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ora io ci stò anche a parlerne anzi mi pace molto.....però senza partire da preconcetti ovviamente.....e partendo dal presupposto che questi cannolicchi (se è vero) riescano a svolgere la funzione menzionata dal ragazzo e scritta sulla confezione.....sennò sono daccordo che si tratti di un biologico come lo si intende di solito.....quindi rilascio di no3. |
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ora io ci stò anche a parlerne anzi mi pace molto.....però senza partire da preconcetti ovviamente.....e partendo dal presupposto che questi cannolicchi (se è vero) riescano a svolgere la funzione menzionata dal ragazzo e scritta sulla confezione.....sennò sono daccordo che si tratti di un biologico come lo si intende di solito.....quindi rilascio di no3. |
[quote="oceanooo"]
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Ciao Federico |
[quote="oceanooo"]
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Ciao Federico |
Abracadabra, io non ho un ricordo in cui si diceva che non ce l'avrebbe fatta, anzi, mi è rimasto molto bene il concetto della doppia funzione ossidante e riducente di ogni singolo pezzo di corallina e che le basi teoriche di questo funzionamento abbiano dei solidi fondamenti logici. Se non avessi già rocce in abbondanza, avrei provato a fare un simile filtro io stesso...
Secondo me si parte dal concetto errato che il biologico rilasci NO3 e basta... per biologico, senza saperlo evidentemente, si intendono quindi solo batteri aerobi ossidanti. Inrealtà qualunque vasca deve averli, solo che per non far salire i nitrati, deve anche avere i batteri riducenti. Perciò ribadisco quanto ho già detto. BAsta associare ai cannolicchi un buon filtro riducente e magari limitare le fonti di inquinamento se le due popolazioni batteriche non sono in perfetto equilibrio, ovvero i riducenti sono troppo pochi per smaltire gli NO3 prodotti dagli ossidanti. Resta comunque che se non hai batteri ossidanti a sufficienza non parte nemmeno il ciclo dell'azoto, perciò in teoria, questi stessi si sviluppano sulla base di quanto materiale inquinante hanno da ossidare.... |
Abracadabra, io non ho un ricordo in cui si diceva che non ce l'avrebbe fatta, anzi, mi è rimasto molto bene il concetto della doppia funzione ossidante e riducente di ogni singolo pezzo di corallina e che le basi teoriche di questo funzionamento abbiano dei solidi fondamenti logici. Se non avessi già rocce in abbondanza, avrei provato a fare un simile filtro io stesso...
Secondo me si parte dal concetto errato che il biologico rilasci NO3 e basta... per biologico, senza saperlo evidentemente, si intendono quindi solo batteri aerobi ossidanti. Inrealtà qualunque vasca deve averli, solo che per non far salire i nitrati, deve anche avere i batteri riducenti. Perciò ribadisco quanto ho già detto. BAsta associare ai cannolicchi un buon filtro riducente e magari limitare le fonti di inquinamento se le due popolazioni batteriche non sono in perfetto equilibrio, ovvero i riducenti sono troppo pochi per smaltire gli NO3 prodotti dagli ossidanti. Resta comunque che se non hai batteri ossidanti a sufficienza non parte nemmeno il ciclo dell'azoto, perciò in teoria, questi stessi si sviluppano sulla base di quanto materiale inquinante hanno da ossidare.... |
Ink, "Resta comunque che se non hai batteri ossidanti a sufficienza non parte nemmeno il ciclo dell'azoto, perciò in teoria, questi stessi si sviluppano sulla base di quanto materiale inquinante hanno da ossidare...."
Secondo me la maggior parte degli "insuccessi" dei biologici sta' tutta qua!! Spesso sui filtri biologici classici si mettono relativamente pochi cannolicchi,o altri materiali,che non hanno la capacita' di smaltire il carico.....e' un po' come pretendere di gestire una vasca da 500 litri con uno skimmer normale e 10 Kg di rocce vive....... Anche la scelta dei materiali,secondo me',ha la sua buona importanza.......si insiste troppo sul fatto che le rocce vive sia l'unica superficie in cui i batteri si possano insediare....quando non e' cosi.......logico non si insedieranno sul granito....ma sulla jumbo(che poi non e' altro che roccia viva frantumata) o altri materiali che ne "imitino" le caratteristiche penso sia piu' che possibile..... |
Ink, "Resta comunque che se non hai batteri ossidanti a sufficienza non parte nemmeno il ciclo dell'azoto, perciò in teoria, questi stessi si sviluppano sulla base di quanto materiale inquinante hanno da ossidare...."
Secondo me la maggior parte degli "insuccessi" dei biologici sta' tutta qua!! Spesso sui filtri biologici classici si mettono relativamente pochi cannolicchi,o altri materiali,che non hanno la capacita' di smaltire il carico.....e' un po' come pretendere di gestire una vasca da 500 litri con uno skimmer normale e 10 Kg di rocce vive....... Anche la scelta dei materiali,secondo me',ha la sua buona importanza.......si insiste troppo sul fatto che le rocce vive sia l'unica superficie in cui i batteri si possano insediare....quando non e' cosi.......logico non si insedieranno sul granito....ma sulla jumbo(che poi non e' altro che roccia viva frantumata) o altri materiali che ne "imitino" le caratteristiche penso sia piu' che possibile..... |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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