ra'
13-03-2007, 12:30
ANCISTRUS GOLD, RIPRODUZIONI ANOMALE E CONSIGLI PER IL TRASFERIMENTO
Premetto che non sono un'esperta, ma semplicemente un'appassionata, anzi un'innamorata degli ancistrus gold.
I miei, un maschio e una femmina, hanno 2 anni. All'inizio (avevano 8 mesi) si detestavano: il maschio picchiava la femmina e non la faceva mangiare, tanto da meritarsi il nome di Perfidia. Così, ho preso l'abitudine di "imboccare" la piccola, buttando la pastiglia e avvicinandola a lei con delicatezza, aiutandomi con un bastoncino. Il che deve aver stimolato in lei il riflesso condizionato sicché, ogni volta che vedeva il bastoncino arrivava senza alcuna timidezza.
Fino a un anno di età, i due stavano lontanissimi. Li ho separati per un mesetto, poi li ho rimessi insieme ed è scoppiato l'amore. Hanno fatto le prime uova sotto la radice, che Perfidia ha curato con un'attenzione commovente. Era splendido con tutti i suoi piccoli che gli si appiccicavano addosso e gli rubavano il cibo, altro che perfido, il mio rubacuori!
Hanno cominciato a fare le uova regolarmente ogni 40 giorni circa, e io ad avere l'acquario (che è SOLO di 40 l!) costantemente sporco. Già, perché se da un lato sono imbattibili nella pulizia dei vetri, questi pesci sono ineguagliabili anche nella quantità di escrementi che riescono a produrre!
Quindi, cambi d'acqua frequenti (2 volte la settimana minimo), sifonature e lavaggi della ghiaia... Un lavoraccio che, per di più, stimola ulteriormente la riproduzione.
Dovevo cominciare a dare via i piccoli, anche se a malincuore. Così, un po' li ho spostati in un altro acquario, un po' li ho dati al negozio in cambio del cibo. Con risultati terribili: una moria pazzesca. Sapevo che soffrono i cambi d'acqua e ho letto che devono avere almeno due mesi, ma al primo cambio c'è stata ugualmente un'ecatombe. Così mi sono ricordata della mia femmina timida e tontolina, e ho fatto un esperimento. Ho prelevato una dozzina di piccoli ancistrus e li ho messi nell'altro acquario lasciandoli però in sala parto per una decina di giorni. Si sono adattati meglio all'acqua, si sono nutriti a dovere per tutto il tempo e, quando li ho liberati, non ne è morto nessuno: ho dedotto che una delle difficoltà degli ancistrus nei cambi è il reperimento del cibo. È come se fossero disorientati. Comunque, questo metodo è stato adottato con successo anche dalla mia amica che ha un negozio di pesci, quindi mi sento di consigliarlo (a meno che non vogliate imboccarli uno per uno con un bastoncino...).
Poi, a un tratto, Fidia (perfido non era più) si è trasformato in un pasticcione. Forse l'anfora troppo piccola per le sue dimensioni, forse il sovraffollamento di piccoli, non so, ma ha cominciato a scodare fuori del nido l'intera grappolata di uova. Fortunatamente me ne sono accorta prima che i guppy le assalissero. Le ho raccolte con il retino e le ho messe in sala parto, attaccate all'ossigenatore che, con le bollicine, teneva l'acqua in movimento. Non contenta, ho iniziato a sventolarle con il manico di un cucchiaio e... sorpresa. A una a una le uova si sono schiuse: una pellicola trasparente si staccava e il piccolo, panciutissimo avannotto usciva scodinzolando e attaccandosi ai lati della sala parto. Li ho fatti nascere tutti, con un'indescrivibile emozione.
Ora Fidia e la sua mogliettina fanno le uova ogni quindici giorn (!!)i. Lui le feconda e le abbandona subito. Io le raccolgo, le sventolo e i piccoli nascono, alcuni dopo quattro, altri dopo cinque giorni. Li lascio in sala parto, con l'ossigenatore, per un paio di settimane e poi metto, a cavallo della sala parto, qualche foglia di vallisneria, così che ciucciandola e arrampicandocisi riescano, se vogliono, a uscire. Di fatto se ne vanno quasi tutti e gli ultimi, i più timorosi, forse, li libero quando si schiudono le uova successive.
Non nascondo che l'operazione di manutenzione e il lavoro di ostetricia è piuttosto impegnativo, ma vi assicuro che le emozioni che mi regalano questi splendidi pesciolini arancione mi ripagano abbondantemente!
raffaella
Premetto che non sono un'esperta, ma semplicemente un'appassionata, anzi un'innamorata degli ancistrus gold.
I miei, un maschio e una femmina, hanno 2 anni. All'inizio (avevano 8 mesi) si detestavano: il maschio picchiava la femmina e non la faceva mangiare, tanto da meritarsi il nome di Perfidia. Così, ho preso l'abitudine di "imboccare" la piccola, buttando la pastiglia e avvicinandola a lei con delicatezza, aiutandomi con un bastoncino. Il che deve aver stimolato in lei il riflesso condizionato sicché, ogni volta che vedeva il bastoncino arrivava senza alcuna timidezza.
Fino a un anno di età, i due stavano lontanissimi. Li ho separati per un mesetto, poi li ho rimessi insieme ed è scoppiato l'amore. Hanno fatto le prime uova sotto la radice, che Perfidia ha curato con un'attenzione commovente. Era splendido con tutti i suoi piccoli che gli si appiccicavano addosso e gli rubavano il cibo, altro che perfido, il mio rubacuori!
Hanno cominciato a fare le uova regolarmente ogni 40 giorni circa, e io ad avere l'acquario (che è SOLO di 40 l!) costantemente sporco. Già, perché se da un lato sono imbattibili nella pulizia dei vetri, questi pesci sono ineguagliabili anche nella quantità di escrementi che riescono a produrre!
Quindi, cambi d'acqua frequenti (2 volte la settimana minimo), sifonature e lavaggi della ghiaia... Un lavoraccio che, per di più, stimola ulteriormente la riproduzione.
Dovevo cominciare a dare via i piccoli, anche se a malincuore. Così, un po' li ho spostati in un altro acquario, un po' li ho dati al negozio in cambio del cibo. Con risultati terribili: una moria pazzesca. Sapevo che soffrono i cambi d'acqua e ho letto che devono avere almeno due mesi, ma al primo cambio c'è stata ugualmente un'ecatombe. Così mi sono ricordata della mia femmina timida e tontolina, e ho fatto un esperimento. Ho prelevato una dozzina di piccoli ancistrus e li ho messi nell'altro acquario lasciandoli però in sala parto per una decina di giorni. Si sono adattati meglio all'acqua, si sono nutriti a dovere per tutto il tempo e, quando li ho liberati, non ne è morto nessuno: ho dedotto che una delle difficoltà degli ancistrus nei cambi è il reperimento del cibo. È come se fossero disorientati. Comunque, questo metodo è stato adottato con successo anche dalla mia amica che ha un negozio di pesci, quindi mi sento di consigliarlo (a meno che non vogliate imboccarli uno per uno con un bastoncino...).
Poi, a un tratto, Fidia (perfido non era più) si è trasformato in un pasticcione. Forse l'anfora troppo piccola per le sue dimensioni, forse il sovraffollamento di piccoli, non so, ma ha cominciato a scodare fuori del nido l'intera grappolata di uova. Fortunatamente me ne sono accorta prima che i guppy le assalissero. Le ho raccolte con il retino e le ho messe in sala parto, attaccate all'ossigenatore che, con le bollicine, teneva l'acqua in movimento. Non contenta, ho iniziato a sventolarle con il manico di un cucchiaio e... sorpresa. A una a una le uova si sono schiuse: una pellicola trasparente si staccava e il piccolo, panciutissimo avannotto usciva scodinzolando e attaccandosi ai lati della sala parto. Li ho fatti nascere tutti, con un'indescrivibile emozione.
Ora Fidia e la sua mogliettina fanno le uova ogni quindici giorn (!!)i. Lui le feconda e le abbandona subito. Io le raccolgo, le sventolo e i piccoli nascono, alcuni dopo quattro, altri dopo cinque giorni. Li lascio in sala parto, con l'ossigenatore, per un paio di settimane e poi metto, a cavallo della sala parto, qualche foglia di vallisneria, così che ciucciandola e arrampicandocisi riescano, se vogliono, a uscire. Di fatto se ne vanno quasi tutti e gli ultimi, i più timorosi, forse, li libero quando si schiudono le uova successive.
Non nascondo che l'operazione di manutenzione e il lavoro di ostetricia è piuttosto impegnativo, ma vi assicuro che le emozioni che mi regalano questi splendidi pesciolini arancione mi ripagano abbondantemente!
raffaella