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Heros
24-04-2007, 18:46
coem da oggetto

il rischio è questo

gruppi di continuita a manetta!!!

frankzap
24-04-2007, 18:56
e son caxxi nostri...........
mamma mia...........

Lumaz
24-04-2007, 21:30
se accadra nn credo piu di qualche ora ....
sara un guaio a riprogrammare il tutto....
ma eventuali danni saranno risarciti?
credo di no èèèè??
pero' se nn paghi tagliano subito tutto -d09

bibarassa
24-04-2007, 23:26
Heros, spero sia il solito falso allarmismo....detto da un verde poi.
Quando si decideranno gli italiani a costruire centrali nucleari (che non inquinano) come negli altri paesi civili? Mah!!!!!!

Ciao

condormannaro
24-04-2007, 23:38
Heros, spero sia il solito falso allarmismo....detto da un verde poi.
Quando si decideranno gli italiani a costruire centrali nucleari (che non inquinano) come negli altri paesi civili? Mah!!!!!!

Ciao

Personalmente sono piuttosto favorevole alle centrali nucleari. Però dire che non inquinano... #17

bibarassa
24-04-2007, 23:42
condorfly, meno delle altre, purtroppo a impatto ambientale zero penso non esista niente, si sceglie il minor male ;-)

Ciao

Heros
24-04-2007, 23:49
il discorso è che poi comperiamo energia cosi prodotta ada altri stati membri (es francia) e li che senso ha ???

speriamo non ci siano troppe ore di stop altrimenti vado in crisi visto che per 10 giorni a giugno saro in ferie e pensare alla vasca a casa da sola sto male

non immaginate la vasca mi sta piu a quore di ogni altra cosa ne sono talmente geloso che se gli succede qualkosa divento una Iena!!! -04

pepot
24-04-2007, 23:59
ma esiste qualche modello specifico per acquari?

condormannaro
25-04-2007, 00:06
bibarassa,

diciamo che pur essendo un inquinamento meno d'impatto, quello del nuclerare è un po' difficile da smaltire.

Heros,


il discorso è che poi comperiamo energia cosi prodotta ada altri stati membri (es francia) e li che senso ha ???


la risposta che una persona contraria al nucleare dà a questa tua valida domanda è che se dovesse esserci un grave incidente a Lione in Francia, sarebbe meglio essere un cittadino di Aosta che di Lione. Il primo sarà pure stato per anni costretto a pagare l'energia francese, ma al secondo i risparmi lucrati per anni probabilmente non serviranno a molto...

Sulle fantasie secondo le quali un incidente oltre confine avrebbe lo stesso impatto di uno in territorio italiano, quindi tanto varrebbe avere centrali nostre, basta dare un'occhiata a qual è la situazione oggi di Chernobil in Ucraina e, per esempio, di Minsk in Bielorussia.

A presto

Mkel77
25-04-2007, 10:28
bè se esplodesse una centrale nucleare in svizzera o in francia o in germania, il fall-out radioattivo ci metterebbe poche ore a ricoprire per intero l'Italia, perchè le radiazioni non si fermano davanti alle frontiere nazionali...............

detto questo, comunque la realizzazione di una centrale di nuova concezione richiederebbe circa 10 anni, per cui prima di quel periodo il problema dell'approvigionamento resterebbe.....comunque bisogna pur cominciare, altrimenti resteremmo sempre dipendenti dall'estero.

The Wizard
25-04-2007, 11:12
bè se esplodesse una centrale nucleare in svizzera o in francia o in germania, il fall-out radioattivo ci metterebbe poche ore a ricoprire per intero l'Italia, perchè le radiazioni non si fermano davanti alle frontiere nazionali...............

detto questo, comunque la realizzazione di una centrale di nuova concezione richiederebbe circa 10 anni, per cui prima di quel periodo il problema dell'approvigionamento resterebbe.....comunque bisogna pur cominciare, altrimenti resteremmo sempre dipendenti dall'estero.

Quoto in pieno... è inutile trincerarsi dietro la falsa speranza che essendo sul suolo di un'altra nazione a noi non succederebbe nulla... Cernobyll ne è stato l'esempio... anche qui in italia se non ricordo male siamo andati avanti a "latte a lunga conservazione" per qualche mese visto che i pascoli italiani erano a rischio di contaminazione...

condormannaro
25-04-2007, 11:20
bè se esplodesse una centrale nucleare in svizzera o in francia o in germania, il fall-out radioattivo ci metterebbe poche ore a ricoprire per intero l'Italia, perchè le radiazioni non si fermano davanti alle frontiere nazionali...............

detto questo, comunque la realizzazione di una centrale di nuova concezione richiederebbe circa 10 anni, per cui prima di quel periodo il problema dell'approvigionamento resterebbe.....comunque bisogna pur cominciare, altrimenti resteremmo sempre dipendenti dall'estero.

Quoto in pieno... è inutile trincerarsi dietro la falsa speranza che essendo sul suolo di un'altra nazione a noi non succederebbe nulla... Cernobyll ne è stato l'esempio... anche qui in italia se non ricordo male siamo andati avanti a "latte a lunga conservazione" per qualche mese visto che i pascoli italiani erano a rischio di contaminazione...

E' questo il punto: un conto è andare avanti per qualche mese a latte a lunga conservazione, un conto è fare la fine degli abitanti di Chernobyl.

C'è una... leggera differenza :-)

Ripeto: io sono favorevole al nucleare, però secondo me non è vero che avere una centrale in Francia o in Italia alla fine è la stessa cosa...

A presto

bibarassa
25-04-2007, 12:05
condorfly, è peggio, magari l'avessimo. Ma qui in Italia bisogna garantire tutto a tutti; dicono: "e se succedesse anche da noi"........ così noi restiamo con i nostri se e il mondo va avanti e ci sorpassa. Certo che il progresso ha i suoi vantaggi, ma porta con se, purtroppo, dei rischi. D'altronde vedo che gli italiani non si spaventano mica per le migliaia di morti che ci sono ogni anno (questi si veri) sulle strade, e continuano ad usare le loro vetture (magari non allaciando nemmeno le cinture di sicurezza, com'è consuetudine in tutta Europa) senza tanti problemi. Ma sono spaventati dal nucleare perchè su una Nazione dove non venivano addottate le minime misure di sicurezza (anzi l'incidente è accaduto solo per pura negligenza) paragonabile quasi, come livelli di sicurezza, a un paese del terzo mondo, si è avuto un incidente nucleare "cercato". Forse vuol dire che l'Italia a livelli di sicurezza è al livello dell'Ucraina di 20 anni fa. Poi per quanto riguarda i tempi lunghi per la realizzazione di una centrale nucleare ho letto che la General Electric consegna chiavi in mano centrali nucleari di ultima generazione in 3 anni.
Senza parlare dei danni economici e di competitività derivanti alle aziende grandi consumatrici di energia che devono pagare il kilowattora parecchio più caro di altre aziende europee, loro concorrenti nel mercato globalizzato.

Ciao

The Wizard
25-04-2007, 12:15
Ripeto: io sono favorevole al nucleare, però secondo me non è vero che avere una centrale in Francia o in Italia alla fine è la stessa cosa...


Il fatto è che le centrali non sono solo in francia... ce ne sono sparse parecchie lungo la costa adriatica, nella ex Yugoslavia... e ripeto, se abbiamo avuto conseguenze per una centrale che stava a migliaia di Km figuramoci una che ne dista poche centinaia...

Come giustamente fà notare bibarassa noi ci perdiamo, come al solito, in un bicchier d'acqua,spendiamo miliardi per acquistare elettricità dagli altri paesi europei e se cade un albero in svizzera restiamo al buio... che mossa geniale e per di più abbiamo tariffe da capogiro.

Siccità e blackout in questo sono direttamente collegati, abbiamo delle centrali idroelettriche che non soddisfano il fàbisogno italiano e per quel poco che producono mettono a rischi le risorse idriche italiane...

Non capisco perchè negli altri paesi EU hanno le centrali (che non esplodono) che li rendono competitivi e noi ci preoccupiamo di non averne per noi... credo che visti i progressi della tecnologia non sarebbe troppo un azzardo pensare che "saremmo in grado di costruirne una" senza rischiare di farla esplodere con il vantaggio di staccarci da questo "cordone ombellicale" che ci rende deboli rispetto al resto dell'Europa!

Mkel77
25-04-2007, 12:39
E' questo il punto: un conto è andare avanti per qualche mese a latte a lunga conservazione, un conto è fare la fine degli abitanti di Chernobyl.

C'è una... leggera differenza


la leggera differenza sta nel fatto che chernobyl è lontana migliaia di chilometri, invece le centrali svizzere sono dietro l'angolo.........tanto vale costruircele in casa...........

e poi chernobyl era una vecchia centrale, di vecchia concezione e controllata in modo predominante dall'uomo, oggi le cose sono molto diverse...........ma poi quanti incidenti di quella portata si ricordano negli ultimi 30 anni?

condormannaro
25-04-2007, 13:33
E' questo il punto: un conto è andare avanti per qualche mese a latte a lunga conservazione, un conto è fare la fine degli abitanti di Chernobyl.

C'è una... leggera differenza


la leggera differenza sta nel fatto che chernobyl è lontana migliaia di chilometri, invece le centrali svizzere sono dietro l'angolo.........tanto vale costruircele in casa...........

e poi chernobyl era una vecchia centrale, di vecchia concezione e controllata in modo predominante dall'uomo, oggi le cose sono molto diverse...........ma poi quanti incidenti di quella portata si ricordano negli ultimi 30 anni?

Secondo gli ostili al nucleare, il cui pensiero conosco piuttosto bene per motivi professionali e che riporto pur non condividendolo, si ricorderà pure un incidente negli ultimi trent'anni, ma quando accade te lo ricordi per molto più di trent'anni.

In ogni caso, a mio avviso, il problema è complesso. Da un lato avremmo bisogno di fonti alternative alle centrali termoelettriche e idroelettriche, dall'altro è innegabile che occorre mettere in cantiere il rischio incidente e che nel nostro Paese, considerando la bramosia di regionalismo e decentramento che anima quasi tutte le forze politiche, è piuttosto complesso l'individuazione di aree disponibili, fra le poche adatte esistenti.

A parziale comprensione delle paure collettive, occorre tener anche presente che l'Italia, nel suo piccolo, si è distinta piuttosto frequentemente nei disastri di questo genere. Dove abbiamo costruito, qualche volta il danno è arrivato. Si ricordi Seveso, il Vajont, oppure Marghera.

La gente è diffidente, e qualche ragione secondo me ce l'ha.

A presto

Mkel77
25-04-2007, 14:35
Secondo gli ostili al nucleare, il cui pensiero conosco piuttosto bene per motivi professionali e che riporto pur non condividendolo, si ricorderà pure un incidente negli ultimi trent'anni, ma quando accade te lo ricordi per molto più di trent'anni.


ma che significa? anche il titanic è affondato, ce lo ricordiamo ancora oggi, ma non mi sembra abbiano smesso di costruire navi............

d'altra parte condivido il discorso sul regionalismo e sulla scelta di un sito idoneo, che sarebbe lo scoglio più arduo da superare nel caso si scelga di riproporre il nucleare...........

condormannaro
25-04-2007, 16:38
Secondo gli ostili al nucleare, il cui pensiero conosco piuttosto bene per motivi professionali e che riporto pur non condividendolo, si ricorderà pure un incidente negli ultimi trent'anni, ma quando accade te lo ricordi per molto più di trent'anni.


ma che significa? anche il titanic è affondato, ce lo ricordiamo ancora oggi, ma non mi sembra abbiano smesso di costruire navi............

d'altra parte condivido il discorso sul regionalismo e sulla scelta di un sito idoneo, che sarebbe lo scoglio più arduo da superare nel caso si scelga di riproporre il nucleare...........

Sono certo non ti sfuggirà la differenza fra il ricordare una tragedia i cui effetti drammatici si sono esauriti all'epoca dell'evento, e il ricordare una tragedia i cui effetti si prolungano fino ad oggi ed oltre :-)

Spero di aver contribuito a rendere più evidente la differenza fra un dramma come quello del Titanic ed uno come quello di Chernobyl :-)

A presto

bibarassa
25-04-2007, 16:48
condorfly, Mah, quella del Titanic fu un incidente, ma per Chernobyl, almeno da quello che ho appreso durante uno speciale di Quark l'altr'anno in occasione del ventesimo anniversario dell'evento, si impegnarono (e questo è il termine esatto) alcuni responsabili della centrale a causarlo, se no la centrale sarebbe ancora funzionante.

Ciao

condormannaro
25-04-2007, 16:54
condorfly, Mah, quella del Titanic fu un incidente, ma per Chernobyl, almeno da quello che ho appreso durante uno speciale di Quark l'altr'anno in occasione del ventesimo anniversario dell'evento, si impegnarono (e questo è il termine esatto) alcuni responsabili della centrale a causarlo, se no la centrale sarebbe ancora funzionante.

Ciao

Come tutti gli incidenti di particolare gravità in settori dove la sicurezza dovrebbe farla da padrona, anche quello di Chernobyl fu determinato da numerose concause, difficilmente ripetibili nella stessa sequenza, e con un diretto intervento dell'uomo.

Chernobyl però, come qualcuno a volte sembra dimenticare, non è stato l'unico incidente nucleare, ma il più grave ed eclatante. Una qualunque ricerca su google potrà fornire dati che è inutile io riporti.

Pur essendo favorevole al nucleare, non posso non riconoscere che i contrari hanno molte buone ragioni da spendere.

A presto

bibarassa
25-04-2007, 17:02
condorfly, per carità nessuno lo nega, in tutto c'è un rischio, ma se non vogliamo ritornare ad illuminarci con le candele e a riscaldarci davanti a un focolare. Per quanto riguarda il riscaldamento un altro vantaggio derivato dal nucleare, e che ben conoscono i nostri cugini d'oltralpe, è che con l'energia elettrica (nucleare) ci si può anche riscaldare e far da mangiare. Risparmiando così sulle bollette stratosferiche del metano, ed emettendo meno gas serra .

Ciao

Mkel77
25-04-2007, 17:07
mi sembrava ovvio che l'esempio del titanic era un accostamento per far capire il senso del ragionamento, non volevo di certo paragonare in senso stretto i due eventi............mi sembrava ovvio, ma evidentemente non era così..........

***dani***
26-04-2007, 08:52
Io mi sono studiato bene la cosa, per passione personale, e purtroppo oggi, l'energia di una centrale nucleare è fra le più costose al mondo... perché fino ad oggi non ci si è mai posti il problema di inserire fra i costi anche quelli di smaltimento...

Invece il problema dello smaltimento, e della gestione delle scorie radioattive è incredibilmente complesso e costoso... si pensi solo che negli USA si sta studiando un "simbolo" da porre ove verranno sepolte le scorie radioattive, in modo che qualunque forma di vita anche fra 10 milioni di anni possa individuare il pericolo vedendo quel simbolo appunto. E dire che nel Nevada, ad esempio, di deserti e di zone "semi-inesplorate" ce ne sono...

meditate gente...

ah, per finire e completare il discorso... ovviamente la strada è quella delle energie rinnovabili e del risparmio... e quindi puntare molto sull'efficienza

ovviamente il tutto imho.

Mkel77
26-04-2007, 13:33
bè certo, si spera che la tecnologia porti alla realizzazioni di celle fotovoltaiche sempre più performanti e meno ingombranti...........anche perchè un condominio adesso non ha sufficiente spazio poter ospitare pannelli che garantiscano l'autonomia per tutti i condomini, diversamente da quanto succede per una villetta singola

***dani***
26-04-2007, 14:32
e che forse... sia meglio cominciare a pensare di costruire case "diverse"?

TuKo
26-04-2007, 14:49
Energia solare(e non faccio riferimento a daitarnIII :-)) ) e eolica,sicuramente sono direzioni in cui muoverci,ma questo risolverebbe solo i "problemi" inerenti alla corrente,ma quelli della siccità sinceramente la vedo un pò ardua.Le previsioni dicono che quest'anno dovrebbe essere peggio del 2003(il fiume Po se non erro è gia al minimo della portata) e non credo che nei prossimi anni,la situazione vada verso un miglioramento -28d# -28d#

Nyk
26-04-2007, 15:59
La siccità, a mio avviso, è in parte causata dall'inquinamento atmosferico perciò convertendo le centrali termoelettriche in nucleari (che producono comunque agenti inquinanti ma non atmosferici) si potrebbe diminuire il peggioramento delle condizioni meteorologiche.
Questo a livello teorico perchè in pratica la beffa è che in ogni caso sarebbe come andare a stuccare una crepa su una casa diroccata ..... le nazioni con il maggior indice d'inquinamento e la minor sensibilità nelle questioni ambientali se ne sbattono allegramente perchè l'unico loro profondo interesse è rimanere LA nazione più potente del mondo od ambilre a questo "posto" ..... secondo il mio modesto parere queste stesse nazioni finiranno al collasso con una sorta di implosione; sono talmente attente e sensibili ai pericoli provenienti dall'esterno che non si accorgono di quelli che stanno covando loro stesse nel proprio ventre.

Riguardo il solare, l'eolico ecc. ecc. non credo possano fare la differenza (nel senso di sostituire interamente altre fonti di energia) ma a questo punto qualsiasi cosa non vada a peggiorere la situazione attuale secondo me è meglio che dire "tanto non cambierebbe le cose" e continuare per la vecchia strada anche se ormai si sa dove conduce.

zeper
26-04-2007, 16:09
***dani*** Inviato: Gio Apr 26, 2007 12:32 pm Oggetto:

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e che forse... sia meglio cominciare a pensare di costruire case "diverse"?


#19 #19 #19 basta andare a Bolzano ... (in Italia !!! #18 )

Discorso energetico ? il nostro paese ... sempre in ritardo ... di almeno 20#30 anni, l'energia solare ? costi improponibili ... le fonti alternative ? certo ma chi comincia ? ... comincia Tu dai, no, no comincia Tu che fai meglio ... #07


Altro discorso legato all'energia elettrica è la risorsa ACQUA (per noi quella salata -11 ) il Po sta morendo ? (penso sia gia' morto) bisogna fare qualcosa ??? si certo dicono UNIFICHIAMO la gestione, basta ai 6-7 consorizi vari (Regioni, provinice ecc.) che hanno "potere" sul fiume dicono. Ma DOPO tutti i DIRIGENTI dove li mettimao ??? a raccogliere la sabbia dalle golene ???
Impossibile venirne a capo, per fortuna non c'è acqua per annegarci dentro. #06

Nyk
26-04-2007, 16:23
Impossibile venirne a capo, per fortuna non c'è acqua per annegarci dentro. #06

Dici? Siamo sicuri che l'acqua che non viene giù in primavera/estate non venga giù tutta in autunno/inverno perchè seconso me finisce che ci troviamo tutti a mollo ..... e non chiamiamola solidarietà per i nostri amici pinnuti :-))

***dani***
26-04-2007, 16:31
sulla questione siccità potrei parlarne per ore, visto che fa parte cmq del mio lavoro...

solo che, alla fine, i consumi aumentano, gli sprechi aumentano, e l'acqua disponibile è sempre quella... quindi diminuisce... questo al di là delle condizioni meteoclimatiche che in fondo spostano poco la cosa...

Alla fine più che la siccità, è l'aumento dei consumi, delle perdite idriche, e dello spreco che ci porta ad avere meno acqua

Nyk
26-04-2007, 16:37
Posso essere d'accordo con te ma non credo che il clima sia così ininfluente (con tutto il rispetto per il tuo lavoro anche se non conosco la tua professione)
C'è da dire che io comunque mi baso su delle impressini personali che potrebbero benissimo venire smentite da dati alla mano (mm d'acqua annui precipitati).

***dani***
26-04-2007, 18:58
bhè il fatto è che le piogge sono torrentizie, e quindi cadono in maniera diversa, ma le medie, perlomeno in Emilia Romagna (ove faccio parte del gruppo regionale per la siccità), sono abbastanza simili da un anno all'altro, se vuoi ti rimedio i dati specifici e puntuali, quello che invece è sempre in maggiore aumento è l'utilizzo pro capite di acqua.

Voglio dire un anno di siccità non dovrebbe creare particolari problemi se le utenze fossero quelle di 20 anni fa... invece purtroppo...

cmq è ovvio che le condizioni climatiche sono importanti... ma credo che si debba fare una lettura più attenta del problema, consideriamo ad esempio che in media in Italia, la differenza fra acqua immessa in rete ed acqua effettivamente consumata è circa del 40%... quindi su 10mc di acqua che viene immessa in rete ben 4 vanno persi in media (2 in emilia romagna)...

Andydiscus
27-04-2007, 19:14
Voglio dire un anno di siccità non dovrebbe creare particolari problemi se le utenze fossero quelle di 20 anni fa... invece purtroppo...


Ciao in parte sono d'accordo con te sulle dispersioni nella rete idrica, e sui consumi che sono sicuramente aumentati, ma cè da dire che il discorso siccità è molto vasto e complesso da trattare :

Premessa dopo l'acquariofilia il mio secondo interesse è la meteorologia :-)) , e ti posso assicurare che non veniamo da un solo anno di siccità , ma per quanto riguarda il Nord ovest d'italia che è la zona piu colpita la situazione è pressoche moloto grave a partire dall'anno 2003 , siamo in costante situazione di deficit idrico, questo per una sostanziale modifica della circolazione atmosferica, che ha portato ad una accentuazione delle piogge al meridione ( molto meno colpito dalla siccità , anche se li i problemi piu gravi sono gli acquedotti), e una diminuzione al settentrione in particolar modo in Valle D'aosta , Piemonte e Lombardia...........per la loro posizione geografica tra Alpi e appenini, Durante poi quest'ultimo anno a partire da settembre 2006 , le cose sono andate peggiorando, sono mancate le precipitazioni sia autunnali, sia invernali, sia in questa prima parte , di primavera, quindi il problema è esploso..........., inolotre tutti i mesi sono stati abbondanetemente sopramedia e sono mancate le grosse nevicate sulle Alpi che permettevano ai nostri ghiacciai di respirare e fare riserva d'acqua .
Poi come giustamente hai detto anceh tu, quando avvengono le precipitazioni , in questi ultimi anni, avvengono in maniera piu concentrata ed intensa, risultando come effetto l'opposto cioè creano danno, e dilavano il terreno, e molte volte non fanno nemmeno in tempo ad essere assorbite dal terreno ............

In sostanza il problema siccità è dovuto ad una serie di concause tutte collegate tra loro ........... :-(

***dani***
27-04-2007, 23:53
Premessa dopo l'acquariofilia il mio secondo interesse è la meteorologia :-] ,

io invece sono ingegnere idraulico, e come detto questo fa parte del mio lavoro

e ti posso assicurare che non veniamo da un solo anno di siccità , ma per quanto riguarda il Nord ovest d'italia che è la zona piu colpita la situazione è pressoche moloto grave a partire dall'anno 2003

onestamente non mi risulta, e se vuoi ti posso anche citare, lunedì quando torno in ufficio, i livelli piezometrici delle falde, nonché della diga di ridracoli negli anni 2004 e 2005, che sono stati tutto fuorché siccitosi

, siamo in costante situazione di deficit idrico, questo per una sostanziale modifica della circolazione atmosferica, che ha portato ad una accentuazione delle piogge al meridione ( molto meno colpito dalla siccità , anche se li i problemi piu gravi sono gli acquedotti), e una diminuzione al settentrione in particolar modo in Valle D'aosta , Piemonte e Lombardia...........per la loro posizione geografica tra Alpi e appenini, Durante poi quest'ultimo anno a partire da settembre 2006 , le cose sono andate peggiorando, sono mancate le precipitazioni sia autunnali, sia invernali, sia in questa prima parte , di primavera, quindi il problema è esploso..........., inolotre tutti i mesi sono stati abbondanetemente sopramedia e sono mancate le grosse nevicate sulle Alpi che permettevano ai nostri ghiacciai di respirare e fare riserva d'acqua .
Poi come giustamente hai detto anceh tu, quando avvengono le precipitazioni , in questi ultimi anni, avvengono in maniera piu concentrata ed intensa, risultando come effetto l'opposto cioè creano danno, e dilavano il terreno, e molte volte non fanno nemmeno in tempo ad essere assorbite dal terreno ............


oddio... più che altro fanno danni su un altro discorso, ma alla fine la quantità di pioggia è rimasta nelle medie, se si eccettua il 2003, e questo anno che, comunque non è ancora finito

In sostanza il problema siccità è dovuto ad una serie di concause tutte collegate tra loro ........... :-(


certo che abbandonare colture poco idroesigenti per, ad esempio, colture di kiwi...

***dani***
27-04-2007, 23:58
ovviamente quello che dico non è una "verità", ma è quello che penso io, anche se magari la mia esposizione fa sembrare che io consideri come giusto solo quello che penso... :-))

Andydiscus
28-04-2007, 11:47
:-) ciao sono d'accordo che andrebbero sostituite le culture molto esigenti d'acqua ( tipo mais) con colture meno esigenti ...............

in ogni caso credimi , non so se tu stia parlando della tua zona o meno io parlo della zona d'Italia piu colpita dal problema che è il Nord ovest d'italia( il bacino del po , del ticino , e dei grandi laghi sono la piu importante riserva idrica del Nord Italia) , e il problema ripeto ce lo trasciniamo da piu anni, proprio per la mutata configurazione delle figure bariche sul nostro paese :-) , io non registro i dati pluviometrici delle nostre aree, ma sono iscritto in un altro forum, dove ce gente con tanto di stazioni meteo professionali, che non avrebbero problemi a sfornarmi dati, con cui potrei dimostrarti quello che ho affermato nel mio topic precedente, riguardo i dati pluviometrici..............parlo solo di quelli.........di certo non ho i dati di falda freatica...............sicuramente in quello sei piu competente te , però il mio discorso è giusto per ribadire che il problema siccità e dato anche da una situazione meteo - climatica molto sfavorevole che tende a ripresentarsi da qualche anno a questa parte con deficit che vanno dal 20 al 50% circa...........e non è il problema di un solo anno..........quersto discorso vale appunto per Valle D'aosta , piemonte e lombardia, per le altre zone il discorso è meno grave.......

***dani***
28-04-2007, 11:51
io parlo essenzialmente dell'Emilia Romagna, dove faccio parte del gruppo regionale per la siccità...

Andydiscus
28-04-2007, 11:56
be da alcuni amici del sito meteo che frequento , so anche anche in Emilia , vi sono deficit pluviometrici, ma meno gravi di quelli presenti nel Nord Italia :-( , in ogni caso bisognerebbe fare veramente una campagna di sensibilizzazione all'uso razionale dell'acqua e a evitare meno sprechi possibili..........è un bene molto prezioso :-) ............
cmq nel mio primo discorso ho specificato le zone di cui parlavo #22

***dani***
28-04-2007, 13:37
anche io le avevo specificate :-))

Baglio
28-04-2007, 17:51
il nostro hobby diventera' un bene di lusso supertassato ? #06

Heros
28-04-2007, 19:53
io abito sul lago di garda
e la risorsa idrica del lago viene mal usata dali coltivatori mantovani e giu in quanto usano metodi di irrigazione molto antiquati ovvero aprono dei bocchettoni e innondano i campi di coltivazione e una altissima percentuale di acqua va sprecata

si dovra fare come in trentino dove utilizzano sistemi a goccia o altre alternative

qui i giornali ne parlano molto infondo l'utlizzo dell'acqua peruso civile è pari a meno del 10%

questo è l'articolo sul quotidiano locale che tratta sul nostro lago
bene di tutta la pianura padana
Frau: «Salionze potrebbe ridurre l’uscita da 55 a 45 metri cubi al secondo»

Al capezzale del lago brillava ieri, a Gardone Riviera sede della Comunità del Garda, l’assenza dei tre sindaci della sponda scaligera (Brenzone, Torri e Garda) che ancora fanno parte dell’organismo interregionale retto dal veronese Aventino Frau. Un’assenza giustificata solo per Torri ha sostenuto, a margine del vertice convocato dalla stessa Comunità, l’ex senatore di Forza Italia Frau, comunque soddisfatto per il buon esito della conferenza che ha visto attorno al tavolo i soggetti di monte, valle e rivieraschi interessati alla salvaguardia del Garda.
Oltre all’ingegner Luigi Mille, dirigente dell’Aipo che ha in gestione la diga di Salionze, erano presenti il presidente del consorzio del Mincio Massimo Lorenzi, il suo vice Carlo Anselmi, Bruno Lorengo, direttore ufficio opere idrauliche della Provincia Autonoma di Trento, Giancarlo Marini responsabile parco del Mincio e diversi sindaci della sponda trentina e lombarda. Non sono mancati i rappresentanti di Provincia e Camera di Commercio di Mantova. Una riunione tecnico-progettuale allo scopo di trovare soluzioni condivise e realizzabili per gli usi plurimi delle acque: umani, agricoli, idroelettrici e industriali, turistici. Al termine della riunione, durata quasi tre ore e terminata attorno alle 13, la richiesta formale della Comunità del Garda di ridurre l’uscita dell’acqua del Garda dalla diga di Salionze: dagli attuali 55 a 45 metri cubi d’acqua al secondo.
Una mossa che secondo Aventino Frau consentirebbe da subito di riportare in equilibrio il sistema del Garda, ieri a quota 53 centimetri sopra lo zero idrometrico di Peschiera: due centimetri in meno del giorno precedente. «Il minor prelievo d’acqua non comporterà ulteriori gravi problemi per le colture mantovane e per l’utilizzo delle centrali a valle», afferma Frau. «Ora i responsabili del consorzio del Mincio avanzeranno la proposta ai soci, ma lo stesso ingegner Mille si è espresso a favore di un riduzione del prelievo dal bacino del Garda». Un no categorico degli enti che s’affacciano sul lago è stato inoltre formulato in merito all’eventuale utilizzo delle acque del Garda per il raffreddamento delle centrali idroelettriche e per l’aumento della portata del Po. Così come è stato escluso di procedere allo svaso dei laghi di Molveno, Ledro e Valvestino per aumentare il livello del Garda. «Soluzioni che al momento non servono e non incidono nella gestione del Garda», riprende Frau pronto a mettere le mani avanti anche nel rapporto Adige-Garda. «Siamo contrari all’immissione di acqua dell’ Adige prima di tutto per un motivo di vitale importanza: non consociamo la qualità delle acque del fiume che andrebbero a mescolarsi con quelle del lago che godono, secondo le analisi, di buona salute».
In merito ai problemi legati al turismo, il lago basso mette a nudo spiagge tutt’altro che solari, Frau ha pochi dubbi: «Il problema è di qualità, non tanto di quantità d’acqua». I presenti al vertice di Gardone Riviera hanno condiviso la necessità di procedere a un riordino per quanto concerne l’agricoltura e a un maggior controllo su chi ha diritto al prelievo d’acqua dal lago. Necessario inoltre predisporre un piano per trasformare l’attuale e dispersiva irrigazione a scorrimento in un sistema a pioggia o meglio ancora a goccia. Ovviamente servono finanziamenti e per questo Frau spera di riuscire a coinvolgere l’Unione europea. «È necessario», secondo la Comunità del Garda, «un nuovo approccio al problema dei livelli del Garda, che faccia conto di una diversa situazione climatica e ai diversi interessi e priorità».
Intanto l’assessore all’ecologia della Provincia di Verona, Luca Coletto, interviene sull’operato dell’ente in materia di siccità e di gestore unico di bacino. «La Provincia si occupa da anni del problema, con tanto di audizione in XIII commissione senato nel settembre 2005. Da allora lavoriamo ad istituire un’autorità unica e adesso siamo pronti alla firma del protocollo tra le quattro Province interessate».

***dani***
28-04-2007, 20:41
anche se raddoppiassero i costi dell'acqua comunque, in un anno spenderemmo cmq poco...

Baglio
29-04-2007, 00:08
anche se raddoppiassero i costi dell'acqua comunque, in un anno spenderemmo cmq poco...

nn solo ti aumenta il costo ma ti viene anche razionata....non e' che se paghi di piu' l'acqua aumenta...

***dani***
29-04-2007, 09:22
Onestamente la razionalità dell'acqua ad uso civile è impensabile, per quello che intendi tu.
Al massimo è possibile dare delle fasce di consumo, chiudendo l'acquedotto di notte, ma altro non si può fare.

Se ci sono problemi di approvvigionamento prima si toglie l'acqua all'industria ed all'agricoltura e solo all'ultimo viene tolta alle utenze civili.

Invece si è visto che un deterrente è proprio quello di aumentare i costi dell'acqua, in quanto questo contiene i consumi, solo che in Italia dall'introduzione del Metodo Normalizzato per il calcolo della tariffa questo è sicuramente vietato. Certo è possibile aumentare il costo dell'acqua fino ad arrivare alla "ipotetica" copertura dei costi del sistema. Ma ripeto anche arrivare al doppio non sposta le cose per noi acquariofili.

Baglio
29-04-2007, 11:30
be in trentino,fonte la repubblica,i privati cittadini nn possono annaffiare orti,giardini,piazzali,strade pubbliche private,lavare macchine e riempire piscine,sono in atto lavori per bloccare il flusso delle fontane pubbliche inserendo i rubinetti a pulsante,palliativi certo,che nn spostano il problema,ma se in una qualche giunta comunale venissero a sapere che ci sono acquariofili che "consumano" 3/400 litri di acqua ogni 15 giorni,tra cambi e ripristini...secondo il mio parere altro che raddoppiarci il costo dell'acqua... #24

Heros
29-04-2007, 11:59
3/400 litri di acqua ogni 15 giorni


una famiglia di 3 persona che non ha doccia e usaa vasca altro che 300-400 litri..

il problema è che come detto da dai è mal razionata e in molti casi viene sprecata ad es per riempire piscine

Baglio
29-04-2007, 12:07
[quote]
3/400 litri di acqua ogni 15 giorni


una famiglia di 3 persona che non ha doccia e usaa vasca altro che 300-400 litri..

credi che per qualche politicante e non, nn sia scandaloso tutto quello spreco di acqua x dei pescetti ? per i 3/400 litri pro capite fermiamoci solo ad alcune regioni..cmq in effetti abbiamo troppa dispersione,se siamo il primo paese in europa in fatto di consumo d'acqua un motivo ci sara'..( un altro triste record...l'ennesimo )

ciao

Heros
29-04-2007, 12:34
ti diro ho visto gente mettere in casa della vasche idromnassaggio di capacita 500#800 litri dove stanno anche 3 persone per riempirla epoi svuotarla io giorno stesso

quello è spreco

poi sinceramente io nella mia vasca raccolgo l'acqua di scarto dell'osmosi e la uso per le piante in giardino e talvolta puo sembrare idiota ma al posto di titrare l'acqua nel WC

***dani***
29-04-2007, 13:32
bhè, le ordinanze che vietano il lavaggio delle auto (ma si possono lavare negli autolavaggi) e vietano l'innaffiamento di orti e giardini sono una cosa, che si può vedere e valutare, ma valutare l'efficienza e l'efficacia del consumo domestico bhè... siamo tranquilli...

Baglio
29-04-2007, 15:11
O.T. che cos'e' www.reefstatus.com ? ho visto che bisogna registrarsi