Marco Armondi |
13-06-2008 21:54 |
Ok. Allora cominciamo.
1. Un plauso a Skimmer (che conosco personalmente) per l'ottimismo. Per lo meno non sono l'unico pazzo in giro a credere in questo settore :-)
Gli auguro il massimo della fortuna e spero che possa realizzare il suo sogno come io ho fatto negli ultimi 15 anni.
2. Riguardo ai costi ho letto di cifre sensate ed altre un po' meno (chi troppo chi troppo poco). E' chiaro che se fai un negozio grande spendi tanto, se lo fai più piccolo spendi meno. E non parlo (come hanno fatto tutti) di costi iniziali ma, soprattutto, dei costi di mantenimento (pochi hanno parlato di questo tasto "dolente").
3. Sono piuttosto perplesso riguardo le potenzialità di un negozio piccolo (sotto i 120 mq) al giorno d'oggi (soprattutto a Brescia dove i principali negozi sono tutti superiori ai 300 mq). La piccola superficie limita il fatturato, il basso fatturato limita il potere contrattuale con i fornitori, il basso potere contrattuale limita la marginalità, la bassa marginalità comprime gli investimenti, la mancanza di investimenti ti fa fallire nel giro di 5/6 anni (se sei bravo con i clienti.... altrimenti anche in meno tempo).
4. Sicuramente la preparazione di Skimmer (quanto odio i nickname....) riguardo il marketing, la fidelizzazione del cliente e quant'altro saranno utilissime per un eventuale suo negozio, d'altro canto debbo dire che la collaborazione fra negozianti è altrettanto utile. Faccio parte del Consorzio G5 da tanti anni e debbo dire che lo scambio di esperienze ed idee fra negozianti, che non si trattino fra di loro come concorrenti ma come colleghi, mi ha giovato tantissimo.
5. E' inutile dire che gestire animali vivi è questione di passione, è una missione. Qualsiasi esperto di marketing, business planer o analizzattore di mercato quando vede i numeri che giriamo, le difficoltà nel reperire personale professionalmente preparato, i costi di gestione, l'impossibilità del franchising o di economia di scala ci guarda in faccia come se fossimo dei mentecatti. L'ultimo con cui ho parlato mi ha detto che con le mie capacità impreditoriali (ma come farà lui a conoscerle?) e i soldi che ho speso per il negozio nuovo (ma come farà a sapere quanti ne ho spesi?) avrei fatto molti più soldi, lavorando la metà di adesso, se avessi aperto una catena di pizze al taglio e piadine!!!!
6. Devi avere (o imparare alla svelta!) parecchie conoscenze riguardo la gestione commerciale, l'analisi delle vendite, degli acquisti, la gestione del magazzino. Se aspetti la fine dell'anno per "tirar su i conti" è quasi sempre troppo tardi. Il brutto della faccenda che devi far questo lavoro fuori dall'orario di apertura al pubblico. Morale: fai conto che lavorerai almeno 60 ore alla settimana. Non conosco nessun negoziante di successo che lavori meno.
7. Se vorrai qualche dritta non esitare a chiedere. Io ho solo colleghi, nessun concorrente.
Ciao
Marco Armondi
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