Quote:
Originariamente inviata da ale_nars
è proprio quello di cui parlavo,il biologico del dolce non chiude bene il ciclo,le rocce vive del marino non sono altro che un ottimo biologico,all'esterno della roccia ci sono gli aerobi,poi mano a mano che si va in profondità,i facoltativi e poi gli anaerobi,solo,utilizzando i giusti materiali e dimensionando bene il filtro è possibile imitare questo perfetto biologico,poi ovvio,lo schiumatoio ha un ruolo fondamentale,ma il cibo per i coralli e tutto il surgelato che diamo ai pesci non ha niente a che vedere con quello del dolce,inquina molto di più.
|
dipende infati ho scritto come lo conosciamo , se tu riduci il flusso al suo interno ( puoi ridurlo anche senza diminuire la portata , basta fare 4 conti x dimensionarlo ) avrai come risultato l' isspessimento del biofilm batterico avendo cosi sullo strato esterno e quindi a contatto col flusso dell'acqua batteri aerobi , all'interno la scarsa quantitaa' di ossigeno presente crea il presupposto x l'insediamento di anaerobi facoltativi , che lavorano in contiguita' con gli aerobi e adoperano i batteri morti come fonte di carbonio
oppure un altro esempio e' il filtro d'amburgo
ovviamente il tutto va pensato e dimensionato con cognizione di causa
P.S. non pensare che le rocce vive siano completamante colonizzate , leggevo qualche tempo fa un articolo di alcuni studi eseguiti in tal senso sulle rocce vive e avrebbero scoperto che i batteri colonizzano solo i primi millimetri delle rocce
|