AcquaPortal Forum Acquario Dolce e Acquario Marino

AcquaPortal Forum Acquario Dolce e Acquario Marino (http://www.acquariofilia.biz/forum.php)
-   Pubblica un tuo articolo (Dolce) (http://www.acquariofilia.biz/forumdisplay.php?f=39)
-   -   acquario esterno (http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=410295)

Giospin98 24-12-2012 18:19

Stupendo...il pratino era una cosa meravigliosa #70 molto bello sopratutto nella prima foto..al primo esperimento :-)

Jefri 24-12-2012 18:55

Quote:

Originariamente inviata da malù (Messaggio 1062003334)
qualche accorgimento lo dovrai prendere comunque, gli Albonubes li vedo male con le temperature che la tua vasca raggiunge in estate!!!

In effetti non sono proprio ottimali.. potresti mettere la vasca a mezz'ombra, anche i pesci in natura quando fa troppo caldo si rifugiano sotto le fronde di qualche albero o nelle zone più fresche. La luce diffusa sarà comunque sempre disponibile, solo non avresti l'insolazione diretta.

La sparo eh, ma per l'inverno potresti pensare di costruire una piccola serra molto rudimentale attorno alla vasca, giusto per non far ghiacciare l'acqua.

jimbospace 25-12-2012 20:19

menca volevo chiederti se hai notato formazione delle zone anaerobiche sotto il substrato perché nei acquari classici di solito di usano materiali molto più leggeri e grossolani per scongiurare l'eventuale formazione di gas nocivi sia per piante sia per i pesci. e quali sono i tuoi pensieri ed esperienze al riguardo.

menca 26-12-2012 19:18

Quote:

menca volevo chiederti se hai notato formazione delle zone anaerobiche sotto il substrato perché nei acquari classici di solito di usano materiali molto più leggeri e grossolani per scongiurare l'eventuale formazione di gas nocivi sia per piante sia per i pesci
NO, ma la tua domanda è molto interessante e apre uno spiraglio che forse ci porterebbe un po OT ...ti diro' che ho seguito quasi alla lettera il cosiddetto "metodo Guarraci", che prevede tra l'altro proprio la creazione di uno strato profondo molto ricco di sostanze organiche e anossico, che è in grado di rilasciare da subito e per lungo tempo molto carbonio a supporto della forte crescita delle piante. La tecnica puo essere utilizzata con successo anche in acquari interni e, osservando i fondi naturali di molti stagni dove crescono rigogliosamente le piante, ripete quasi pedissequamente quello che avviene in natura, dove i fondali si stratificano e dopo pochi centrimetri il fondo è scuro e anossico...ho usato spesso questo procedimento e devo dire che in interno è adatto solo ad acquariofili che hanno una certa esperienza e con acquari ben illuminati....in esterno invece mi sembra il fondo migliore che ho mai sperimentato, perchè supporta egregiamente una crescita subito rigogliosa con forte illuminazione.
In questo caso tra l'altro la crescita della rizosfera è talmente forte che, nonostante il forte spessore totale del substrato, l'azione delle radici sembra riuscire a ridurre notevolmente le zone anossiche e credo ad escludere lo sviluppo di grandi zone anaerobiche....

Qui si puo vedere come era stato colonizzato il substrato (che nell'immagine si vede attraverso il vetro frontale e ha circa 14 cm di spessore)
http://s8.postimage.org/4clmyimpd/img_2780.jpg

In sintesi, posso dire che in acquari fortemente e opportunamente piantumati, fondi considerati compatti e tendenzialmente anossici da quasi tutta la letteratura e dall'esperienza acquariofila, possono essere invece molto adatti e privi di problematiche particolari, anzi molto performanti.....

Grazie anche per i consigli sugli Albonubes e sulla serra...sto addirittura pensando di costruire una vasca utilizzando vetrocamere piuttosto che vetri singoli, proprio per aumentare l'inerzia termica dell'acqua....inoltre vorrei provare a costruire un supporto capace di immagazzinare il calore solare invernale (tipo sistema Trombe, per interdersi)....il progetto si fa sempre piu`complesso#17

jimbospace 28-12-2012 15:56

grazie menco della risposta. è davvero impressionante come le piante sono cresciute su quel fondo, altro che ada. approfittando della tua disponibilità volevo chiederti se hai provato a inserire qualche altro tipo di pianta, magari qualche rossa come ludwigia o alternanthera, per vedere lo sviluppo sotto luce naturale e sotto il luce.

giammy 29-12-2012 01:00

Peccato che in Sicilia una cosa del genere sia impossibile.. ad agosto la temperatura dell'acqua sarebbe altissima.. non sussisterebbe però il problema del ghiaccio in inverno

Jefri 29-12-2012 01:11

menca sono andato a leggermi qualcosa sul metodo Guarraci che nomini. Sapresti darmi cortesemente qualche link che mi interessa la cosa:-)?

enzo44 30-12-2012 17:55

Ciao menca,
Concordo pienamente su quello che scrivi a proposito del fondo anaerobico, in cui si svolgono importanti processi chimici impossibili in presenza di ossigeno. Mi piacciono sopratutto gli acquari di acqua dolce interni, e vorrei sentire il tuo parere in merito al fondo. Ma prima faccio qualche premessa.
Negli anni 60 avevo in Napoli un acquario di 60 lt. rigogliosissimo, senza filtro e a cui cambiavo raramente parte dell’acqua solo in occasione di rabbocco, limitandomi esclusivamente a sifonare il fondo ed eliminare le piante in eccesso una o due volte l’anno. Funzionava benissimo !
La filosofia dell’epoca era quella di una nicchia ecologica in cui piante e pesci si integravano a vicenda.
Ora che mi considero abbastanza esperto attribuisco il successo a due fattori: l’alto tasso di CO2 presente in un denso centro urbano e l’eliminazione di piante e con esse tutte le sostanze da loro precedentemente assorbite.
Trasferitomi vicino Cagliari nella mia nuova casa avevo fatto costruire una vasca in muratura di 300 lt. posizionata in uno sgabuzzino e affacciata in un altro ambiente. Non riuscivo a farlo funzionare. Provato a riempirla con più tipi d’acqua, trattato con torba, schiumatolo, filtro ecc., ma le piante deperivano evidentemente per il basso tasso di CO2 nell’ambiente. Avendo difficoltà di istallare un impianto con bombola, (non conoscevo il sistema a lievito e zucchero o quello ad acido e base) ed alla fine l’ho abbandonato per anni. Prima o poi lo riattiverò, ma prima voglio avere le idee chiare.
In definitiva l’idea originale di una nicchia ecologica rimane valida, però non è un ecosistema chiuso perché immettiamo regolarmente ulteriori elementi nell’acquario, gas e cibo, e necessariamente dobbiamo eliminare i prodotti risultanti con i sistemi più appropriati. Se le piante crescono in modo rigoglioso, l’eliminazione di quelle in eccesso permette di compensare quello che immettiamo in acquario.
L’importante è che all’interno dell’acquario di acqua dolce avvengano tutti i processi chimici necessari e credo che l’elemento essenziale siano le piante, con la loro metabolizzazione di elementi altrimenti nocivi, e con la periodica eliminazione di quelle in eccesso.
Ed ora veniamo al fondo. Dopo essermi documentato sui vari sistemi: filtro sottosabbia, filtro sottosabbia inverso, metodo Jaubert, metodo berlinese, Deep Sand Bed, miracle mud, sistemi studiati principalmente per acquari marini, ed il metodo Guardaci (che ha il problema della ciclicità) sono arrivato a queste conclusioni.. Il miracle mud lo ritengo superfluo in quanto si possono far crescere le piante nella vasca principale invece che nella secondaria. I filtri sottosabbia sono filtri biologici, ma ritengo che l’insieme di tutte le superfici interne dell’acquario siano un sufficiente substrato per colonie batteriche. I sistemi che più simulano le condizioni naturali sono il Jaubert ed il DSB. Preferisco il Jaubert perché il plenum omogeneizza le condizioni di profondità ed inoltre vi si può istallare un cavetto riscaldatore di limitatissima potenza per portare l’acqua e la sabbia sovrastante alla stessa temperatura della parte superiore.
Dopo aver scritto questo romanzo, cosa ne pensi di immettere la CO2 direttamente nel plenum ?
Ciao, enzo

menca 31-12-2012 17:43

http://www.aquagarden.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=16363
http://www.aquagarden.it/forum/topic...etodo,guarraci

Questi sono due link dove si possono trovare alcune indicazioni sul cosiddetto metodo "Guarraci" dal nome del genio che l'ha messo a punto....come anche l'autore tiene a sottolineare questo metodo ha i suoi limiti e la qualità della terra che si immette è fondamentale per evitare lunghi periodi per la colonizzazione batterica all'inizio...dire quale è la piu adatta è molto difficile, posso dire per esperienza che è meglio se non è troppo fertile...

x giammy: non credo che in Sicilia sia consigliabile l'esposizione in pieno sole, ma realizzare una vasca all'esterno in climi dove il ghiaccio non arriva secondo è un grosso vantaggio...considera comunque che anche da me l'estate non scherza (sono frequenti temperature sopra i 35 c° anche per alcune settimane)...quindi perchè non sperimentare? Cosi`potremo confrontarci piu' attivamente#36#

x jimbospace: qualunque talea che immetti in estate all'esterno, tende ad avere colorazioni molto piu rosse che in interno...quasi tutte le specie palustri (tra cui anche Ludwigia e Alternanthera) tendono molto velocemente a emergere, a volte lo fanno in pochi giorni dall'introduzione! Coltivare piante in esterno è comunque una esperienza da fare e per diversi mesi all'anno puo essere fatto con qualunque specie.

x enzo44: non sono in grado di darti una risposta per quanto riguarda la CO2 immessa sul fondo, anche perchè non conosco bene il metodo Jaubert. In ogni caso per avere successo con la coltivazione delle piante in acquari con poca tecnica la cosa fondamentale è fare un allestimento che permetta la creazione di un ecosistema in grado di fornigli tutti gli elementi in maniera equilibrata...solo per farti un esempio, immettere CO2 in un acquario con bassa illuminazione per me è un controsenso, o meglio inutile perchè il metabolismo vegetale è cosi basso che quella disciolta naturalmente è sufficiente. Da anni conduco acquari senza cambi, senza C02 e senza fertilizzazioni regolari con illuminazioni anche spinte, in alcuni casi, senza avere nessun problema di alghe o problemi di squilibrio, in questi acquari il fondo deve essere necessariamente molto fertile e ricco di sostanze organiche da subito.
Riguardo alle tue osservazioni voglio aggiungere che per creare un ecosistema non sono importanti solo le piante, ma le sinergie che si creano tra i vari elementi...tra questi elementi le colonie batteriche sono la base per tutto il resto (è il metabolismo batterico che fornisce la maggior parte della C02 necessaria).
Conosco anche esperienze di persone che hanno allestito plantacquari d'acqua dolce con il DSB , senza cambi, senza fertilizzazioni e senza CO2, in cui si sono riprodotti persino discus...!! ma questo è un altro discorso e stiamo andando OT!!

X tutti: buon anno #70

Jumper 01-01-2013 20:41

Ciao ,
complimenti per i tuoi bei risultati e complimenti anche per il topic molto interessante , avevo già una mezza idea , questa primavera di provare a tirare su una vasca esterna , dopo questo topic , ormai sono sicuro al 100% di volerlo fare.
Ti faccio un paio di domande
Hai trattato in qualche modo la terra di giardino prima di metterla in vasca ? (forno ?)
La terra nelle prime settimane acidifica l' acqua ?


Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 22:38.

Powered by vBulletin versione 3.8.9
Copyright ©: 2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Traduzione italiana Team: AcquaPortal
User Alert System provided by Advanced User Tagging v3.2.5 Patch Level 2 (Lite) - vBulletin Mods & Addons Copyright © 2024 DragonByte Technologies Ltd.
Copyright Zero Pixel Srl

Page generated in 0,07476 seconds with 14 queries