FEDERICO72
20-04-2007, 16:50
Federico Pallari
Roma 20 Aprile 2007
Sono un appassionato frequentatore del Vostro sito Acquaportal, e con i consigli trovati sul vostro sito ho ampliato la mia passione per l’acquariologia. E’ da un certo periodo però, circa due settimane, che si è verificato nel mio acquario dolce di comunità un problema che non trova spiegazioni plausibili da nessuna parte nonostante abbia fatto una meticolosa ricerca in merito. Ovvero ho trovato delle risposte ma riferite solo all’acquario d’acqua salata. Mosso da una non so se plausibile o infondata preoccupazione mi rivolgo a Voi per trovar luce sul singolare “problema”.
Per prima cosa faccio una piccola premessa storica, il mio acquario nasce come regalo di mia moglie nel Natale 2004 memore della passione che ho sempre decantatogli per il mondo acquatico e gli acquari in genere.
Sapendo alle difficoltà che sarei andato incontro mettendolo in funzione ho accettato la sfida e devo dire che fino ad ora ne sono stato pienamente soddisfatto, dico ciò perché ha una capacità di 18,5 litri e definirlo acquario è un complimento infatti rientrerebbe di più nella categoria vasche da riproduzione, ma con una discreta esperienza sono riuscito a creare un prodotto estetico e soprattutto un equilibrio biologico accettabile. Di dimensioni 44,7x16,7x40h monta una lampada al neon da 12V una pompa sommersa da 120 l/h ed è dotato di un filtro composto da tre scomparti, il primo con sfere biologiche che al passaggio dell’acqua “avrebbero” dovuto non so in che modo agevolare la formazione dei batteri denitratori, il secondo più ampio dotato di sacchetto in lana di perlon con all’interno una retina con carbone attivo, ed il terzo nulla. Visto la mia discreta esperienza ho modificato il filtro mettendo al posto del sacchetto con il carbone solamente la lana di perlon, nel terzo scomparto ho messo dei cannolicchi rinchiusi in una retina di plastica, nello specifico quella usata per contenere le teste d’aglio comprate al supermercato, le “biosfere” le ho lasciate li dove erano almeno servono a frangere il getto della pompa.
L’arredamento interno è composto attualmente da un unica pianta echinodorus ozelot che ha preso il sopravvento sulle altre piante (hygrophila polisperma) inserite insieme all’inizio dell’allestimento, ora occupa circa i ¾ dell’acquario, la concimo ogni tre mesi con una pasticca di Florenette A della SERA Italia. Essendo l’acquario di dimensioni così ridotte non ho optato per un impianto di rilascio graduale di anidride carbonica in quanto la pianta non mi sembra che lo richieda visto che getta foglie ad un ritmo impressionante, circa una a settimana, e la struttura di esse e priva di indebolimenti o carenze di qualche tipo. Le alghe ovviamente ci sono di tipo nere a pennello ma in misura controllata non particolarmente infestanti/antiestetiche anzi contribuiscono alla veduta d’insieme. La popolazione ittica e costituita da due paracheirodon innesi, tre hemigrammus bleheri, quatro guppy autoctoni di “quinta generazione”, due caridina japonica, due corydoras panda ed uno aeneus albino, due plecostomus hypostomus e un esemplare di epalzeorhynchos kalopterus ultimo arrivato acquistato un anno fa circa. Ah! dimenticavo un informazione importante dal momento della completa maturazione dell’acquario i rilievi chimici dell’acqua hanno sempre riportato i seguenti valori GH 17 KH 7,5 PH 7,5 NO2 < 0.3, uso Tetra-test, effettuo un cambio regolare d’acqua pari a litri 5 circa trattata con biocondizionatore della Tetra Acqua – ACQUA SAFE ogni settimana ovviamente abbinando pulizia del filtro e del fondo che e composto da semplice ghiaia di fiume.
Ora, da un certo periodo di tempo sono comparse nell’acquario delle creature che assomigliano a delle patelle, molto simili a quelle d’acqua salata , cioè i famosi “commensali”, di grandezza stimabile in 1,5 millimetri di diametro, trasparenti e sulla sommità del guscio una macchiolina arancione, quando si muovono (molto lentamente) si vede come una piccola lingua bianca come se raspasse la superficie dove si trova. A prima vista non sembra che danneggino la pianta o creino problemi alla fauna ittica, scorrazzano semplicemente un po’ dappertutto, ce ne saranno una decina o forse più. Ora contaminazioni esterne non ce ne sono state, uso solo prodotti liofilizzati per nutrire i pesci, talvolta verdura bollita o colture di larve di zanzara fatte da me e scrupolosamente controllate prima della somministrazione. Per scrupolosamente si intende che una volta prelevate dall’acqua putrescente dove si sono formate le metto in un bicchiere d’acqua preparata per acquario per circa tre giorni, dopodichè le travaso in un altro bicchiere sostituendo l’acqua e stanno li per altre 24h poi le do da mangiare ai miei pesci, questo ovviamente accade solo in sporadiche occasioni perché ci si impiega troppo tempo, ed ormai con la vasta scelta di prodotti che si trovano in commercio le utilizzo sempre meno.
Puoi aiutarmi a capire che cosa sono visto che non ho mai riscontrato niente di simile in nessuna altra esperienza in acquario d’acqua dolce, e possibilmente se risultassero deleteri per la mia comunità quale espediente posso utilizzare per eliminarli?
RingraziandoTi anticipatamente per la disponibilità attendo con ansia un Tuo parere. ciao
Roma 20 Aprile 2007
Sono un appassionato frequentatore del Vostro sito Acquaportal, e con i consigli trovati sul vostro sito ho ampliato la mia passione per l’acquariologia. E’ da un certo periodo però, circa due settimane, che si è verificato nel mio acquario dolce di comunità un problema che non trova spiegazioni plausibili da nessuna parte nonostante abbia fatto una meticolosa ricerca in merito. Ovvero ho trovato delle risposte ma riferite solo all’acquario d’acqua salata. Mosso da una non so se plausibile o infondata preoccupazione mi rivolgo a Voi per trovar luce sul singolare “problema”.
Per prima cosa faccio una piccola premessa storica, il mio acquario nasce come regalo di mia moglie nel Natale 2004 memore della passione che ho sempre decantatogli per il mondo acquatico e gli acquari in genere.
Sapendo alle difficoltà che sarei andato incontro mettendolo in funzione ho accettato la sfida e devo dire che fino ad ora ne sono stato pienamente soddisfatto, dico ciò perché ha una capacità di 18,5 litri e definirlo acquario è un complimento infatti rientrerebbe di più nella categoria vasche da riproduzione, ma con una discreta esperienza sono riuscito a creare un prodotto estetico e soprattutto un equilibrio biologico accettabile. Di dimensioni 44,7x16,7x40h monta una lampada al neon da 12V una pompa sommersa da 120 l/h ed è dotato di un filtro composto da tre scomparti, il primo con sfere biologiche che al passaggio dell’acqua “avrebbero” dovuto non so in che modo agevolare la formazione dei batteri denitratori, il secondo più ampio dotato di sacchetto in lana di perlon con all’interno una retina con carbone attivo, ed il terzo nulla. Visto la mia discreta esperienza ho modificato il filtro mettendo al posto del sacchetto con il carbone solamente la lana di perlon, nel terzo scomparto ho messo dei cannolicchi rinchiusi in una retina di plastica, nello specifico quella usata per contenere le teste d’aglio comprate al supermercato, le “biosfere” le ho lasciate li dove erano almeno servono a frangere il getto della pompa.
L’arredamento interno è composto attualmente da un unica pianta echinodorus ozelot che ha preso il sopravvento sulle altre piante (hygrophila polisperma) inserite insieme all’inizio dell’allestimento, ora occupa circa i ¾ dell’acquario, la concimo ogni tre mesi con una pasticca di Florenette A della SERA Italia. Essendo l’acquario di dimensioni così ridotte non ho optato per un impianto di rilascio graduale di anidride carbonica in quanto la pianta non mi sembra che lo richieda visto che getta foglie ad un ritmo impressionante, circa una a settimana, e la struttura di esse e priva di indebolimenti o carenze di qualche tipo. Le alghe ovviamente ci sono di tipo nere a pennello ma in misura controllata non particolarmente infestanti/antiestetiche anzi contribuiscono alla veduta d’insieme. La popolazione ittica e costituita da due paracheirodon innesi, tre hemigrammus bleheri, quatro guppy autoctoni di “quinta generazione”, due caridina japonica, due corydoras panda ed uno aeneus albino, due plecostomus hypostomus e un esemplare di epalzeorhynchos kalopterus ultimo arrivato acquistato un anno fa circa. Ah! dimenticavo un informazione importante dal momento della completa maturazione dell’acquario i rilievi chimici dell’acqua hanno sempre riportato i seguenti valori GH 17 KH 7,5 PH 7,5 NO2 < 0.3, uso Tetra-test, effettuo un cambio regolare d’acqua pari a litri 5 circa trattata con biocondizionatore della Tetra Acqua – ACQUA SAFE ogni settimana ovviamente abbinando pulizia del filtro e del fondo che e composto da semplice ghiaia di fiume.
Ora, da un certo periodo di tempo sono comparse nell’acquario delle creature che assomigliano a delle patelle, molto simili a quelle d’acqua salata , cioè i famosi “commensali”, di grandezza stimabile in 1,5 millimetri di diametro, trasparenti e sulla sommità del guscio una macchiolina arancione, quando si muovono (molto lentamente) si vede come una piccola lingua bianca come se raspasse la superficie dove si trova. A prima vista non sembra che danneggino la pianta o creino problemi alla fauna ittica, scorrazzano semplicemente un po’ dappertutto, ce ne saranno una decina o forse più. Ora contaminazioni esterne non ce ne sono state, uso solo prodotti liofilizzati per nutrire i pesci, talvolta verdura bollita o colture di larve di zanzara fatte da me e scrupolosamente controllate prima della somministrazione. Per scrupolosamente si intende che una volta prelevate dall’acqua putrescente dove si sono formate le metto in un bicchiere d’acqua preparata per acquario per circa tre giorni, dopodichè le travaso in un altro bicchiere sostituendo l’acqua e stanno li per altre 24h poi le do da mangiare ai miei pesci, questo ovviamente accade solo in sporadiche occasioni perché ci si impiega troppo tempo, ed ormai con la vasta scelta di prodotti che si trovano in commercio le utilizzo sempre meno.
Puoi aiutarmi a capire che cosa sono visto che non ho mai riscontrato niente di simile in nessuna altra esperienza in acquario d’acqua dolce, e possibilmente se risultassero deleteri per la mia comunità quale espediente posso utilizzare per eliminarli?
RingraziandoTi anticipatamente per la disponibilità attendo con ansia un Tuo parere. ciao