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Io ogni due tre giorni metterei il flusso del filtro al massimo per qualche minuto e gli darei una shakerata dall'esterno, senza aprirlo.
Luca |
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Ad asportare il sedimento che poi finirebbe in vasca ?... La cosa che mi disorienta è la diversità di risposte che ho da persone esperte riguardo ai più banali problemi di gestione... Ad esempio la pulizia periodica del filtro: chi si raccomanda di tenerlo ben pulito aprendolo una volta al mese e chi mi dice il contrario... Nella mia precedente gestione di acquario dolce con Discus il filtro esterno lo pulivo ogni 6-8 mesi e non ho mai avuto problemi particolari. Nel marino mi è stato detto di pulirlo molto più spesso , forse per evitare accumuli di sedimento che farebbero impennare la concentrazione dei nitrati. forti , che considero un esperto,non è di questo avviso. Chi devo ascoltare ??? Forse non cambia molto seguendo una via o l'altra ?... |
Ma di che filtro parli, di una batteria di siporax o di un normalissimo filtro esterno?
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In un marino lo scopo è quello di avere acqua oligotrofica come in mare. Per fare ciò serve non avere organico latente, ma una frequente disponibilità di cibo presente in acqua. Perciò serve che i batteri vedano arrivare nuovo organico da trattare e che i corallo vedano arrivare frequentemente materi assimilabile. Sbattere il filtro svolge entrambi i compiti a mio avviso. Nel marino c'è un bilancio tra quanto si consuma e quanto si immette e serve che sia in pari, mantenendo uno stato oligitrofico. Luce e lavoro dei batteri concorrono a mantenerlo. I batteri sono influenzati da svariati fattori (disponibilità di carbonio e temperatura per dirne alcuni). Accelerare il lavoro batterico mette tuttavia a repentaglio la salute di animalo sensibili quali gli sps, poiché trasforma organico in ammoniaca, scurendoli e favorendo la crescita di alghe. La stessa quantità di organico in vasca determina la quantità di batteri presenti e se troppi, provocano danni agli animali.
Luca |
Masushita, ti stiamo confondendo le idee. Posso solo risponderti in base alla mia esperienza. Come ho già scritto, tenderei a risciacquare in acqua della vasca i siporax inizialmente dopo 6/7 mesi. Successivamente ritarderei sempre più l'operazione. Effettivamente, come ti ha suggerito di fare Ink i sedimenti finirebbero in vasca, ma il compito del filtro in questione non è quello di essere un setaccio meccanico, bensì di operare sul ciclo biologico dell'azoto aiutando le rocce già presenti in vasca. Pulirlo di frequente comporterebbe un'azione di disturbo sull'attività dei batteri. La spugna ha il compito di limitare l'accumulo di sedimenti all'interno del contenitore come pure la shakerata periodica . Se ne hai il tempo trova su reef central la vasca di Carlitos Moreno che utilizza egualmente i siporax al posto delle rocce vive. Ad onor del vero devo dire, però, che il sistema che ti ho suggerito l'ho sperimentato qualche tempo prima di Carlitos.
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Ma devo aggiungere che il sistema di Carlitos lo trovo assolutamente funzionale. Però il sistema migliore per ospitare i siporax, evitando accumuli di sedimenti, l'ho letto su una vecchia rivista di Aquarium. I cannolicchi venivano riposti in uno scomparto della sump, chiuso lateralmente sino sopra il livello dell'acqua, che defluiva solo sotto lo scomparto stesso senza attraversarlo.
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Concordo con Luca, la shekerata è benefica perchè inonda la vasca di cibo per coralli detritivori e molluschi. Il sedimento accumulato intorbidirà l'acqua ma non porterà conseguenze a lungo termine in quanto praticamente inerte.
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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