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L'agente ha di nuovo cambiato versione: ora ammette di aver puntato l'arma. Ovviamente dice che il colpo gli è partito accidentalmente.
Oramai ho perso il conto delle versioni che ha fornito. E' proprio questo voler negare la propria responsabilità ad ogni costo, tarando di volta in volta il proprio racconto sulle evidenze che man mano emergono, che irrita profondamente. Inoltre è mia convinzione che non è nemmeno una buona strategia difensiva. C'è da registrare una ricostruzione più dettagliata degli avvenimenti di quel mattino, che ovviamente non hanno nulla a che vedere con la resposabilità dell'omicida e non modificano, nè moralmente nè giuridicamente, la sua posizione. A ciò che già si sapeva, e cioè che c'era stata una rissa, si aggiunge il sospetto che l'aggressione fosse addirittura premeditata, nel senso che il Sandri ed i suoi amici si sarebbero portati sin da Roma armi di varia natura (sassi, biglie, ombrelli e coltelli). E' inoltre emerso che il Sandri era stato fermato cinque anni fa con un gruppo di tifosi fra i quali qualcuno era armato di cacciavite e uno dei suoi amici in macchina, il guidatore, fosse stato fermato tempo fa con un coltello. Perlomeno così dice il Dipartimento di Pubblica Sicurezza. Questo evidenzia ciò che già si poteva immaginare dalle raccapriccianti immagini del funerale, ove gruppi di spostati, rasati e con grinte di chiara matrice, salutavano romanamente il feretro. Che non fossero santi, non c'erano molti dubbi. Devo dire che mi sembra le cose vadano piuttosto bene sotto il profilo investigativo. Se le forze dell'ordine non si faranno riprendere dalla tentazione di alterare i fatti, come avevano tentato di fare inizialmente, mi sembra che si stia procedendo in modo equilibrato con l'analisi di quanto accaduto, ferma la responsablità dell'agente per omicidio volontario. Resta, perlomeno per me, la preoccupazione per l'oggettiva incapacità di fronteggiare queste orde di criminali. L'assalto alle caserme ben avrebbe giustificato una dura reazione delle forze dell'ordine, stavolta sì anche armata, che però non c'è stata. Ne comprendo le ragioni, ma mi chiedo se veramente non fosse stato il caso di mandare un messaggio forte a quei delinquenti e ai loro sodali. A presto |
condormannaro,
credo, magari sbaglio, che non era il "momento giusto", chiamamolo così, per reagire come si sarebbe dovuto. Credo che se dovesse riaccadere (ma non credo), la reazione sarebbe diversa. Io continuo a considerare i 2 avvenimenti come distinti, ovvero la "scusa" di ciò che è successo è stata usata da un'orda di idioti per compiere atti "agognati" da tempo. Tradotto: non gliene fregava niente di uno morto ad un tot di km di distanza, ma la scusa è stata molto buona e presa al volo.. Quote:
Spero che le cose vadano per una volta come dovrebbero andare. Già il cambio d'accusa è un segnale forte. Quote:
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Per quanto riguarda gli estremismi, sono anche qui d'accordo. Con un'unica doverosa precisazione: essere estremisti non è reato, nè di sinistra, nè di destra. In quest'ultimo caso tuttavia la legge considera reato tutta una serie di comportamenti legati al fascismo. In sostanza: essere comunisti non è reato, tanto che ci sono diversi partiti in Parlamento. Essere fascisti, o meglio richiamarsi a quei principi ed organizzarsi in tal senso, è invece reato. E' un punto fermo, giuridico e morale, che non andrebbe mai dimenticato, e che affonda le proprie ragioni nella nostra storia. A presto |
limite messaggi raggiunto e superato da un pezzo............chiudo ed invito a proseguire la discussione nella sezione più opportuna per questo tipo di argomenti, la sezione "eventi".
grazie. ;-) |
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