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-   -   Curativi in acquario sotto sequestro! Appello dalle aziende. (http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=164309)

Marco AP 26-03-2009 14:09

vesperio, ho già spiegato chiaramente quale sia il problema, ma forse non si è capito. Provo a rispiegarmi.

Questa legge europea è stata recepita dai vari paesi in diversi modi.

Questa legge, come ha riportato Sibona, prevede una autorizzazione al commercio (AIC) da parte del ministero competente.
In Italia questa autorizzazione costa 12.000 euro per ogni singolo prodotto e va rinnovata ogni 5 anni. A questi 12.000 euro vanno aggiunti tutti i costi per adempiere alla richiesta, tra cui un'analisi chimica approfondita di cosa contiene il prodotto (e qui parliamo di almeno 5000 euro di costo, che aumenta in base alla complessità del medicinale). Oltr a questo ci sono da aggiungere tutti i costi burocratici per seguire la pratica e probabilmente anche una persona che si dedichi solo a questo aspetto. Poi al 99%, conoscendo lo stato italiano, ci saranno sicuramente altri costi da aggiungere. Quindi alla fine si parla di un costo minimo di 20.000 euro per ogni singolo prodotto, da rinnovare ogni 5 anni. Fai conto che in media ogni azienda ha almeno 5 curativi in catalogo... fai 5x20.000 e arrivi a cifre che superano i 100.000 euro! Cifra da sborsare ogni 5 anni....
Ora fino a qui penso sia tutto chiaro.

Perchè le aziende non si sono adeguate? Per il semplice fatto che loro in primis hanno detto ai ministeri di allora che cifre del genere non giustificano un investimento tale per questi prodotti, poichè per un'azienda grossa, il fatturato di questi prodotti non arriva nemmeno a ad un terzo di quelle cifre di cui sopra.
Per anni quindi le aziende hanno cercato di mediare e il ministro ha bene o male "chiuso un occhio", almeno da quello che ho capito.
Ora la situazione è differente, come avrete letto qui e anche in altri forum, sono scattati dei controlli da parte dei NAS con conseguenti sequestri.
A questo punto le aziende saranno costrette a ritirare i prodotti dal mercato e questo non sarà cmq per loro un grave danno, perchè come ho detto sopra, i fatturati per i midicinali erano cmq una parte quasi irrilevante del fatturato totale.
Sono però naturalmente dispiaciute di non poter offrire al cliente finale un servizio a 360 gradi che comprendeva appunto anche i medicinali con la paura, oltretutto, che si venga a creare una sorta di mercato "fai da te" dei medicinali, con un reale conseguente rischio per la salute sia dei pesci che degli appassionati.

Perchè in Germania questo non è accaduto? Perchè in germania la legge è stata recepita, ma con costi per l'AIC molto più bassi (si parla di 2500 euro). Inoltre un prodotto che ha ricevuto l'AIC da una nazione, può essere commercializzato solo in quella nazione e per essere venduto al di fuori di questa, deve richiedere una nuova autorizzazione!

Come noi si trovano anche la Francia e se non ho capito male anche l'Inghilterra e probabilmente anche altre nazioni, ma non so quali.

Alla fine quindi, non è giusto a mio avviso dire che le aziende commercializzavano prodotti pericolosi trasgredendo le normative.... anzi... nonostante il rischio, continuavano a dare un servizio in più all'acquariofilo. Naturalmente avevano anche un guadagno, logico, ma un guadagno cmq minimo rispetto al totale dei fatturati, quindi penso che era proprio per una questione di offrire un servizio completo all'appassionato, il quale magari aveva un acquario di tal marca e quando andava dal negoziante gli chiedeva anche il medicinale di tal marca e quindi si crea anche un rapporto di fidelizzazione con l'utente finale per quella specifica marca.

Spero di essere stato chiaro.
Ciao ;-)

MonstruM 26-03-2009 14:26

Marco AP, una sola cosa non ho capito. Perchè questa disparità di valore sulle concessioni da paese a paese se è una norma europea? #24

MonstruM 26-03-2009 14:26

Marco AP, una sola cosa non ho capito. Perchè questa disparità di valore sulle concessioni da paese a paese se è una norma europea? #24

Marco AP 26-03-2009 14:57

Quote:

Perchè questa disparità di valore sulle concessioni da paese a paese se è una norma europea?
Perdonami, ho scritto legge, ma il termine esatto è direttiva europea, che poi ogni paese recepisce come meglio crede. Il discorso della Germania, se non vado aerrato, è riferito solo ai medicinali per acquario i quali hanno ricevuto una deroga.

Ciao ;-)

Marco AP 26-03-2009 14:57

Quote:

Perchè questa disparità di valore sulle concessioni da paese a paese se è una norma europea?
Perdonami, ho scritto legge, ma il termine esatto è direttiva europea, che poi ogni paese recepisce come meglio crede. Il discorso della Germania, se non vado aerrato, è riferito solo ai medicinali per acquario i quali hanno ricevuto una deroga.

Ciao ;-)

MonstruM 26-03-2009 15:03

Marco AP,ho capito, ti ringrazio. :-)

MonstruM 26-03-2009 15:03

Marco AP,ho capito, ti ringrazio. :-)

Pesciu 26-03-2009 15:09

MonstruM, perchè in questi casi è sempre così, la norma è europea, ma viene applicata secondo gli usi dello stato.
Francamente mi sembra molto strano che abbiano un guadagno netto minore dei 100.000 € ogni 5 anni per i medicinali...
Il tempo gli è stato dato per avere questi soldi, difatti come avete detto hanno "chiuso un occhio" per un pò di tempo.
Certo le aziende hanno completamente ragione a lamentarsi, ma non per continuare a fare come prima, ma per il fatto che in alcuni paesi i costi sono ben minori.
Le aziende fino ad adesso hanno tranquillamente commerciato medicinali con una sperimentazione credo insufficente (lo dico per esperienza personale, non per altro), quindi come tutti si devono mettere in regola.
Comprereste mai una medicina per voi che non abbia avuto adeguate sperimentazioni ? Io no e non mi sembra giusto che persone inesperte comprino qualcosa che in verità non è... Cioè una medicina vera e propria.

Pesciu 26-03-2009 15:09

MonstruM, perchè in questi casi è sempre così, la norma è europea, ma viene applicata secondo gli usi dello stato.
Francamente mi sembra molto strano che abbiano un guadagno netto minore dei 100.000 € ogni 5 anni per i medicinali...
Il tempo gli è stato dato per avere questi soldi, difatti come avete detto hanno "chiuso un occhio" per un pò di tempo.
Certo le aziende hanno completamente ragione a lamentarsi, ma non per continuare a fare come prima, ma per il fatto che in alcuni paesi i costi sono ben minori.
Le aziende fino ad adesso hanno tranquillamente commerciato medicinali con una sperimentazione credo insufficente (lo dico per esperienza personale, non per altro), quindi come tutti si devono mettere in regola.
Comprereste mai una medicina per voi che non abbia avuto adeguate sperimentazioni ? Io no e non mi sembra giusto che persone inesperte comprino qualcosa che in verità non è... Cioè una medicina vera e propria.

Marco AP 26-03-2009 15:41

Quote:

Francamente mi sembra molto strano che abbiano un guadagno netto minore dei 100.000 € ogni 5 anni per i medicinali...
A me non sembra strano... anzi... Non fare l'errore che se un medicinale all'azienda costa 5 e poi lo rivende a 10, il suo guadagno effettivo è 5. A questi devi togliere le tasse (mediamente il 50%), i costi di magazzino, operai, agenti, pubblicità e mille altre cose. Quindi se alla fine il loro guadagno è 2 (riferito all'esempio naturalmente) è già tanto.
Supponiamo anche che in 5 anni riesci ad avere un guadagno di 20.000 euro... questo guadagno giustifica l'investimento? Assolutamente no, perchè per produrre questo guadagno hai probabilmente avuto dei costi aziendale superiori, per non parlare che il guadagno va poi ripartito in 5 anni...
Cmq... se c'era un guadagno interessante, tutto questo problema non sarebbe mai nato no? Quindi io credo ai motivi delle aziende... e non è che è una sola azienda a dirlo, ma tutte... quindi... basta fare 1 + 1. Ciao ;-)


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