Abracadabra, se lo capisci... perché non è semplicissimo leggi qua: http://www.google.it/url?sa=t&source...u57xzT4Fjmbj_w
guarda l'esempio finale, l'asta fra 3 e 6 è scarica... in analogia a monaco e catena |
l'esempio postato non è fra i più felici, perché vi sono travi collaboranti non perpendicolari...
se leggi la prima pagina qua http://www.costruzioni.net/CAPRIATE.htm che riporto: Quote:
|
Quote:
ti riporto quanto scritto in questa pagina http://it.wikipedia.org/wiki/Capriata con dei ferri ad U o delle cravatte collegate al monaco ma non alla catena realizzando un appoggio per quest'ultima. Il monaco è debolmente teso ed ha essenzialmente il compito, oltre a quello di limitare la flessione della catena, di assicurare il collegamento tra i puntoni e la complanarità della struttura, in quanto collega tutte le aste. Questa connessione è classica del Rinascimento ed è quella che appare sulla manualistica ottocentesca. Tenendo presente il compito del monaco si comprende la possibile spiegazione del nome: il monaco è un elemento che non ha uno scopo apparentemente fondamentale (la statica non viene migliorata sostanzialmente) ma che regola e garantisce silenziosamente il buon andamento di tutto, come fanno i monaci con la preghiera e il loro lavoro intellettuale e materiale. E poi: con un collegamento a cerniera, realizzando una travatura reticolare vera e propria. Questo tipo di connessione, propria del Medioevo, garantisce una maggiore efficienza, cosicché a parità di materiale, una capriata con collegamento monaco-catena a cerniera resiste a carichi superiori rispetto alla capriata utilizzata a partire dal Rinascimento. Quindi scrivi quello che vuoi ma lui ha una consistenza trutturale fondamentale visto che a parità di materiali la resistenza è maggiore, con il disegno che hai postato eh.....visto che il monaco poggia direttamente sulla struttura a differenza di quello che stai spiegando dove il monaco non poggia ma viene tenuto fermo da gangi a U. |
Abracadabra, non credo che wikipedia scriva delle cose giuste, tanto che avevo letto e non avevo linkato.
Il monaco non trasmette nulla, tanto che se cerchi nelle foto trovi capriate con e senza monaco, e così nelle travi reticolari. Cmq non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire... certo che se non ti fidi di chi è ingegnere, di chi ha insegnato scienza e tenica delle costruzioni, ma ti fidi di wikipedia e non di un libro serio sulle travi reticolari, prego accomodati pure. Evidentemente è meglio affidarsi a qualcosa che trovi scritto su wikipedia, o su internet in generale. Quello che ti ho linkato la prima volta è la metodologia di calcolo... imparala e calcolati la capriata che abbiamo linkato sopra. Secondo, mi piacerebbe che qualche ingegnere, architetto o geometra che abbia studiato le travi reticolari entrasse nella discussione. Per quanto mi riguarda, se non ti fidi, non so che dirti, io come si calcola te l'ho postato... amen. |
mazza anche quelli non capiscono un caspio...siamo messi bene #23
vedi ***dani*** fidarsi non vuole dire darti ragione anche se sei ingeniere. semplicemente hai spiegato la funzione di un monaco non collegato alla catena ....postando il disegno di una capriata dove il monaco assume la forma di travatura reticolare. speriamo sì che intervenga qualcun' altro e che mi spieghi come stanno le cose. ah la bibbliografia degli scritti sono di gente che ha scritto libri sul quale hai studiato,forse ;-)e se scrivono che la struttura resiste a carichi maggiori credo a loro..... sotto ci sono i nomi.... |
Abracadabra, sai come funziona wikipedia? ecco...
se avessi trovato le cose scritte sulla treccani sarebbe diverso |
certo che lo sò come funziona,ma spiegami pure questo eh....dai ***dani*** anche nell'articolo che hai postato tu si legge questo:
Si può facilmente verificare che il carico agente in sommità viene trasmesso alle due cerniere a terra dalle due aste mediante sole forze di compressione. In altre parole, le due aste sono sollecitate solo da sforzi normali, in questo caso di compressione. Questo elementare modello di struttura a traliccio piana, di frequente impiego nelle prime applicazioni di copertura realizzati in materiale ligneo, è chiaramente ispirata al principio statico della triangolazione. Se inseriamo una catena lignea a collegamento dei due appoggi, come illustrato nella figura precedente, otteniamo la cosiddetta capriata semplice a due spioventi. Tuttavia, l’impossibilità di coprire, mediante tale schema semplice, luci sempre più grandi ha condotto via via all’inserimento di ulteriori elementi strutturali al fine di parzializzarne la luce libera, fino ad ottenere elementi sempre più complessi quali ad esempio la capriata tipo Polonceau illustrata nella seguente figura. Poi guardo il disegno che hai postato,dove il monaco poggia direttamente sul trave...quindi la struttura assume una forma reticolare,perchè appoggiando sulla catena penso che diventi un reticolo o sbaglio anche quì #24 e leggo sempre quello che mi hai linkato: Una struttura come quella indicata in figura è denominata anche come struttura reticolare. Le strutture reticolari offrono una delle più antiche soluzioni al problema delle coperture: le capriate in legno che coprivano le basiliche romane rappresentano un primo esempio. Ma la forma reticolare da anche soluzione ad un altro problema, la necessità di realizzare strutture di notevoli dimensioni con elementi relativamente piccoli. In particolare, l’evoluzione di sistemi costruttivi basati su elementi reticolari ha portato al passaggio dalla trave ad anima piena alla trave reticolare. Il maggior sviluppo si ebbe nell’ottocento quando si riuscì a produrre industrialmente i laminati di ferro con caratteristiche meccaniche sufficientemente sicure, diffusamente utilizzati nella realizzazione di ponti ferroviari. Contemporaneamente, il reticolo di travi si viene ad orientare verso schemi caratterizzati ciascuno da un preciso funzionamento statico. questo per quanto riguarda il tuo disegno.....sul monaco non apoggiato alla catena resto dubbioso del fatto che non venga sollecitato in nessun modo,se potessimo spingere con un dito sulla struttura in varie direzioni,ma questo è una mia idea,secodo me ha più importanza di quello che gli vuoi attribuire. |
Devi riportare il disegno.
La parzializzazione si ottiene con strutture diverso dalla capriata classica. in questa capriata il monaco non è scarico, ed infatti non si chiama neppure monaco: http://www.studiotechnica.net/civile...te/Inglese.png in questo caso invece vedi la capriata italiana senza monaco: http://www.studio-di-ingegneria.it/images/capriata.gif qua capriata con monaco e catena scollegato http://www.bemilegnami.com/images/prodotti/Capriata.jpg in questo caso invece il monaco non è scarico perché ci sono travi che concorrono nel nodo inferiore ma non fra loro perpendicolari. Ovviamente questa configurazione regge più delle altre, ma non perché vi sia il monaco,ma perché vi sono i puntoni, sono schemi strutturali diversi. http://www.icol.it/GESTIONALE/upload...20castagno.JPG il fatto è che tu continui a fare domande a cui io posso rispondere tranquillamente, dobbiamo andare avanti all'infinito? |
certo che ho cominciato a scrivere l'articolo sui pesi degli acquari... questo post almeno mi serve per capire come presentare le cose...
|
ecco appunto guarda il disegno che hai postato all'inizio ti accorgerai che il monaco appoggia sopra alla catena (secondo me hai sbagliato foto) ;-) e nell'ultima foto dici che regge più peso perchè vi sono i puntoni....ma scusami eh i puntoni dove poggiano nell'aria o sul monaco :-)) quindi in questo caso togli il monaco e indebolisci la struttura.
il fatto è che tu secondo me hai scritto castronerie,e si legge bene perchè nell'ultima spiegazione dici giustamente che il monaco è carico,cosa che prima dicevi l'opposto. Fai tu replica e io replico a mia volta...ma domande non te ne stò porgendo. |
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 03:56. |
Powered by vBulletin versione 3.8.9
Copyright ©: 2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Traduzione italiana Team: AcquaPortal
User Alert System provided by
Advanced User Tagging v3.2.5 Patch Level 2 (Lite) -
vBulletin Mods & Addons Copyright © 2024 DragonByte Technologies Ltd.
Copyright Zero Pixel Srl