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Se io fossi un esperto di cani e una casa produttrice di accessori pet mi chiedesse di verificare se un cane tenuto in una gabbia da canarini mostra segni di disagio dopo un mese, io gli sputerei in faccia.
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Tralasciando il fatto che un’azienda che urla ai quattro venti di tenere al benessere dei pesci, utilizza ed approva una metodologia che comporta la morte di 30 pesci, l’esperimento in questione presenta, secondo il mio modesto parere, più di un dubbio a livello di metodologia, statistica e risultatii:
• il controllo è composto da 10 pesci in 1 solo acquario da 80 litri, mentre negli altri 2 gruppi ci sono rispettivamente pesci singoli in 10 vasche da 7 litri e 2 pesci in 5 vasche da 7 litri . Quindi i parametri di controllo non sono confrontabili. Si sarebbe dovuto fare un controllo con 10 vasche da 80 litri, con ognuno un pesce e 10 vasche da 7 litri con ognuna 2 pesci . Addirittura nella misura dei parametri dell’acqua, il controllo prevede un solo valore, quindi senza alcuna deviazione standard e senza alcuna validità statistica (n =1). Senza contare il fatto che anche qui non si può parlare di controllo, perché, a livello di inquinamento dell’acqua, 10 pesci in 80 litri corrispondono a 1 pesce in 7 litri (ed infatti, guarda caso, nelle vasche da 7 litri con 2 pesci ciascuna, i valori risultano diversi). • Il cambio giornaliero dell’acqua del 30 – 50% e settimanale del 100% non simula assolutamente una gestione normale e ortodossa di un acquario. • Non c’è traccia nella metodologia delle dimensioni dei pesci utilizzati per l’esperimento, né tanto meno la varietà o l’età. Un conto è inserire un piccolo Carassius auratus varietà “chicco di riso” di soli 5 cm un altro conto un adulto omeomorfo di 20 cm. E anche fosse il primo caso, occorre calcolare che un pesce rosso cresce molto nel corso della sua vita e 4 settimane non sono assolutamente sufficiente per valutare questa importante variabile. • Le deviazioni standard rilevate nei risultati sono troppo ampie per avere una qualche validità statistica, anche in base alla povertà numerica dei campioni presi in esame (n = 10 ). Tale esperimento, ancora secondo il mio parere, avrebbe qualche problema ad essere pubblicato da una rivista scientifica. |
Facendo qualche ricerca sul autore della "sperimentazione" ho scoperto che il dottor Ike Olivotto non è sconosciuto qui su AP
http://www.acquaportal.it/_archivio/...ienze_vita.asp |
Ike non solo non è sconosciuto, ma molti lo conoscono personalmente e lo stimano per il suo lavoro.
Ha tenuto conferenze a Cesena ed esponeva anche a Piacenza... Secondo me però stavolta ha proprio cappellato. #13 Se volete scrivergli un msg o una mail chiedendogli lumi: https://www.facebook.com/ike.olivotto?fref=ts |
Addirittura ha fatto un raduno con goccia blu
http://www.danireef.com/2011/08/23/r...blu-a-livorno/ Perché si è prestato a tutto questo? |
Quote:
Ti ho lasciato la sua pagina facebook, scrivigli un msg |
Non sono su facebook ma lo farò.
Spero che venga qui a dire la sua, anche io credo che sa sua è stata una "caduta di stile", e credo che persone come lui dovrebbero avere una collaborazione più stretta con AP. |
Gentile
@ikeolivotto
la prego di partecipare a questa discussione in quanto molti utenti, come me, sono rimasti basiti da questo "gioco" e dalla giustificazione che ne viene data.
Grazie |
Mi sono fermato nella lettura della relazione dopo aver letto "anestetizzati con dose letale".
Li hanno uccisi?! |
Quote:
Quello che non capisco è perchè Ike Olivotto, di cui nutro una grande stima come ricercatore e divulgatore scientifico, abbia voluto condurre questo esperimento.....#24 |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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