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Alessandro Falco, manco io ho capito #24
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Alessandro Falco, manco io ho capito #24
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era una proposta per provare a rendere fattibile un meccanismo tipo GDA ad un negozio...
il negoziante prende le prenotazioni ( una quota del totale ) per uno skimmer ad un prezzo vantaggioso e quando ha raggiunto il numero li ordina... il negoziante se ordina piu' pezzi ottiene cosi' un prezzo piu basso |
era una proposta per provare a rendere fattibile un meccanismo tipo GDA ad un negozio...
il negoziante prende le prenotazioni ( una quota del totale ) per uno skimmer ad un prezzo vantaggioso e quando ha raggiunto il numero li ordina... il negoziante se ordina piu' pezzi ottiene cosi' un prezzo piu basso |
Io dico che a fronte di persone sia in Internet che nei negozi, veramente bravi e competenti, ci sono dei disgraziati che fanno di tutto per perdere potenziali clienti e futuri appassionati all'acquariofilia.
Sfortunatamente per tutti i negozianti Italiani, di un certo tipo, la globalizzazione se ha portato dei benefici, ha aperto anche gli occhi abbottonati dei clienti (vedi acquisti on-line siti come questo ecc. ecc.). La differenza fra i negozi on line e tradizionali è enorme, gli Stati Uniti sono d'esempio, se andate laggiù nei negozi d'acquariofilia, non penserete mica di pagare la stessa roba al prezzo on line dell'organizzazione in Internet vero? Le tasse negli Usa sono praticamente inesistenti, la concorrenza aggressiva, ed i consumatori agguerriti... Noi siamo ancora nel paese delle meraviglie.. Inutile disperarsi + di tanto, quando la stessa Tunze, tanto per fare un'esempio blasonato, si fa fare la roba in Cina e poi io non vedo alcun vantaggio nel prezzo finale, un pò di nervoso sinceramente mi verrebbe, e se ho l'occasione di risparmiare, vorrei usufruire anch'io del mercato GLOBALE. O NO???? |
Io dico che a fronte di persone sia in Internet che nei negozi, veramente bravi e competenti, ci sono dei disgraziati che fanno di tutto per perdere potenziali clienti e futuri appassionati all'acquariofilia.
Sfortunatamente per tutti i negozianti Italiani, di un certo tipo, la globalizzazione se ha portato dei benefici, ha aperto anche gli occhi abbottonati dei clienti (vedi acquisti on-line siti come questo ecc. ecc.). La differenza fra i negozi on line e tradizionali è enorme, gli Stati Uniti sono d'esempio, se andate laggiù nei negozi d'acquariofilia, non penserete mica di pagare la stessa roba al prezzo on line dell'organizzazione in Internet vero? Le tasse negli Usa sono praticamente inesistenti, la concorrenza aggressiva, ed i consumatori agguerriti... Noi siamo ancora nel paese delle meraviglie.. Inutile disperarsi + di tanto, quando la stessa Tunze, tanto per fare un'esempio blasonato, si fa fare la roba in Cina e poi io non vedo alcun vantaggio nel prezzo finale, un pò di nervoso sinceramente mi verrebbe, e se ho l'occasione di risparmiare, vorrei usufruire anch'io del mercato GLOBALE. O NO???? |
il discorso mi pare incentrato su rivenditori e dettaglianti, capirei un sentimentalismo sul "comprate made in Italy" ma se prendo un prodotto cinese da un tedesco o da un italiano sempre un prodotto cinese prendo.
Sarà un ragionamento sbagliato il mio :-D ma, se prendo uno schiumatoio italiano il produttore (si spera) avrà operai in sedi italiane comprerà per produrre tubi e raccordi in Italia farà fare pezzi e stampi in Italia, gli adesivi e gli imballi sempre in Italia ecc un bell'indottino di posti di lavoro! un rivenditore invece riceve l'ordine poi a sua volta ordina lo schiumatoio alla ditta straniera, lo riceve ,lo spacchetta, lo controlla, lo reimpacchetta col suo scatolone e lo spedisce al cliente, il cliente paga subito, al fornitore si paga minimo a 30gg(se il produttore vuole cash è perchè il rivenditore non vale nulla come garanzie e quote mercato). cosa vuol dire poi organizzare un megaordine per spuntare il prezzo? il commerciante si sbatte ad avere il miglior prezzo e avrà tanti ordini, mica devo fare io il lavoro degli altri a farli pure guadagnare. Il succo rimane:" gli affari sono affari" il commercio è così e sarà sempre così. |
il discorso mi pare incentrato su rivenditori e dettaglianti, capirei un sentimentalismo sul "comprate made in Italy" ma se prendo un prodotto cinese da un tedesco o da un italiano sempre un prodotto cinese prendo.
Sarà un ragionamento sbagliato il mio :-D ma, se prendo uno schiumatoio italiano il produttore (si spera) avrà operai in sedi italiane comprerà per produrre tubi e raccordi in Italia farà fare pezzi e stampi in Italia, gli adesivi e gli imballi sempre in Italia ecc un bell'indottino di posti di lavoro! un rivenditore invece riceve l'ordine poi a sua volta ordina lo schiumatoio alla ditta straniera, lo riceve ,lo spacchetta, lo controlla, lo reimpacchetta col suo scatolone e lo spedisce al cliente, il cliente paga subito, al fornitore si paga minimo a 30gg(se il produttore vuole cash è perchè il rivenditore non vale nulla come garanzie e quote mercato). cosa vuol dire poi organizzare un megaordine per spuntare il prezzo? il commerciante si sbatte ad avere il miglior prezzo e avrà tanti ordini, mica devo fare io il lavoro degli altri a farli pure guadagnare. Il succo rimane:" gli affari sono affari" il commercio è così e sarà sempre così. |
Quote:
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Sul resto non posso che darti ragione... geppy |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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