince dai filmati


5. Se non somministro queste sostanze il corallo deve ricorrere alle zooxantelle per nutrirsi, quindi assume il loro colore, cioè diventa marrone.

beh...in mancanza di cibo alternativo non resta che incrementare la simbiosi. più zuccheri dalle zooxantelle per sopravvivere. funzionerebbe così

6. Se non somministro queste sostanze ma sparo a bomba la luce, aiuto le zooxantelle che sono fotosintetiche.. quindi stesso risultato.

inzomma.....se aumenti la luce stimoli sì le zooxantelle. però se c'è cibo alternativo in sospensione il corallo produce le cromoproteine (fluorescenti e non).....incrementando il suo colore, non diminuendolo. ci sono grosse variabili in questo processo....qualità di luce, par, pur, lunghezze d'onda ecc ecc. nessuno ha la risposta esatta

7. Pertanto se riduco i nutrienti che il corallo NON assimila direttamente e incremento la luce NON ottengo colore.

in teoria sì.....però c'è sempre il discorso protezione da determinate lunghezze d'onda. non è così immediata come cosazeovit associa appunto tanta luce a tanto nutrimento baterio-planctonico....e bassissimi livelli di po4 e no3. è quello che succede in natura.


8. Se aumento i nutrienti che il corallo assimila DIRETTAMENTE e incremento la luce, il corallo, da un lato, ha meno bisogno delle zooxantelle e dall'altro ha necessità di proteggersi dalle radiazioni luminose, quindi incrementa il suo colore mediante l'espulsione delle alghe simbionti da un lato e la produzione di cromoproteine dall'altro.

ok ti seguo :-))

9. L'ideale - se ho ben capito - sarebbe somministrare SOLO ciò che il corallo assimila DIRETTAMENTE, cioè bacteriioplancton, fitoplancton e zooplancton VIVI.

discorso di prima.....non mangia tutto quello che hai scritto, sempre in teoria.

10. Il problema sta nel determinare la giusta quantità senza inquinare con quel che muore. In un nano, senza dispositivi di asportazione, la cosa è pressoché impossibile. C'è poi il problema di reperire tali elementi planctonici vivi.

già....il segreto del buon acquariofilo è cibae tanto e inquinare poco. sta tutto qui

11. Per cui si ricorre a sostanze, tipo l'acido acetico o il pappone, per stimolare il bacteriplancton: in pratica si cerca di far crescere ciò che è già presente in vasca affinché il corallo se lo mangi, anziché introdurre cibo vivo direttamente assimilabile dal corallo.

esatto....alimenti il sistema che già gira

12. Se quel che ho scritto è corretto, ragionando per assurdo, potrei anche fare a meno della luce: il corallo avrebbe di che mangiare DIRETTAMENTE a sazietà, mentre le zooxantelle senza luce avrebbero vita difficile. Che poi è quel che accade in natura dove luce in profondità ne arriva sicuramente meno che non sotto l'HQI.

vero...però cambi tutta l'acqua dopo aver dato palate di roba. ma che roba? solo quella che mangia l'sps e non porcate. cioè valori di nutrienti zero e cibo in sospensione che avvolge letteralmente il corallo. impossibile in acquario. è un sistema chiuso. il mare è sì chiuso ma talmente grande e complesso da essere considerato aperto


Ho poi domanda: l'SVC Elos dovrebbe essere zooplancton (morto). Vorrei provare a somministrarlo in combinazione con il PCV (che è acido acetico alla fine della fiera). Secondo voi il corallo si mangia lo zooplancton morto? Vedete rischi?

vai te a saperlo se riesce.....molti somministrato sia zoo che phyto morto....e alimentano il sistema come col pappone così facendo.
rimane il mio pensiero....secondo me la chiave giusta l'ha trovata zeovit....cibo edibile vivo e zero inquinanti. e rinfoltimento costante del batteriplancton. impossibile o quasi però in un nano

leletosi 11-03-2008 13:47

eccola qua la bestiaccia all'opera

predazione......... -11 -11

valu83 12-03-2008 16:38

quindi per ipotesi l'ideale sarebbe riuscire a inserire batterioplancton vivo per alimentare e far sviluppare lo zooplancton già presente in vasca e lasciare che i coralli si cibino di quello???
quindi se ho ben capito: gli SPS predano zooplancton, mentre i molli filtrano acqua nutrendosi di batterioplancton??(e gli LPS??)
oppure la distinzione è da farsi solo tra animali con apparato buccale sviluppato (quindi con bei tentacolazzi ch escono di notte tipo galaxea o caulastrea) e animali che non avendo questo filtrano (come ad es zoanthus)???

Massimo Adami 12-03-2008 16:52

A dirla tutta io ho capito da Emanuele:

1) che i coralli (in genere) si cibano di bacterioplancton e zooplancton (ma non solo);

2) che inserire il bacterioplancoton vivo è un casino (almeno nei nanetti);

3) che si ovvia con il PCV che ne stimola la crescita;

Non so ancora invece come dare zooplancton, che ach'esso viene predato direttamente e quindi la bestiola può, almeno in teoria, fare a meno delle zooxantelle.

Volevo provare con un prodotto che mi pare usino in pochissimi: l'SVC Elos, che è zooplancton (morto) in polvere micronizzata e che fa un bell'effetto una volta disperso in acqua...

Giuansy 12-03-2008 17:24

Massimo Adami


che significa:

fa un bell'effeto una volta disperso in acqua?????

cioè: fa un bell'effetto in termini di cibo ai coralli ........
bello da vedere o cosa?????

Massimo Adami 12-03-2008 21:01

Diciamo che si diluisce in acqua del microscopico pulviscolo che vaga dappertutto.
L'acqua rimane limpidissima però.
In teoria il pulviscolo (zooplankton e altri intrugli come omega e vitamine)dovrebbe essere pappato dai coralli.
Dico in teoria perchè l'ho dossato una volta sola per ora non ho notato tutto sto gran spolipamento.
I gamberi però vanno fuori di testa all'istante.


M.

leletosi 13-03-2008 00:43

non ho detto che il PCV è la panacea

ho detto che contiene acido acetico...che stimola la proliferazione batterica di certo.

che poi incrementi la fauna batteriopancotnica lo sospettiamo.....ma pohl è pohl.....

solo lui ha la veggenza su certe cose :-D

rimane un ottimo prodotto senza dubbio......ma non risolve nulla a priori. ovvio

nb inserire zooplancton vivo coltivato ok.....inserire BATTERIO-plancton coltivato.....mmm...la vedo già più dura.
non dimentichiamoci che c'è roba planctonica grossa anche diversi centimetri. qua si parla di diverse decine di micron per lo zooplancton.....e di magari 0,2-0,5 micron per il batterio-plancton

mica pizza e fichi :-))


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