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lele40 10-10-2007 21:07

Secondo un mio punto di vista un parassita puo' vivere in modo latente in una vasca per un tempo decisamente lungo, non voglio esagerare ma per tutta la vita della vasca. E' ovvio che senza un assenza ittica non ci saranno mai comparse del problema.
Quello che ti posso dire che su alcuni libri e' riportato che dopo che un pesce ha avuto questa patologia per un periodo, anche se relativamente breve, ne rimane immune.ciao lele

suiller 19-11-2007 14:57

Ma l'ittio non è un'infezione protozoica? se si come possono "immunizzarsi"? non ho ancora capito se un pesce infetto risulta realmente immune, c'è chi dice si chi no... ma ancora non l'ho capito

lele40 19-11-2007 22:51

L'ittio e' una parassitosi (protozoi).
L'immunita' e' solo per qualche tempo o perlomeno alcuni studiosi cosi' hanno osservato.

Tiziano58 22-11-2007 11:34

Salve a tutti,
su cortese invito di Lele32 racconto la mia esperienza appena conclusasi con esito positivo.
Circa tre settimane fà ho scoperto che i miei pesci: Ancistrus, Corydoras, Scalari, Platy e Cardinale, in particolare i Cardinale, erano affetti dai famosi "puntini bianchi".
Mi sono subito recato in un negozio dove mi hanno dato il biocondizionatore della SHG "Ichthyodrops". L'ho somministrato in acquario (seguendo con precisione le istruzioni) nella dose unica, ridotta al 50% avendo in vasca piccoli caracidi (i Cardinale), di 5 ml per 100 litri. La temperatura l'ho portata fin dall'inizio a 29 gradi (come suggeritomi anche dal negozio). Mi sono poi dovuto assentare forzatamente per 3 giorni da casa e al mio ritorno, purtroppo, 2 dei 4 piccoli scalari che avevo e 2 dei 10 cardinale erano morti (i più piccoli), non so dire se per la malattia o se per via del guasto dell'impianto di CO2, avvenuto durante tale breve assenza, che mi ha fatto schizzare il pH in vasca a 8, impianto prontamente ripristinato (ora il pH è a 7)!
Trascorsi i 5 giorni previsti di applicazione della medicina, poichè i puntini bianci erano ancora al loro posto (!), come disposto dalle istruzioni ho filtrato per 2 giorni con carbone attivo e ho immesso nuovamente 5 ml di medicina per 100 litri. Purtroppo poco dopo aver immesso la nuova dose di medicina un altro cardinale è morto! Successivamente sono deceduti altri due Cardinale portando a 5 i decessi totali, avvenuti tutti a spese dei pesci di taglia più piccola. Al termine degli ulteriori 5 giorni di cura la malattia non è apparsa essere regredita in nessuna maniera.
Ho quindi filtrato con carbone per altri due giorni e mi sono recato presso un altro negozio. Qui mi è stato dato come medicinale per i puntini bianchi "Exit" della eSHa. Il titolare mi ha detto che è un prodotto molto efficace che utilizza anche lui negli acquari del negozio e che così sarei dovuto riuscire a risolvere, mi ha inoltre consigliato di riportare la temperatura dell'acqua a 25 gradi per non stressare più di tanto i pesci dato che il prodotto avrebbe certamente funzionato con efficacia e non serviva dunque tenere la temperatura alta (per bloccare il ciclo riproduttivo del parassita). Ovviamente una volta a casa ho provveduto prontamente ad abbassare la regolazione del riscaldatore a 25°C!
Il dosaggio prevedeva la somministrazione di 20 ml di medicinale per 100 litri il primo giorno, quindi 10 ml il 2° e 10 ml il 3° giorno. Dopo il terzo giorno ho potuto verificare (con sollievo) che molti puntini erano già spariti anche se non tutti erano stati completamente debellati. Seguendo le indicazioni delle istruzioni (e del negozio) ho continuato la somministrazione di 10 ml anche per il 4° e il 5° giorno. Dopo 5 giorni di somministrazione del medicinale della eSHa (ciclo massimo completato!) il problema dei puntini bianchi è stato risolto completamente!
Ora devo attendere una settimana per essere sicuro che non ci siano recrudescenze della malattia, poi potrò inserire qualche altro pinnuto.......
Per intanto ho iniziato il filtraggio con carbone attivo per purificare l'ambiente.
Non saprei dire come mai il primo prodotto utilizzato ("Ichthyodrops" della SHG) non abbia avuto successo mentre il secondo ("Exit" della eSHa) sia stato così efficace. Tra l'altro su nessuno dei flaconi dei due prodotti è riportato il principio attivo utilizzato anche se la marcata differenza di dosaggio tra i due farebbe supporre principi attivi del tutto differenti uno dall'altro............

MarioMas 04-12-2007 01:10

salve qualcuno sa dirmi quanto tempo intercorre tra l'attecchimento del parassita all'epidermide del pesce e la formazione dell'involucro bianco(fase gia avanzata)???

lele40 04-12-2007 23:11

Obbiettivamente penso che non ci sia un tempo stabilito. Il pesce all'occhio di un esperto dapprima mostra segni di infastidimento, cioe' vedi che si sfrega ripetutamente contro gli oggetti e successivamente compariranno i primi puntini che sono in pratica i segni del parassita. Molte volte, pur notando uno sfregamento, sul pesce non compaiono puntini ed e' segno che il pesce ha risolto da se la patologia.

MarioMas 05-12-2007 00:03

Secondo un discorso fattomi da un negoziante, in pratica ci vogliono tre giorni per manifestare i puntini bianchi,cioe' dall'attecchimento del parassita fino alla formazione del bozzolo bianco,cioe termine del ciclo, il che vuol dire che se si immette una fonte di parassiti,e lo stesso giorno questo attecchisce, dopo tre giorni dovrebbero comparire i puntini, quindi secondo te questo discorso non regge???

lele40 05-12-2007 20:49

Quote:

il che vuol dire che se si immette una fonte di parassiti,e lo stesso giorno questo attecchisce, dopo tre giorni dovrebbero comparire i puntini, quindi secondo te questo discorso non regge???
Non so quanto regga i non regga...sta di fatto che molti parassiti e batteri vivono in uno stadio latente all'interno dell'acqua e della flora batterica facendone cioe' parte. Solo in determinate circostanze questi attaccano i pesci o meglio essendo sempre presenti è sottointeso che ogni pesce è soggetto ad essere attaccato. Sta nella sua condizione fisica essere o meno in grado di combatterlo....stesso discorso per gli umani.

MarioMas 05-12-2007 21:37

Ho capito, comunque e' un discorso troppo teorico forseil mio. Bisognerebbe - penso - per stabilirlo, prendere un pesce ed immetterlo in acque assolutamente prive di parassiti e flora batterica, ma questo non so se e 'possibile -28d#

lele40 05-12-2007 23:29

I biologi nei loro studi causano le patologie, suppongo prelevando gia' il parassita, non in uno stadio latente e lo immettono in vasche con piu' pesci. Lì testano il grado di difesa o di immunita' dei pesci, testano i medicinali, etc... non penso che usiano acque pure cioe' non mature poiche' il pesce andrebbe incontro ad altre patologie.


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