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Ora, come detto prima non ho capito il problema di fondo ma lo immagino.
La questione economica credo nasca non dall'esigenza di pagare una multa. (pago 30 euro per un parcheggio irregolare e vado) ma dall'esigenza di avere le autorizzazioni per medicinali che sono molto diverse da quelle per alimenti. Servono macchinari e apparecchiature atte a garantire la "bontà" dl prodotto e quidni il rispetto delle norme di buona preparazione. una persona laureata e qualificata in pianta stabile che controlla tutto (ma è pagata dalla stessa casa produttrice quindi...è un costo per loro e una presa per il culo per noi). Poi devi dimostrare che il farmaco funziona, non basta dire "ma sì, c'è un po' di antibiotico.... servono analisi di laboratorio, prove concrete test in vitro prima e sugli animali poi. Ora in realtà un farmaco ad uso umano da quando viene "progettato" a quando riesce ad essere commercializzato passa una trafila di 12 anni, (salvo casi di emergenza mondiale come l'aids per il quale il primo farmaco è stato autorizzato in circa 6 mesi!!). Non so a quali normative dovrebbero sottostare per uso acquariofilo, probabilmente ad una procedura semplificata e più breve ma non dubito che i costi siano per loro molto alti. |
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EDIT: per intenderci sul discorso costi questi "Un dossier di registrazione di un medicinale veterinario è composto da 4 parti così suddivise: PARTE I che comprende: Dati amministrativi (domande, autorizzazioni e tariffe) Stampati illustrativi (riassunto delle caratteristiche del prodotto, foglietto illustrativo, etichette) Export Reports (si tratta di relazioni critiche effettuate da un esperto qualificato, una per ciascuna delle tre parti costituenti la documentazione tecnica del medicinale veterinario) PARTE II (Qualità) che comprende: Documentazione di tecnica farmaceutica riguardante le caratteristiche di qualità del medicinale (composizione quali-quantitativa, descrizione del metodo di preparazione e dei controlli eseguiti sulle materie prime, controlli durante la fabbricazione e sul prodotto finito, prove di stabilità, misure di prevenzione trasmissione TSE……..) PARTE III A – IIIB (Sicurezza e residui) che comprende: Documentazione riguardante le caratteristiche di sicurezza del medicinale (farmacologia di base, studi tossicologici per somministrazioni uniche e ripetute, tossicità riproduttiva, teratogenesi, mutagenesi, studi residuali per la definizione di tempi di attesa per gli animali destinati alla produzione di alimenti per l’uomo, dati sull’impatto ambientale…………) PARTE IV (Efficacia) che comprende: Documentazione riguardante le caratteristiche precliniche e cliniche relative al medicinale (farmacologia di base, farmacodinamica, farmacocinetica, tollerabilità nelle specie di destinazione, prove cliniche condotte con il medicinale in esame sulle specie target richieste e secondo la posologia prevista……..)" Direttamente estratto da qui: http://www.ministerosalute.it/farmac...enu=immissione |
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EDIT: per intenderci sul discorso costi questi "Un dossier di registrazione di un medicinale veterinario è composto da 4 parti così suddivise: PARTE I che comprende: Dati amministrativi (domande, autorizzazioni e tariffe) Stampati illustrativi (riassunto delle caratteristiche del prodotto, foglietto illustrativo, etichette) Export Reports (si tratta di relazioni critiche effettuate da un esperto qualificato, una per ciascuna delle tre parti costituenti la documentazione tecnica del medicinale veterinario) PARTE II (Qualità) che comprende: Documentazione di tecnica farmaceutica riguardante le caratteristiche di qualità del medicinale (composizione quali-quantitativa, descrizione del metodo di preparazione e dei controlli eseguiti sulle materie prime, controlli durante la fabbricazione e sul prodotto finito, prove di stabilità, misure di prevenzione trasmissione TSE……..) PARTE III A – IIIB (Sicurezza e residui) che comprende: Documentazione riguardante le caratteristiche di sicurezza del medicinale (farmacologia di base, studi tossicologici per somministrazioni uniche e ripetute, tossicità riproduttiva, teratogenesi, mutagenesi, studi residuali per la definizione di tempi di attesa per gli animali destinati alla produzione di alimenti per l’uomo, dati sull’impatto ambientale…………) PARTE IV (Efficacia) che comprende: Documentazione riguardante le caratteristiche precliniche e cliniche relative al medicinale (farmacologia di base, farmacodinamica, farmacocinetica, tollerabilità nelle specie di destinazione, prove cliniche condotte con il medicinale in esame sulle specie target richieste e secondo la posologia prevista……..)" Direttamente estratto da qui: http://www.ministerosalute.it/farmac...enu=immissione |
si ok.. i tempi di realizzo di tutto ciò come hai detto tu son molto lunghi... ma nell'arco di tempo che và dal sequestro al creare laboratori per la ricerca e sviluppo dei curativi (poi di questi tempi...) a noi se ci si ammala un pesce che facciamo?? non si poteva creare un periodo cuscinetto??
in ogni caso i prodotti che han sempre venduto hanno un dosaggio già testato e sperimentato (con ricerche e laboratori vari) negli altri paesi dove questa normativa viene applicata da tempo... essenzialmente la differenza sta nell'etichetta... Quote:
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si ok.. i tempi di realizzo di tutto ciò come hai detto tu son molto lunghi... ma nell'arco di tempo che và dal sequestro al creare laboratori per la ricerca e sviluppo dei curativi (poi di questi tempi...) a noi se ci si ammala un pesce che facciamo?? non si poteva creare un periodo cuscinetto??
in ogni caso i prodotti che han sempre venduto hanno un dosaggio già testato e sperimentato (con ricerche e laboratori vari) negli altri paesi dove questa normativa viene applicata da tempo... essenzialmente la differenza sta nell'etichetta... Quote:
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Beh....io non sono un legislatore, vi riporto solo informazioni necessarie per portare la discussione su un livello tecnico più elevato rispetto all'ovvia incazzatura iniziale, quindi per il periodo cuscinetto non so che dire.
Se negli altri paesi le regole sono rispettate e tutto probabilmente le case produttrici sono in possesso dell'AIC. Se l'hanno già a livello europeo basta che l'Italia elimini la concorrenza "sleale", quindi i medicinali privi di autorizzazioni e vedrai che gli altri si inseriranno nel buco lasciato nel mercato italiano appena possibile. Se non l'hanno a livello europeo ma solo a livello nazionale....credo di ricordare che le procedure per estendere l'AIC durino 6 mesi (il tempo per il nostro ministero di valutare le carte). Per la ricetta....il veterinario non sa che uso ne farai ma vede se sei un eroinomane conclamato (pupille a capocchia di spillo etc etc...) o se sei solo in ansia per il tuo pesce. In ogni caso non credo che farmaci semplici come quelli per l'ichtyo o parassiti o flagellanti intestinali saranno venduti solo dietro ricetta veterinaria, ma questa è solo un'opinione, in realtà non so quali sono le sostanze utilite quindi è un parere puramente teorico. Un'altra considerazione che mi viene da fare....ma i pesci sono fisiologicamente tutti uguali? Una medicina studiata per un bimbo di 5 anni è molto diversa da quela per un adulto, non solo nel dosaggio ma anche nella sostanza, i medicinali che ci sono attualmente in commercio fanno differenza tra guppy e astronumus o sono tutti generici e basati sul litraggio della vasca? (questa è pura ignoranza acquariofila mia). In ogni caso sia chiaro, se i miei pesci si ammalano anchio voglio essere in grado di curarli! :-)) |
Beh....io non sono un legislatore, vi riporto solo informazioni necessarie per portare la discussione su un livello tecnico più elevato rispetto all'ovvia incazzatura iniziale, quindi per il periodo cuscinetto non so che dire.
Se negli altri paesi le regole sono rispettate e tutto probabilmente le case produttrici sono in possesso dell'AIC. Se l'hanno già a livello europeo basta che l'Italia elimini la concorrenza "sleale", quindi i medicinali privi di autorizzazioni e vedrai che gli altri si inseriranno nel buco lasciato nel mercato italiano appena possibile. Se non l'hanno a livello europeo ma solo a livello nazionale....credo di ricordare che le procedure per estendere l'AIC durino 6 mesi (il tempo per il nostro ministero di valutare le carte). Per la ricetta....il veterinario non sa che uso ne farai ma vede se sei un eroinomane conclamato (pupille a capocchia di spillo etc etc...) o se sei solo in ansia per il tuo pesce. In ogni caso non credo che farmaci semplici come quelli per l'ichtyo o parassiti o flagellanti intestinali saranno venduti solo dietro ricetta veterinaria, ma questa è solo un'opinione, in realtà non so quali sono le sostanze utilite quindi è un parere puramente teorico. Un'altra considerazione che mi viene da fare....ma i pesci sono fisiologicamente tutti uguali? Una medicina studiata per un bimbo di 5 anni è molto diversa da quela per un adulto, non solo nel dosaggio ma anche nella sostanza, i medicinali che ci sono attualmente in commercio fanno differenza tra guppy e astronumus o sono tutti generici e basati sul litraggio della vasca? (questa è pura ignoranza acquariofila mia). In ogni caso sia chiaro, se i miei pesci si ammalano anchio voglio essere in grado di curarli! :-)) |
Teoricamente è giusto che l'Italia si metta in regola.. ma praticamente condanna a morte parecchi abiatanti dei nostri acquari con conseguente abbandono di quest'hobby...
il semplice flagyl (prodotto farmaceutico) utilizzato per curare flagellati intestinali viene dato dietro prescrizione medica... Quote:
P.s. dosaggio e prodotto cambiano in base all'età e litraggio della vasca... Ovviamente non ho mai visto un guppy affetto da flagellati... |
Teoricamente è giusto che l'Italia si metta in regola.. ma praticamente condanna a morte parecchi abiatanti dei nostri acquari con conseguente abbandono di quest'hobby...
il semplice flagyl (prodotto farmaceutico) utilizzato per curare flagellati intestinali viene dato dietro prescrizione medica... Quote:
P.s. dosaggio e prodotto cambiano in base all'età e litraggio della vasca... Ovviamente non ho mai visto un guppy affetto da flagellati... |
Per Il Flagyl, almeno nella mia farmacia, non è richiesta ricetta medica ( e almeno per questo sono a posto).
La mia perplessità si basa su un fatto: fino ad ora certe case produttrici (ho qui presente il XXXXXX di XXXX e il XXXXXXXXX di XXXXX, il primo non riporta la composizione), hanno venduto medicinali per pesci ornamentali, non solo chiamandoli "condizionatori" ma senza nemmeno inserire in etichetta i componenti, la cui elencazione è ovviamente obbligatoria per qualsiasi medicinale. Certe "Furbizie" non mi piacciono. Quindi mi sembra ipocrita che le aziende gridino allo scandalo ora, dovevano pensarci prima, ma forse lo hanno potuto fare perchè in Italia certe cose vengono lasciate passare molto facilmente, abbiamo migliaia di leggi, ma ne basterebbero meno e fatte meglio. Per quanto riguarda i negozianti, la cosa sarebbe molto semplice: Io per esempio sono titolare di un Alimentari, per poter vendere generi alimentari però ho dovuto fare il corso per Haccp, cioè sulla gestione dell'igiene degli alimenti. Mi è stato rilasciato l'attestato e quindi sono a posto, salvo controlli con esito negativo; la cosa più ovvia quindi è che i negozianti di pesci ornamentali facciano anch'essi dei corsi appropriati, si risolverebbero tanti guai. Naturalmente ci sarebbe un po' di selezione, cioè quello che ha l'agraria e che commercializza anche pesci e annessi, senza nemmeno distinguerli da un canarino, smetterebbero di venderli. Meglio no? |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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