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Uhmm...con i killi non sono molto ferrato...(in realtà manco con il resto, ma qui in particolar modo :°D) però non credo ce ne siano che sopportino quelle T invernali...quindi a una certa...muore tutto.
È come se simulassi la stagione secca con il freddo al fine di azzerare la popolazione...non so dirti se sia una cosa giusta o meno...la vedo un pò contro natura e quindi non mi piace molto...così a prima botta....magari prima senti Ale87tv, Daniele68, Marco Vaccari e Lo-renzo ... ;-) |
all'esterno posso starci gli aphanius.. quelli che volevo mettere io nella mia vasca dove per ora ho i pesci in vacanza ;D
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bell'articolo, completa con i valori :-) :-) che poi così è a posto :-)
per i pesci da esterno tutto l'anno consiglio di aprire un topic in allestimento e manutenzione (e poi mandatemi un mp con il link che ho anche la mia da dire ;-) ) |
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grazie!
ho appena aggiunto i valori di Gh e Kh testati or ora; i nitrati arriveranno domani, ho trovato il reagente ma voglio la luce mattutina! è interessante che questi organismi prosperino in acque tendenzialmente morbide, come avevo accennato in una discussione con ale87tv, cosa particolare soprattutto per gli ostracodi che avendo un guscio piuttosto indurito prediligono acque carbonatiche. |
forse è cheratinico, devo informarmi... comunque penso possano assimilare anche dall'alimentazione...
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Molto bello complimenti :-)
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Ho misurato i nitrati e anche loro, con grande stupore sono risultati ASSENTI!! ottimo per gli abitanti che trarranno il massimo vantaggio da questa situazione per accrescere il loro numero e visto che siamo in assenza di grossi fattori limitanti vedremo qual'è la specie a maggior fitness riproduttiva. premetto che la comunità ha seguito un'evoluzione a netto favore degli ostracodi e, meno marcatamente, dei copepodi; in entrambi i gruppi iniziano a comparire le forme adulte più grosse e dai colori più chiari.
Ricordo che questi organismi hanno una biologia complessa e il loro sviluppo passa attraverso 6-7 stadi larvali che si nutrono di fitoplancton (soprattutto diatomee) e non disdegnano rotiferi e ciliati nella loro dieta; la maturità è raggiunta in circa 20 giorni. Il merito di acque così pulite è sicuramente ascrivibile all'alga presente, in continua crescita, che impedisce anche la crescita delle alghe sui bordi della vasca; questi appaiono perfettamente puliti, si vede anche dalle foto. |
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APPROFONDIMENTO: IL GUSCIO CALCAREO DEGLI OSTRACODI Tassonomia: La classificazione della classe dei crostacei (da alcuni autori considerati un subphilum) è molto articolata e controversa; la visione classica distingue subito 2 sottoclassi: Entomostraci e Malacostraci e considera gli ostracodi come un ordine contenente differenti gruppi: Philum: ARTHROPODA Classe: CRUSTACEA Sottoclasse: ENTOMOSTRACA Ordine: OSTRACODA Sottordini: 1. PODOCOPIDA 2. MYODOCOPIDA (attuali) ------------------------------------- 3. PHOSPHATOCOPIDA 4. LEPERDITICOPIDA 5. PALAEOCOPIDA (forme estinte, le ultime due non ostracodi in senso stretto) La visione moderna divide a monte i Crostacei comprendendo: 1. Cefalocaridi 2. Branchiopodi 3. Ostracodi 4. Mistococaridi 5. Copepodi 6. Branchiuri 7. Cirripedi 8. Malacostraci 9. Remipedi OSTRACODI: Organismi bentonici racchiusi fra 2 valve unite dorsalmente da una cerniera a formare un carapace a simmetria bilaterale, composto di calcite. La natura calcarea del rivestimento è enfatizzato dalle condizioni dell’ambiente di vita dell’ostracode considerato: in ambienti stressanti e in genere in acque salmastre il carapace è fortemente calcificato e presenta delle ornamentazioni caratteristiche, in forma di escrescenze, spine, protuberanze. In acque dolci i carapaci appaiono lisci, sottili e poco calcificati. Sono questi caratteri a rivestire grande importanza come indicatori ambientali. L’accrescimento di un ostracode è tipicamente discontinuo: crescono attraverso mute successive attraversando fino a nove stadi di accrescimento, fino a raggiungere la maturità al nono stadio. Il carapace chitinico-fosfatico compare invece in un gruppo dei Branchiopodi (classe Lingulata) |
vi aggiorno sul dafnario, che in agosto è rimasto completamente a se stesso per 20 giorni:
al mio rientro ho reintegrato l'evaporato per circa 1litro- 1litro e mezzo, le dafnie sono estinte, i copepodi che stavano in superficie ugualmente scomparsi. ma avantieri osservando la zona del fondo sotto la roccia ho visto un grosso copepode verdastro schizzare velocissimo sotto il "vulcano"! probabilmente in superficie vedevo le forme giovanili che adesso sono maturate. gli ostracodi regnano sovrani indiscussi della vaschetta, noncuranti della canicola agostina, a tutta vasca!! l'alga è cresciuta parecchio rappresentando un importante strato protettivo e alimentare. al ritorno ne ho rimosso circa il 40% prelevando la parte superficiale. valori immutati, acqua cristallina. |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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