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Quante domande! :-D Allora non credo che tutte le piante possano essere messe nei vasetti in vasca, e non risentano della posizione dato che, volente o no, i contenitori sono come a “bagnomaria”. Fermo restando che le ventose permettono di posizionarli come meglio si vuole, si puo’ anche mettere la parte superiore del contenitore sopra il pelo dell’acqua, ma i vasetti sono cmq bucati sia sotto che dietro dove si inseriscono le ventose, quindi l’acqua entra e circola all’interno del vasetto. Quindi le piante hanno le radici nel vasetto completamente immerse. Quando ho scelto quali piante mettere mi sono infatti informato nei forum stranieri su quali gia’ venissero usate dai possessori di riparium, e in genere sono tutte piante che gia’ usiamo in acquariofilia sommerse (che poi nessuna pianta nasce sommersa a parte alcune tipo vallisneria e simili con foglia molle diciamo cosi) o piante palustri, o in caso galleggianti. Dubito che piante non abituate a tali abitat possano abituarsi |
Complimenti per la vasca, davvero bellissima!
Se non ho letto male hai utilizzato rami di quercia e da lì la consistente ambratura dell'acqua. Volevo chiederti se e in che misura acidifica l'acqua, leggo che hai comunque un ph sopra al 7. |
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Non saprei proprio dirti in quale misura l acidifica perché l ho misurato in avviamento ed era poco sopra al 7, e i Mogurnda non è che sono così sensibili, anzi sono poco esigenti, quindi non l ho più misurato |
Se il kh è sufficientemente alto la sostanza acidificante viene "tamponata" risultando ininfluente.
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Chiaramente il kh fa da tampone, ero curioso di conoscere i valori nel dettaglio perché immagino che tutti quei rami, potenzialmente, hanno un forte potere acidificante.
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veramente splendido! ho un paludario con parecchie piante emerse che è simile come concetto ma il livello dell'acqua è molto più basso e non ci allevo animali se trovo un po di tempo per risistemarlo, ora è una foresta e alcune piante hanno preso il sopravvento, ve lo mostro
l'unica cosa che ti appunto è che io avrei creato un dislivello maggiore sul fondo magari nel angolo destro, ti avrtebbe mangiato un po di litri ma secondo me da una profondità maggiore (non che ne manchi al tuo layout) e poi da proprio la sensazione di trovarsi a bordo fiume. poi per i plantacquaristi provare a crescere emerse le piante che tanto impiazziamo a far crescere immerse, oltre a far capire perchè tanto impazziamo a crescerle imeerse, insegna molte cose sulla loro biologia. quindi W i vasetti galleggianti! |
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sai per il fatto del livello dell'acqua o del dislivello ho ragionato moltissimo. avrei potuto sicuramente fare un riparium più comune e tenere un livello d'acqua più basso, o alzare il fondo sulla parte posteriore o su un lato, ma volevo dare piu' spazio possibile ai pesci oltre che creare una buona zona emersa. (che poi quel capoccione di maschio di mogurnda mi ha fatto una buca assurda :-D) poi leggendo i forum stranieri di appassionati di riparium ho visto che in fondo ognuno lo fa e lo interpreta a modo suo, ce ne sono con poca acqua e con molta come il mio, in fondo è bello anche per questo per il fatto dei diversi tipi di interpretazione e delle differenti vasche che possono venire fuori a seconda dell'appassionato che la allestisce,#36# |
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certo però abbassado il livello potresti goderti qualche altra pianta emersa magari aggiungendo il numero dei tronchi io li ho usati come sostegno per un orchidea phalaenopsis che avendo radici fotosintetiche l'ho legata senza substrato a dei tronchi vicino l'acqua e mi sta dando ottime soddisfazionni e poi forse avrei messo anche un po di photos ha un potere denitrante pazzesco, lo utilizzavo nel paludario quando avevo un cynops ;) |
un'altra curiosità: che differenza c'è tra questi definiti paludarium e i riparium? non avevo mai sentito questo termine anche in giro sulla rete ho sempre visto e letto paludarium tipo questi:
http://www.paludariums.net/ |
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Con dei fori di dimensioni contenute non occorre trattenere un substrato granuloso,al massimo basta posizionare sul fondo un pezzettino di tulle. Se appendi le vaschette all'esterno teoricamente puoi coltivarci di tutto ma devi innaffiare con regolarità ed evitare i ristagni idrici.Il terriccio deve essere il più possibile arieggiato. Anche il vasetto nero in plastica con del tulle va bene ma è tondo e non appoggia perfettamente al vetro. Ritornando alle mangiatoie ne ho inserita una prima di operarmi piantandoci della Selaginella;In aggiunta ho bucato la parete verticale del vasetto con una punta da 5 per incastarci dei rizomi di Bolbitis. Un altra idea carina ma più complicata che mi è venuta coltivando il Nephrolepis in semi emersione consiste nel riempire una calza da donna con la solita terra,annodare l'estremità della calza aperta formando una pallina e fare un piccolo buco per posizionare la felce;infine si va a nascondere la calza legandola con del filo da pesca dietro ad un legno che raggiunge la superficie; Nel giro di qualche settimana le radici della felce inizieranno a sbucare dalla calza creando un bel groviglio selvaggio. |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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